Giaculatorie della tradizione italiana
EAN 9788882723064
Il maggior pregio della giaculatoria è nell’immediatezza, nella semplicità, nella brevità che rendono possibile recitarla in ogni momento della giornata. L’etimologia del termine – mutuato dal verbo latino jaculàri (lanciare, vibrare) e dal sostantivo jàculum (dardo, saetta) – rende perfettamente l’idea di un pensiero elevato a Dio, a Gesù, alla Madonna, ai santi, agli angeli custodi, al momento del risveglio, mentre attendiamo ai nostri doveri quotidiani, prima di dormire. Perle di devozione legate sovente a retaggi infantili, agli insegnamenti dei nostri nonni, dei nostri genitori che ce le hanno trasmesse perché le custodissimo nel nostro cuore e, un giorno, le tramandassimo ai nostri figli e nipoti.
Padre Maurizio Meschler (1830-1912), autore delle Regole del Cattolicismo schietto, riteneva le giaculatorie importanti per rendere produttivo il terreno sterile dei momenti perduti e le paragonava a «piccoli grani, ma d’oro. Non soggette al comune pericolo delle distrazioni, perché prima che quelle sopravvengano, esse son già volate a Dio».
Il libro curato dall’on. Luca Volonté – capogruppo dell’UDC alla Camera dei Deputati – è stato realizzato grazie alla collaborazione dei tanti sacerdoti e fedeli che da molte parrocchie italiane hanno raccolto entusiasticamente l’idea di riunirle in un volume. In italiano o in vernacolo, dal nord o dal sud, dalle metropoli o dalle minuscole comunità, testimoniano la devozione di chi, nella frenesia della vita moderna, trova ancora il tempo per l’orazione schietta che è, per dirla con san Francesco Saverio, come «una freccia che dritta arriva al cuore della Madonna e di Gesù».
In termini attuali, la giaculatoria si può definire come «una lettera via email, un sms, da inviare per una intercessione o come un bacio a Colui che governa il volgere della Terra e del Cielo».
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 27 - Agosto/Settembre 2007
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