Come imparare ad essere felici
(Tracce)EAN 9788880548409
Dopo le celebrazioni a livello mondiale del centenario della nascita del movimento scout, le quali hanno permesso di fare un bilancio delle realizzazioni e delle sfide che il futuro riserva allo scautismo, è parso necessario riflettere su uno dei temi che meglio connotano l’identità scout: la felicità. Il presente volume è stato realizzato dall’impegno di persone che hanno vissuto fin da giovani l’esperienza scout e che ancor oggi sono impegnate – a vari livelli e a vari titoli – nello scautismo. Pertanto, il libro è «il risultato di un lavoro di riflessione su differenti sfaccettature del senso della felicità scout visto soprattutto dal punto di vista educativo, partendo da una riflessione sul pensiero che emerge dagli scritti di Baden-Powell» (10). Gli autori dei cinque capitoli, di cui consta il volume, hanno una conoscenza approfondita e coinvolgente dei testi di Baden-Powell. Ad essi va aggiunto Achille Cartoccio per la Presentazione del volume. Paola Dal Toso, nel 1° capitolo La felicità negli scritti di Baden- Powell (p. 17-67) attraverso un’intelligente lettura degli scritti di B.-P. evidenzia quale fosse il concetto di felicità per il fondatore dello scautismo e come egli riuscisse a proporlo ai ragazzi con parole semplici e con l’esempio convincente: «Chi è felice è ricco ma non è detto che chi è ricco sia felice»; «La felicità è alla portata di tutti, ricchi e poveri. Tuttavia relativamente poche sono le persone felici.
Penso che la causa di ciò stia nel fatto che la maggior parte delle persone non sanno riconoscere la felicità anche quando l’hanno a portata di mano». Scopo primario dello scautismo –come precisa lo stesso B.-P.: «è di fare, dei ragazzi, migliori cittadini tramite la felicità e il servizio. Il sorriso e la buona azione sono le nostre specialità». Roberto Mancini nel 2° capitolo La felicità come vocazione (p. 73-91) parte dall’analisi della cultura odierna per meglio evidenziare il potenziale educativo racchiuso nella proposta scout. L’Autore osserva che «se il metodo e la storia dell’esperienza scout possono essere una fonte preziosa per tutti coloro che hanno una responsabilità educativa oggi, la via per far emergere la capacità di universalità dello scautismo mi sembra eminentemente quella che porta a mettere in luce, nella prassi e nella coscienza pedagogica, l’antropologia aperta e radicale che esso ha dischiuso. Che questo sia il terreno cruciale per rafforzare l’attualità e la fecondità dello scautismo è attestato sia dal dato strutturale per cui ogni modello educativo è un’antropologia in atto, sia dal fatto che i fattori più gravi di attacco alla qualità della convivenza e di misconoscimento delle persone tendono oggi ad offuscare il valore stesso della nostra umanità e a neutralizzare le sue forme di espressione più fedele. […] Occorre un rinnovato impegno sia a leggere il nostro presente, sia a cogliere ulteriormente il potenziale educativo e antropologico dello scautismo senza credere di averne già chiari l’entità e i confini. Incrociare le due letture, quella del presente e quella dell’eredità scout, non conduce affatto a un discorso celebrativo, apologetico; si tratta invece di acquisire una consapevolezza radicale della nostra responsabilità di adulti verso le nuove generazioni e anche del dovere di una cittadinanza attiva come compito imprescindibile nei confronti della società intera» (75-76).
Gian Maria Zanni, nel 3° capitolo Successo, pienezza, servizio (p. 101-116) parte dall’idea di successo e, attraverso un’attenta lettura del libro di Baden Powell La strada verso il successo, chiarisce quale sia il concetto di successo in B.-P. e la strada che conduce ad esso: «Una volta che tu sia giunto ad una posizione che ti permetta di rendere servizio agli altri, sei arrivato al gradino più alto della scala che porta al successo… cioè la Felicità». Anna Casella Paltrinieri nel 4° capitolo La ricerca della felicità e il confronto (p. 125-159), mette in evidenza ciò che Baden-Powell ha appreso ed accolto da quelli che l’uomo bianco considerava dei “selvaggi” o dei “primitivi”: «Il loro modo coscienzioso di lavorare mi aprì gli occhi alla verità che su un ragazzo, se responsabilizzato e se si dimostra fiducia nelle sue capacità, si può contare come fosse un uomo: Questa fu una lezione importante per me». Il fondatore dello scautismo è convinto che la pace derivi dalla costante tensione per attuare uno spirito di relazione amichevole tra i popoli: «Guardiamo indietro, negli anni passati con gratitudine, ma guardiamo anche avanti tenendo presenti avanti a noi questa visione di una fraternità i cui membri son pronti a cancellare differenze minori di razza, di religione, di posizione sociale, e ad andare avanti la mano nella mano verso il grande futuro che si apre dinnanzi a loro nel contribuire alla costruzione della pace e della felicità del mondo».
Federica Frattini nel 5° capitolo Fraternità internazionale e impegno per la pace (p. 169-201), mette a fuoco, attraverso un materiale storico interessante e poco noto, l’aspetto internazionale del movimento scout, già presente agli inizi e sviluppatosi maggiormente con l’evoluzione del movimento stesso. Infatti Baden-Powell afferma: «Il nostro obiettivo dev’essere quello di creare uno spirito di buona volontà e di fraternità così ampio e in così tante nazioni finché la volontà dei popoli riesca a sostituire quella dei dirigenti aggressivi e a stabilire la pace nel mondo»; «L’esploratore è amico di tutti e fratello di ogni altro esploratore, di qualsiasi paese, classe o religione». Va fatto notare che ogni capitolo si conclude con un racconto – a cura di Ottavio Losana – quasi un modo di reinterpretare il materiale contenuto nel capitolo e così cogliere due esperienze di lettura: quella razionale che offre una visione logica del tema e quella metaforica del linguaggio evocativo. Il volume, inserito nella Collana Tracce, offre ottimi spunti ai capi scout e agli educatori per condurre le nuove generazioni sui sentieri della felicità, che nasce dal riconoscimento dei doni che ognuno riceve dalla vita, dalla contemplazione della natura, dall’accoglienza delle persone, dal compiere buone azioni e dal prestare servizio a vantaggio della comunità.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 1/2009
(http://www.pfse-auxilium.org)
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12,00 €→ 11,40 € -
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