L'era dello spirito. Archetipi, metafore, simboli per un tempo nuovo

Con l'orizzonte vasto della mente, che gli è tipico, e con la mano profetica di un seminatore, Vannucci dona radici profonde, in queste brevi lezioni, all'aspirazione umana verso la religiosità autentica, per una maturità di coscienza. Il cristiano, in particolare, deve fare "parola viva" nella realtà e nel tempo della rivelazione attinta alla sapienza delle scritture antiche e nell'ascolto delle profondità della creazione. "Lo studio della religiosità umana ci pone due domande: cos'è il reale? è costituito dal solo divenire storico o anche da quelle metafore che danno alle varie epoche un'animazione, contrassegnata da idee e da una prassi che cerca di attuarle? L'altra domanda sorge dall'osservazione sulla manifestazione delle metafore - esse nascono, si affermano, si tramontano con ritmi costanti -, ed è questa: cos'è il tempo, è l'aspetto filiforme della materia o è l'irruzione, nella dimensione-tempo, di altre dimensioni? Osserviamo noi stessi, qui e ora. Qui c'è la nostra realtà umana, biologica, psichica, mentale, attorniata da uno spazio immenso. Inoltre in noi sono attive delle particolari metafore: se siamo cristiani, lo stimolo dell'amore-passione con tutto il suo tormento esistenziale per l'adeguazione della nostra personale umanità alla grandezza e vitalità dell'amore incondizionato. Se siamo mossi dalla metafora della giustizia, l'inquietudine per la realizzazione di rapporti umani fondati sulla giustizia. Gli impulsi delle metafore operano nella nostra vita personale e sociale, quindi la definizione del reale umano deve tener conto non solo delle strutture biologiche e sociali dell'uomo, ma anche delle metafore che animano gli individui e i gruppi. Ed è l'impulso metaforico che distingue il regno umano da tutti gli altri regni viventi. Prendiamo un esempio: il mondo animale dei vertebrati si scinde in due parti sessualmente distinte: maschilità e femminilità."