L' autenticità del Testamento di Santa Chiara: un confronto con le sue lettere
(Aleph)EAN 9788879622141
L’agevole volume di Lehmann presenta uno studio chiaro e prezioso su un testo, il Testamento di Chiara d’Assisi, che particolarmente negli ultimi cinquant’anni è stato oggetto di diversi dibattiti, specie riguardo la questione della sua autenticità: di tale disputa l’autore, nel primo capitolo («Riepilogo degli ultimi cento anni: autenticità contestata, ma confermata», pp. 9-35), offre una sintesi facendo riferimento anche alla storia della tradizione manoscritta in lingua volgare e all’acquisizione di quella in lingua latina, argomentando i passaggi che hanno condotto a propendere, oggi, per una «quasi certa» attribuzione dello scritto alla santa di Assisi.
Presentando secondo una prospettiva globale una discussione «secolare», Lehmann puntualizza le coordinate essenziali per cogliere il progressivo emergere dal silenzio – anche delle fonti biografiche («Proprio questo silenzio è stata la causa principale del dubbio intorno all’autenticità del Testamento», p. 9) – di un testo basilare per comprendere il carisma clariano. Nel secondo capitolo del volume («Un confronto tra le Lettere e il Testamento di Chiara», pp. 37-60), mediante una lettura in parallelo del Testamento e delle Lettere di Chiara, pur nella consapevolezza della grande differenza tra i due generi letterari, Lehmann ne esplora i punti di contatto, a livello di stile, di concetti e di vocaboli. Decisiva, per quanto concerne le Lettere, è la convinzione da parte dell’autore, sulla scia di uno studio di Mario Marti a più riprese citato, che Chiara, nella redazione delle stesse, sia stata assistita da qualche esperto di ambiente curiale che non ne avrebbe mutato il contenuto, ma che sarebbe intervenuto sulla forma. Questo dato potrebbe giocare, infatti, a favore del Testamento, scritto più semplice e con un minor grado di elaborazione: «le Lettere, considerate la voce più autentica della santa, passerebbero in seconda fila, dando precedenza agli Scritti più semplici, specialmente al Testamento come scritto in parte autobiografico» (p. 51). È assai probabile che anche nella stesura di questo testo Chiara, negli ultimi tempi della sua vita ammalata e costretta a letto, sia stata accompagnata: lo stato attuale delle conoscenze fa ipotizzare – senza tuttavia prove definitive – che sia stato frate Leone «il mediatore delle ultime volontà di santa Chiara, scrivendo e redigendo quanto ella dettò» (p. 57). A sostegno di una maggiore autenticità del Testamento rispetto alle Lettere, Lehmann, nel terzo e conclusivo capitolo del suo studio, propone un’interessante concordanza tra le due tipologie di scritti («Sostantivi, verbi e concetti uguali nel Testamento e nelle Lettere di santa Chiara», pp. 6186), senza tralasciare il confronto con i passi simili e ricorrenti nella Sacra Scrittura e negli Scritti di Francesco. Tale operazione evidenzia una coerenza di fondo nell’utilizzo di temi tipicamente clariani: «Malgrado le innegabili differenze nel loro stile, i testi contengono un messaggio che è sostanzialmente e in gran parte identico» (p. 85), rinviando dunque a un’unica autrice, che emerge – al di là dei possibili ritocchi stilistici maschili – nel modo, ad esempio, del tutto femminile e originale di cantare la povertà, vissuta come amore al Cristo povero, amore assoluto e prioritario rispetto alla prassi, poetica dell’esistenza prima che norma di vita.
Tratto dalla Rivista "Il Santo. Rivista francescana di storia dottrina arte" LIV, 2014, fasc. 2-3
(http://www.centrostudiantoniani.it)
-
-
-
-
-
18,00 €→ 17,10 € -
-
-
49,00 €→ 46,55 €
-
-
-
-
9,69 €→ 6,78 € -
45,00 €→ 31,50 € -