Tra le più importanti espressioni della pietà popolare si trova la Via crucis mediante la quale i fedeli ripercorrono il tratto ultimo del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena: dal Monte degli Ulivi fino al Monte Calvario. Attualmente, anche se la presenza delle stazioni della Via crucis nella maggioranza delle chiese è un dato di fatto, la questione di questa presenza (all’interno o all’esterno dell’aula celebrativa) non è materia da ritenersi conclusa e sulla quale si possa formulare una risposta definitiva. L’architettura, la liturgia e i pii esercizi appartengono infatti all’uomo e con l’uomo si modificano nel tempo, anche se talvolta in modo poco apparente: mutano i costumi, le usanze, le esigenze spirituali, vengono riformati i riti, ecc. Di conseguenza, il posizionare o meno le stazioni della Via dolorosa, diviene spesso la parte più controversa nella costruzione o nell’adeguamento di una chiesa. È difficile trovare oggi una Via crucis perfettamente riuscita, cosa che deriva senza dubbio dalla natura stessa di questa devozione, più spirituale che rituale, più individuale che collettiva, da farsi piuttosto all’esterno che all’interno di un edificio. Ragione di più per studiare a fondo la questione invece di accontentarsi di una soluzione qualunque. Le soluzioni dignitose dal punto di vista architettonico, con il rispetto del primato liturgico, si possono trovare. Ci vuole senz’altro una buona e costruttiva collaborazione tra l’architetto, l’artista e il liturgista per la riuscita dell’insieme del progetto.
Piotr Pawel Jura è presbitero della Diocesi diFrosinone – Veroli – Ferentino, teologo e liturgista.Incaricato per la Liturgia presso la Conferenzaepiscopale del Lazio, membro della Consultadell’Ufficio liturgico nazionale, Direttore dell’Ufficioliturgico diocesano, Maestro delle cerimonieepiscopali e parroco a Frosinone. Licenza inliturgia pastorale presso l’Istituto di LiturgiaPastorale (Padova), dottorato in teologia con laspecializzazione liturgico-pastorale presso ilPontificio Ateneo Sant’Anselmo (Roma) e masterin architettura e arti per la liturgia presso lo stessoAteneo. Autore di vari cicli di conferenze liturgichee di numerose pubblicazioni in alcune raccolte eriviste italiane e straniere. Tra i suoi libri: DziejeRuchu Liturgicznego w Polsce – od 2009; Lapietà popolare. Venerazione a Cristo Morto –Frosinone 2013; Liturgia e pietà popolare.“Modello” del santuario della Madonna Nera diCzstochowa in Polonia, Berlin 2020; Liturgiacorale. Una rilettura in chiave sinodale delle varieministerialità. Appunti di un liturgista, Cantalupa(TO) 2022.