Non mi vergogno del Vangelo, potenza di Dio. Studi in onore di Jean-Noėl Aletti SJ,nel suo 70° compleanno
(Analecta Biblica) [Libro con legatura cucita]EAN 9788876532009
Come afferma il prof. José M. Àbrego de Lacy, rettore del Pontificio istituto biblico di Roma, nell’introduzione a questa raccolta di saggi: «Il prof. Aletti ha fatto scuola». Lo ribadiscono i due curatori della miscellanea, definendolo «un maestro nel metodo». Nato nel 1942 a Groslay (nella regione parigina), Jean-Noël Aletti entrò giovanissimo nella compagnia di Gesù e nel 1972 divenne presbitero.
L’anno seguente arrivò a Roma, per studiare al Pontificio istituto biblico, «con una valigia piena di speranze più che di libri», e nel 1980 iniziò a insegnare le Lettere di Paolo, dopo aver ottenuto il dottorato in Sacra Scrittura con una tesi su Col 1,15-20, diretta da Albert Vanhoye. Da allora sono trascorsi più di trent’anni, durante i quali molti studenti di tutto il mondo si sono formati alla conoscenza dell’opera paolina grazie all’insegnamento di questo docente: il suo ruolo significativo lo dimostra il presente volume frutto della collaborazione di tanti suoi discepoli, che attraverso questi saggi danno testimonianza di grande apprezzamento e segno della qualità dei suoi frutti. In particolare il pregio del prof. Aletti è riconosciuto nel fatto di aver elaborato un originalissimo approccio retorico all’epistolario paolino, seguendo un’intuizione metodologica fondante, che lo porta a elaborare una criteriologia d’analisi retorica del testo biblico a partire dai suoi singolari costitutivi letterari.
Pertanto, il suo procedimento innovativo lo fa riconoscere come uno dei maestri della teorizzazione dell’analisi retorica. Perciò l’antologia di saggi che compongono questa Festschrift [pubblicazione celebrativa] si articola in due parti: nella prima trovano spazio 13 studi accomunati dall’attenzione a «Paolo e la retorica», mentre nella seconda parte 7 articoli trattano questioni «Tra narratologia e teologia biblica». Dunque venti studiosi, ognuno a suo modo discepolo di Aletti, lo riconoscono come maestro di metodologia esegetica, un esempio di esegeta instancabile, preciso e accurato, «che sa accompagnare il lavoro continuo con una grande ricchezza di doti umane, come una simpatia nelle relazioni interpersonali, un’amicizia sempre sorridente e una grande capacità di comprensione » (J.M. Àbrego de Lacy).
Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n. 4 del 2013
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)