Le parole di papa Francesco guidano il lettore nel cammino verso il Natale, per scoprire, attraverso le riflessioni di don Luigi Galli, il senso della venuta di Gesù. La luce del Natale aiuta in particolare gli sposi cristiani a rinnovare la propria alleanza d'amore e a riscoprire il valore del matrimonio.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
Presentazione
Può sorprendere che la Novena di preparazione al Natale prenda spunto da alcune riflessioni di papa Francesco sul matrimonio e sulla famiglia. Potrebbe nascere, infatti, il sospetto che il riferimento al papa sia una strumentalizzazione della sua parola per farne una specie di passe-partout buono per ogni occasione. Bisogna, perciò, specificare il senso di questa scelta.
Natale: mistero dell'Incarnazione
Nel Natale celebriamo l'Incarnazione del Verbo di Dio che diventa uomo. È il Mistero originario della fede cristiana e si presenta come un «matrimonio» tra Dio e l'umanità. Gesù, infatti, è spesso indicato come lo «Sposo», cioè come la rivelazione della totale e indissolubile comunione tra Dio e l'uomo. La cosa straordinaria è che questa comunione avviene nella carne umana che diventa «carne divina».
Per questo, dove c'è Dio c'è l'umanità e dove c'è l'umanità c'è Dio. Cosa voglia dire di preciso tutto ciò non è semplice; viene, tuttavia, indicata una strada che permette di inoltrarsi nel Mistero della divino-umanità di Gesù. Dire che siamo di fronte a un Mistero significa che l'indagine e la contemplazione non possono avere mai fine; ogni intelligenza può scoprire qualcosa di più; ogni immagine aiuta a cogliere aspetti nuovi; ogni momento di vera preghiera meditativa mette in reale comunione con il Mistero di Dio.
Siamo davanti al percorso della vita cristiana che si presenta sempre più come partecipazione alla vita stessa di Dio: quello che un tempo non lontano veniva chiamata la «vita soprannaturale».
La «vita soprannaturale» non è un'altra vita o una vita speciale, ma la vita del cristiano che «guarda» ai Misteri che Dio rivela e ad essi affida il proprio pensiero e il proprio cuore.
Fare domande al Mistero di Dio
Si possono perciò fare domande ai Misteri di Dio («cosa mi stanno dicendo?») e si può interrogare l'esperienza umana perché «parli» dei Misteri Dio («cosa capisco di Dio in quello che sto vivendo?»).
È un dialogo sorprendente che nei secoli passati ha nutrito ampiamente la pietà del popolo di Dio e ha anche fornito spunti, schemi, visioni alla riflessione teologica.
Oggi questo metodo della «sapienza cristiana» si è inceppato perché si è creata una frattura tra il vissuto e la fede; questa frattura è tremenda perché il linguaggio cristiano e la pietà fanno riferimento ad un mondo che, in gran parte, non esiste più.
Questo fenomeno appare evidente per il Mistero del Natale; la deriva sentimentale ha isolato il Natale dal resto della vita e ne ha fatto una «festa» di pochi giorni, da archiviare come si archivia un calendario.
La «morte» del corpo che sta attraversando la nostra cultura, ha tolto ogni sorpresa e meraviglia al Mistero dell'Incarnazione: ognuno è libero di pensare il corpo nel modo che preferisce perché non ha nulla di divino e non è destinato alla gloria; l'amore di Dio diventa indescrivibile perché non si vede il volto umano di Dio, che sembra una favola per bambini. Si potrebbe continuare: è l'elenco delle fatiche della fede.
Dialogo sorprendente
Ma la fede ridiventa viva e gioiosa quando parla alla vita e diventa vita. Allora, tornando a quanto si diceva all'inizio, prepararsi al Natale può diventare una bella occasione per intrecciare un sorprendente dialogo; da una parte il mistero di Gesù «Sposo» che — nel corpo — crea e vive la comunione con ogni uomo e con tutti gli uomini, e dall'altra la comunione d'amore tra un uomo e una donna che dall'incarnazione prende significato e — al tempo stesso — aiuta a comprendere il significato e il valore dell'Incarnazione del Verbo.
A questo punto, risulta chiaro il metodo che verrà seguito nelle meditazioni che ci accompagneranno nei giorni della Novena.
Ogni volta cercheremo di leggere il matrimonio alla luce del Natale e cercheremo di scoprire il significato che il Natale può assumere quando è letto alla luce del matrimonio.
Ci saranno tre passaggi: la lettura di uno spunto preso dalla predicazione di papa Francesco, la domanda che il Natale fa agli sposi e la domanda che gli sposi fanno al Natale.
E quelli non sposati?
Le riflessioni vanno bene anche per loro; infatti, la sponsalità di Gesù è tale che ogni situazione può essere «riletta» alla luce del suo amore totale, gratuito e salvante; il dono, poi, del sacramento del matrimonio, parlando di Dio, parla a tutti: anche a coloro che questo sacramento non hanno ricevuto.