Ecco la ristampa di una delle opere letterarie più affascinanti: gli scritti di Santa Teresa di Lisieux. Nelle pagine dei suoi quadernetti, poi pubblicate sotto il titolo di 'Storia di un'anima', qui contenuta, trapela la grandezza e l'umiltà che la caratterizzano. Questo volume raccoglie anche i manoscritti che completano la sua biografia e che riassumono il suo modo di vivere la preghiera, il Carmelo, la vita spirituale; i "Novissima Verba", le parole pronunciate durante gli ultimi tre mesi di malattia e di vita terrena; le poesie e le preghiere scritte durante la sua vita monastica.
NOTA EDITORIALE
di P. Simeone della Sacra Famiglia
Questo libro, nato dal desiderio di offrire in un unico, comodo ed elegante volume tutti gli scritti di Santa Teresa di Lisieux, in meno di venti anni è già alla quarta edizione. Segno del valore intimo degli scritti, sempre così freschi e stimolanti, e della corrispondenza che gli Scritti hanno alle necessità del nostro tempo.
Per quanto riguarda l'autenticità dei testi teresiani -- Scritti autobiografici, Novissima verba, Lettere, Preghiere, Poesie — la Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi, cui verme affidata la Causa di beatificazione e canonizzazione della Santa, è in grado di dare tutte le garanzie, anche indipendentemente dalle recenti edizioni francesi dei vari scritti di Teresa.
Rispetto alla facilità di cogliere tutto intero il pensiero teresiano nella sua sostanza e nelle sue sfumature, per esprimerlo in fresco e limpido linguaggio moderno, basti notare che la nuova versione è opera di Giorgio Papàsogli, Dante Giovannini e Carlo Betocchi. La loro notorietà letteraria, specialmente nel campo dell'agiografia e della poesia, rende superfluo ogni nostro elogio. Solo riteniamo necessario confermare pubblicamente la nostra massima gratitudine per essersi generosamente sobbarcati alla nobile fatica.
Un grazie anche a quanti hanno collaborato alla preparazione del comodo volumetto, che esce nel formato delle opere di santa Teresa d'Avila, di san Giovanni della Croce e degli scritti della Beata Elisabetta della Trinità. Con la collaborazione del compianto p. Valentino Macca, che con me lavorò anche alla edizione dei Processi di beatificazione e canonizzazione di S. Teresa di Gesù Bambino (Roma 1973-1976), e di altri, si è cercato di corredare l'edizione di introduzioni, divisioni, note e indici, che eliminano oscurità e rendono possibile una estesa e rapida consultazione.
Mi auguro che il prezioso volumetto continui ancora a lungo a rendere presente in Italia S. Teresa di Gesù Bambino, la quale, col suo messaggio così saldamente ancorato e ispirato al Vangelo dell'amore del Padre e della comunione fraterna, accolto con l'umiltà e la semplicità dei fanciulli, è nella Chiesa, come disse Pio XI, una potente « Parola di Dio ».
INTRODUZIONE
di P. Valentino Macca
Il 25 gennaio 1909, con atto capitolare sottoscritto da tutte le religiose coriste professe, la Comunità delle Carmelitane Scalze della « Réforme de Sainte Thérèse en France, du Monastère du Sacré-Coeur et de l'Immaculée-Conception de Lisieux », affidava al Postulatore Generale dei Carmelitani Scalzi la causa di beatificazione e canonizzazione della loro consorella Suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, morta circa dieci anni prima, il 30 settembre 1897.
Con quell'atto la Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi assumeva l'impegno di lavorare per l'introduzione, il proseguimento e l'esito di una causa che si presentava particolarmente bella e che Dio benedì e favorì in maniera veramente singolare. San Pio X segnava il decreto d'Introduzione il 10 giugno 1914, e poco più di dieci anni dopo, il 17 maggio 1925, Pio XI iscriveva la « Stella del suo Pontificato » nell'albo dei santi.
L '« uragano di gloria », come ebbe a definirlo lo stesso Papa glorificatore della Santa, fu suscitato indubbiamente da Dio stesso che, attraverso Teresa di Gesù Bambino e la sua mirabile « pioggia di rose », ha voluto invitare gli uomini alla contemplazione amorosa della misericordia infinita della sua bontà, alimentando in essi — sugli esempi della giovane religiosa di Lisieux — la confidenza e l'abbandono pieno all'Amore misericordioso, la semplicità e l'umiltà del bimbo nell'accogliere e nel seguire il messaggio della conversione per l'ingresso nel Regno, la donazione totale e sorridente al prossimo per amore di Gesù, lo zelo incondizionato per la salvezza delle anime.
Ma il nome di Teresa e la gloria della quale il Signore l'ha investita si sono fatti così universali e straordinari anche per merito della « Storia di un'anima » e degli altri umili scritti della Carmelitana Scalza che veramente si sono diffusi per tutto il mondo. Tradotti nelle grandi lingue come nei più sconosciuti idiomi, hanno effuso ovunque la fragranza del « piccolo fiore primaverile » che aveva voluto dare gioia solo a Gesù, diventando mezzo e strumento nella realizzazione benefica della « missione » che Teresa morente sentiva di dover compiere in cielo, quella di « far amare il buon Dio come l'amava lei, di additare alle anime la sua piccola via » dell'infanzia spirituale. « Non sarebbe stato possibile raggiungere il fine di quella missione — ebbe a sottolineare Benedetto XV il 14 agosto 1921 —, se la " Storia di un'anima " di Teresa non fosse stata universalmente conosciuta ». Dio ha voluto donare a Teresa la sapienza che « dona ai piccoli », ai quali il « Padre rivela i suoi segreti », perché le pagine che essa per obbedienza doveva scrivere aiutassero gli uomini a comprendere sempre meglio i tesori dell'infinita bontà del Signore.
Gli scritti di Teresa, dopo che la Causa della sua beatificazione fu assunta dall'Ordine, furono consegnati alla Postulazione Generale che ne curò l'esame canonico e l'approvazione, ciò che la S. Congregazione dei Riti concedeva con decreto dell'il dicembre 1911. Sono questi scritti che ora la Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi è felice di offrire in una edizione propria, curata con sommo amore e devozione, a quanti amano e venerano Teresa di Gesù Bambino, ne desiderano penetrare il messaggio di grazia, vogliono nutrirsi della sua dottrina di vita.
Che la Santa di Lisieux proponga un insegnamento, sia maestra, abbia una dottrina, nessuno può metterlo in dubbio dopo le esplicite e solenni dichiarazioni dei Pontefici glorificatori di Teresa.
Benedetto XV nel mirabile discorso — già citato — del 14 agosto 1921, panegirico della « piccola via » pronunziato in occasione della dichiarazione delle virtù eroiche della Serva di Dio, esclamava: « Sebbene alunna di un
Ordine religioso in cui il serto dei dottori è vanto anche del sesso debole, non fu nutrita di forti studi; eppure ebbe tanta scienza che conobbe per sé e seppe additare anche ad altri la vera via della salute ».
Pio XI, nell'omelia della Canonizzazione, il 17 maggio 1925, dopo aver rilevato che « Teresa,- avendo imparato questa dottrina evangelica, la tradusse nella pratica della vita quotidiana; anzi con le parole e con gli esempi insegnò questa via dell'infanzia spirituale alle novizie del suo monastero e, mediante gli scritti, a tutti gli altri; scritti, questi, che — diffusi per tutto il mondo — non vengono letti da nessuno senza desiderio di rileggerli più volte con massima gioia e vantaggio... », soggiunge: « La divina benignità, in-f atti, si compiacque di arricchirla col dono di una sapienza pressoché unica (pagine singularis). Avendo infatti attinto molto abbondantemente l'autentica dottrina della fede dagli insegnamenti del catechismo, la dottrina ascetica dall'aureo libro della Imitazione di Cristo e quella mistica dalle opere del suo Padre Giovanni della Croce, e alimentando inoltre la sua mente e il suo cuore con l'assidua meditazione delle Sacre Scritture, lo Spirito di verità le comunicò e manifestò quanto suo ai sapienti e ai prudenti e rivelare ai piccoli. Ella infatti... fu dotata da così profonda conoscenza delle realtà soprannaturali, da indicare con sicurezza agli altri la via della salvezza ».
E Pio XII, che il 7 agosto 1947 doveva sottolineare in. una lettera teologicamente importante il valore e la fecondità della dottrina teresiana sull'infanzia spirituale, quando come cardinale legato presiedette il Congresso Eucaristico di Lisieux benedicendo la grande basilica eretta ad onore della Santa, esclamava l' 11 luglio 1937, parlando di Teresa « tempio della legge e della dottrina divina »: « Una piccola Carmelitana, appena giunta all'età adulta, ha conquistato in meno di mezzo secolo innumerevoli falangi di discepoli.
Le testimonianze, che potrebbero facilmente essere moltiplicate, vogliono dire quanto la Chiesa stimi e veneri gli scritti di Teresa di Gesù Bambino, la quale, « fatta parola di Dio » (Pio XI), « ha trasmesso e trasmette sempre al mondo un messaggio d'una stupenda penetrazione spirituale » (Pio XII). È l'omen novum, sottolineato dal Papa che decretò alla piccola Carmelitana gli onori degli altari, l'omen, messaggio dell'infanzia evangelica, sulla quale, con la vita e con gli scritti Teresa « s'è rivelata — come notava lo stesso Pontefice — un Maestro » (lett. 14 maggio 1923).
Convinta dell'attualità e del valore santificante del messaggio e del Magistero teresiano, la Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi che, nella sua qualità di « attrice » della causa di glorificazione della Santa di Lisieux, divenne a suo tempo anche depositaria degli scritti di Teresa, presenta ora in unico volumetto la « Storia di un'anima », le lettere della grande Carmelitana, con un manipolo di poesie, di preghiere e di sentenze ed espressioni raccolte dalle sue labbra durante gli ultimi mesi della sua vita.
Gli scritti non sono sconosciuti. Ma nuove sono le versioni, dovute in gran parte al lavoro di insigni letterati che, conoscendo bene il francese e dominando da maestri la nostra lingua, ci hanno dato dei testi interpretativamente sicuri e fedeli e artisticamente belli. Giorgio Papàsogli ha curato la traduzione della Storia dí un'anima secondo i manoscritti autobiografici; a Dante Giovannini si deve il testo italiano delle Lettere; a Carlo Betocchi la versione delle Poesie.
Va osservato, in maniera particolare, che la parte autobiografica riproduce nella nostra lingua l'antica Storia di un'anima direttamente dai Manuscrits autobiographiques', dei quali la Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi
possiede una fedelissima copia autentica, canonicamente legalizzata, nel processo ordinario di S. Teresa. Tale esemplare, insieme a quello conservato nell'archivio della S. Congregazione dei Riti, fu di grande aiuto al P. Franois de Sainte-Marie, o. c. d., per la verifica e la lettura di alcuni testi che erano stati ulteriormente corretti e mutati sugli autografi, servendogli di base di confronto per la sua edizione monumentale dei Manuscrits autobiographiques (Lisieux, 1956).
Alcuni testi qui presentati sono suscettibili di qualche perfezionamento, il quale tuttavia è più sensibile nell'originale francese, che in una versione. Ciò che si riferisce soprattutto alle edizioni critiche apparse in questi ultimi anni in Francia. La Postulazione Generale o. c. d. offre, comunque, dei testi fedeli che vanno accettati senza dubbi o timori, anche se — sotto qualche aspetto — non del tutto completi. I « Novissima Verba », ad esempio, sono presentati come dalla M. Agnese di Gesù furono consegnati al Processo Ordinario, col titolo : Physionomie morale de Sceur Thérèse de l'Enfant-Jésus et de la Sainte Face pendant sa dernière maladie. Il testo edito dal Carmelo di Lisieux, molto più ricco ed elaborato, non diminuisce il valore e l'importanza della redazione da noi offerta, documento giurato dei Processi di beatificazione che conserva la freschezza della testimonianza primitiva semplice e lineare.
La presentazione tipografica della presente edizione ha cercato di uniformare e semplificare la punteggiatura, talvolta imperfetta o esuberante (punti sospensivi ed esclamativi) , usata dalla Santa, e propria dell'ambiente letterario nel quale Teresa fu formata. Anche le sottolineature, talvolta doppie, della Santa, sono state riprodotte sempre in semplice corsivo a fine di rendere più semplice il testo e più facile la lettura.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
Teresa di Gesù Bambino era già grave. L'ultima ora ormai non s'annunciava lontana. In previsione del luttuoso evento e pensando alla lettera circolare necrologica che abitualmente viene pubblicata dopo la morte delle carmelitane scalze, una consorella della giovane religiosa inferma — la conversa Sr. S. Vincent de Paul — ebbe ad osservare ad alta voce, in modo d'essere udita dall'ammalata: « Mi domando che cosa potrà scrivere di Suor Teresa di Gesù Bambino la nostra madre priora. Che volete che si dica d'una persona sempre accarezzata e che non ha acquistato la virtù come noi a prezzo di lotte e di sofferenze? Sì, è dolce e buona; ma questo è naturale per lei! » (Testim. M. Agnese di Gesù, Proc. Ord. 1, f. 241 r; testim. Sr. Genoveffa di S. Teresa, Ibid., fol. 406 r).
Per fortuna, Teresa aveva imparato a vivere solo sotto lo sguardo di Dio, non contando che sul suo giudizio di amore misericordioso. La circolare, poi, non la preoccupava troppo. « Quale illusione stimare i Santi secondo ciò che si pensa di loro! — si lasciò sfuggire un giorno, parlando con Sr. Genoveffa di S. Teresa —. Quante sante carmelitane hanno avuto circolari mal fatte e non hanno quindi raccolto nessuna stima, mentre altre, di virtù comunissima, sono sembrate incantevoli perché la loro madre priora sapeva maneggiare la penna! Non posso davvero desiderare una gloria legata così ad un filo... » (Consigli e ricordi di S. Teresa di G. B., 4 ed., Milano-Roma 1963, p. 159-160).
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ORIETTA GUIDUGLI il 26 agosto 2011 alle 13:01 ha scritto:
GLI SCRITTI DI SANTA TERESINA SONO DAVVERO SPECIALI!!
COMMOVENTI E TOCCANTI, SEMPRE!!
SONO CONTENTA DI AVERLI SUL MIO COMODINO!!!
Annalisa Bonadonna il 8 ottobre 2011 alle 17:37 ha scritto:
Questo libro, realizzato a cura della Postulazione Generale O.C.D, è assolutamente fondamentale per chi desidera avere in un unico volume gli scritti di S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. La traduzione è fedele ai testi originali e si conserva il valore intimo dei pensieri di Teresa. Non può assolutamente mancare nella libreria di chi ama questa piccola grande santa dei tempi moderni.