Parlando d'amore e d'altre cose
(Il respiro dell'anima) [Libro in brossura]Ferrari Faustino
EAN 9788874027859
È il paradosso, l'inverosimile, l'inusuale la caratteristica di questo mosaico stupefacente di situazioni che esprimono, nelle loro variegate tessere, la complessità inquietante dell'esistenza. C'è una tensione di fondo che guida tutto il discorso, molto unitario nonostante la diversità delle situazioni. Il tema è la vita nella sua concretezza, ma non nell'armonia prestabilita secondo un rigoroso ordine logico. Ci troviamo dinanzi alla autentica sapienza, che attinge il sapore delle cose e lo restituisce a coloro che ne diventano alunni. È la sapienza cristiana che troviamo negli antichi Padri della Chiesa, i quali univano mirabilmente mente e cuore, intelligenza ed amore, mostrando così che il vivere da cristiani non era aggiungere qualcosa di esteriore alla vita, ma gustarla in profondità. Una fede che sposa la vita e non l'acceca.Dalla Presentazione di monsignor Marino Qualizza
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Vladimir Zelinskij il 18 luglio 2014 alle 21:08 ha scritto:
Non affermerei che Faustino Ferrari sia il primo inventore di quell’elegante genere letterario che crea a partire da avvenimenti singoli e separati un quadro coerente ed integrale, ma di sicuro lui l’ha rinnovato e gli ha dato un volto originale. “È infatti il paradosso, l’inverosimile, l’inusuale la caratteristica di questo mosaico stupefacente di situazione che esprimono, nelle loro variegate tessere, la complessità inquietante dell’esistenza”, scrive nella sua prefazione Mons. Marino Qualizza. Quali situazioni? Ve ne sono trentanove ed ognuna di queste ha un nome: L’angelo, Trovare Dio, Spazio, La meta, Figli del vento, Lo straniero, Nulla, Manidoro, Notturno e così via. Ogni nome contiene il suo segreto che si sviluppa (come in una pellicola) nella ventina o trentina di righe del racconto che, comunque, non lo scopre fino alla fine e lo trascina verso un altro segreto, quello dell’amore. Dell’amore in senso proprio non se ne parla tanto, l’autore si volge piuttosto alle altre cose che lasciano passare i riflessi dell’amore nascosto – riflessi che s’imprimono sugli uomini e che in alcun modo assomigliano a delle icone. Queste trentanove novelle rappresentano le figure umane, i volti delle persone che Ferrari scruta con un occhio severo e, al contempo, tenero, parlando d’amore con noi, ma in serbato silenzio. E il lettore capisce bene questo linguaggio. Il messaggio del ritratto da percepire, il codice del destino da decifrare. Dio è esposto in questi testi in modo molto riservato, non è nominato invano, ma Lui rimane un protagonista del libro e delle tante altre cose dell’esistenza umana. Le altre cose non hanno confini precisi. Quando arriviamo alla fine del libro – il viaggio non è molto lungo, 110 pagine soltanto, ma molto intenso –, sentiamo che il cammino del testo lo porta più avanti, verso la vita creata da Dio e amata da Lui nei volti umani. Come anche nella ricchezza inesauribile delle altre cose.
Vladimir Zelinskij