Questo volumetto ospita gli interventi di studiosi e artisti di san Giuseppe che attestano l'attualità del Santo per diversi aspetti, con l'aiuto di pagine evangeliche, delle arti figurative e di tradizioni devozionali o folcloriche tuttora vive. Sono lavori che evidenziano nelle opere letterarie e artistiche prese in esame la non marginalità della figura di san Giuseppe all'interno della Sacra Famiglia e nella Chiesa, bensì il suo ruolo primario di padre e custode.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
La coincidenza della data con la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ha riportato alla memoria il frangente in cui, dopo la breccia di Porta Pia, il papa Pio IX «stretto dalla tribolazione»proclama significativamente san Giuseppe Patrono della Chiesa universale. La congregazione dei Giuseppini, fondata da san Leonardo Murialdo in seguito a quel difficile periodo, ha ricevuto fin dalle origini il nostro Santo come «modello, patrono e titolare». I testi delle Regole mettono bene in risalto come il carisma spirituale ed apostolico sia improntato alla figura del Patrono. Il successore del Fondatore, Eugenio Reffo, si rivela vero «maestro di spiritualità giuseppina», ed è forte il suo invito a fare tutto «per amore di san Giuseppe» (vedi l'omonima pubblicazione di A. Catapano, Libreria Editrice Murialdo, Roma 2005).
Giuseppe Danieli, esperto biblista giuseppino, ha ripreso il suo ultimo libro dal titolo Incontri con San Giuseppe nella Parola diDio (Libreria Editrice Murialdo, Roma 2009), sottolineando come sia attuale il momento di chiamare «padre» san Giuseppe, senza più titubanze. È maturo oggi il tempo di riconoscere al nostro Santo un'autentica paternità, sia nei riguardi di Cristo che nel suo compito per tutta la Chiesa. Nel testo qui pubblicato racconta le origini del suo lavoro.
Di grande fecondità si conferma l'opera artistica del giuseppino p. Gianfranco Verri, che ha potuto illustrare i suoi dipinti tramite alcune ponderose pubblicazioni sulla "Santa Famiglia", in cui è posto in evidenza e reso più attuale il nostro Santo.
La professoressa Stefania Colafranceschi, con la sua competenza e comunicativa, ha proposto un ampio excursus di carattere iconografico e devozionale, a partire dalla raccolta di immaginette sacre del giuseppino p. Giuseppe Taveri, presentate in apposito DVD; la raccolta è stata esaminata nei suoi aspetti tematici e tipologici, analizzandone alcune, particolarmente rappresentative sul piano artistico e devozionale. La cospicua epregevole collezione di santini, che datano dall'inizio del XVIII sec. ad oggi, costituisce una testimonianza documentaria ricchissima.
È stato apprezzato l'intervento di Michele Parabita su san Giuseppe nell'arte presepiale. L'A., esecutore e appassionato di presepi, ha richiamato i motivi íconografici connessi agli episodi evangelici. Di questa tradizione, testimoniata in Puglia da importanti presepi storici, si sono offerte immagini e notazioni esplicative per alcune relazioni di particolare interesse: La Cavalcata di Scícli di Vincenzo Giompaolo, L'Oratorio San Giuseppe di p. Carlo Colafranceschi MI, La figura di San Giuseppe negli affreschi di Pietro Ivaldi, il "Muto di Toleto" di Enrico Ivaldi, Umanesimo familiare e iconografia giuseppina di Rosario Jurlaro e Di madre in figlia. Aspetti della ritualità per San Giuseppe nella Puglia meridionale di Salvatore Fischetti.
A conclusione, p. Angelo Catapano ha sottolineato come sia doveroso, specialmente per chi riconosce l'importanza della figura di san Giuseppe nel mistero di Cristo e della Chiesa, non sottacere la figura di san Giuseppe, che pur è definito il «santo del silenzio». Non si tratta di una figura secondaria, ma della coppia più importante della storia, che dopo quella originaria di Adamo ed Eva, inaugura nella pienezza del tempo l'inizio della redenzione. Ora ci auguriamo che il nostro Santo torni attuale. Nel 2012, in ricordo dei 2000 anni dal ritrovamento di' dodicenne al tempo, riflettiamo sulla sua paternità educativa con le parole evangeliche: «Figlio, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo!» (Lc 2,48). Si rilancia quantomeno l' invito ai celebranti a non dimenticare, nella preghiera eucaristica, di aggiungere «con san Giuseppe suo sposo» dopo aver nominato la Beata Vergine Maria, come a suo tempo aveva indicato Giovanni XXIII e come dal primo maggio 2013 prescrive il decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Riscopriamo la sua attualità nelle sfide della famiglia e della paternità, dell'educazione e della giustizia, dell'emigrazione, della Chiesa e del lavoro.
Si segnalano qui di seguito alcuni Centri Studi giuseppini, periodici e riviste riguardanti prettamente il nostro Santo, come pure i luoghi dove si sono realizzati i Simposi a livello internazionale.
Come e perché è nato il libro
Incontri con san Giuseppe nella Parola di Dio
Alla base di questo piccolo libro non c'è stato il suggerimento di qualche amico, e tanto meno la proposta di qualche editore. L'idea di scrivere qualcosa su san Giuseppe, e di scriverlo in questo modo, è maturata lentamente dentro di me e ha avuto due momenti diversi, nel suo sviluppo. C'è stata dapprima, nel 2005, una mia esperienza didattica, in concreto il mio ultimo periodo di insegnamento esegetico sulla Sacra Bibbia. Poi è subentrato, verso gli inizi del 2008, il bisogno di manifestare alla Vergine e a san Giuseppe la mia grandissima riconoscenza, per l'aiuto che mi avevano dato nell'opera di revisione della Bibbia CEI.