Questo volume di Vangelo Vivo dell’anno B raccoglie le omelie pronunciate a Radio Maria da Padre Livio Fanzaga nei tempi liturgici
AVVENTO E TEMPO DI NATALE (16 omelie)
QUARESIMA E TEMPO DI PASQUA (15 omelie)
« Le parole di Gesù sono le parole dell’intransigenza, che non concedono nulla alla menzogna e allo spirito del male. Sono le parole dell’onnipotenza, che realizzano ciò che significano e che suscitano la vita laddove regna la morte. Sono le parole dello scandalo, che spazzano via i pregiudizi, le mediocrità e le falsità umane. Sono le parole del giudizio, che penetrano nei cuori e li mettono a nudo, smascherando le ipocrisie. Sono le parole della misericordia, che assolvono dai peccati e riconciliano con Dio. Sono le parole della speranza e della gioia, perché spalancano gli orizzonti della vita eterna. Le parole di Gesù sono la chiave che dischiude l’enigma dell’esistenza umana. Senza di esse l’uomo viaggia nell’oceano della vita senza timone e senza stella polare. Come potrà arrivare al golfo di luce della salvezza? » (dalla Presentazione di Padre Livio).
PRESENTAZIONE
Nella società mass-mediatica siamo sommersi da un oceano di parole che frastornano e mandano in confusione. La maggior parte sono inutili e, appena pronunciate, volano via come foglie secche. Non poche sono persino dannose, perché mai come oggi abbondano i falsi maestri e i falsi profeti. Ascoltare parole vere e sincere è un'impresa ardua, come rinvenire pagliuzze d'oro lungo un sentiero polveroso. Imbattersi in una persona che pronunci parole di vita eterna è impossibile, a meno che uno non abbia la grazia di incontrare Gesù Cristo. Egli infatti è la Parola di Dio fatta carne, che può dire di se stesso di essere la Via, la Verità e la Vita. Quando alcuni discepoli increduli si allontanano da lui, Gesù rivolge agli apostoli una domanda più che mai attuale: « Forse anche voi volete andarvene? Gli rispose Simon Pietro: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna » (Gv 6, 67-68). Solo Gesù ha pronunciato parole che illuminano la vita, che guariscono dal male e che salvano dalla morte.
Chi accoglie le parole di Gesù nel suo cuore e le fa diventare carne e sangue diventa una creatura nuova. In lui si riflettono la santità e la bellezza di Dio. Diventa un'immagine viva di Gesù Cristo. Invano cerchiamo la sapienza nelle parole degli uomini. Spesso la cultura umana è zavorra che offusca l'occhio e appesantisce il cuore. Per diventare sapiente mettiti alla scuola del Maestro divino. « Rumina » ad una ad una le sue parole, come facevano i Padri del deserto. Lascia che entrino nel profondo del cuore e plasmino la tua vita. Prendi in mano il Vangelo e divoralo, parola per parola, invocando lo Spirito Santo perché ti aiuti a comprendere l'abissale profondità di ognuna di esse. Alcuni santi hanno costruito l'edificio immortale della loro vita su una sola parola del Vangelo, accolta nella sua integrità.
Le parole di Gesù sono le parole dell'intransigenza, che non concedono nulla al la menzogna e allo spirito del male. Sono le parole dell'onnipotenza, che realizzano ciò che significano e che suscitano la vita laddove regna la morte. Sono le parole dello scandalo, che spazzano via i pregiudizi, le mediocrità e le falsità umane. Sono le parole del giudizio, che penetrano nei cuori e li mettono a nudo, smascherando le ipocrisie. Sono le parole della misericordia, che assolvono dai peccati e riconciliano con Dio. Sono le parole della speranza e della gioia, perché spalancano gli orizzonti della vita eterna. Le parole di Gesù sono la chiave che dischiude l'enigma dell'esistenza umana. Senza di esse l'uomo viaggia nell'oceano della vita senza timone e senza stella polare. Come potrà arrivare al golfo di luce della salvezza?
Accogliere con cuore aperto ogni parola pronunciata da Gesù è il primo dovere di un cristiano. Sono le parole di colui che è il Verbo e perciò sono le parole della verità. Non solo Gesù dice la verità, ma egli è la Verità, non una verità umana, ma divina, assoluta, eterna. « Verità» è una parola che suona ostica nel tempo della dittatura del relativismo, quando tutto è ridotto a opinione personale. Purtroppo oggi non sono molti i cristiani che si accostano al Vangelo come alla fonte di acqua viva che zampilla per la vita eterna. Non sono molti coloro che, come San Francesco, leggono il Vangelo senza forzature umane, « sine glossa », come egli affermava, intendendo con questo tutte quelle interpretazioni che lo addomesticano, fino a ridurlo a un messaggio puramente umano.
Le pagine di Vangelo Vivo riflettono, nella loro semplicità, l'eco che risuona nel cuore all'ascolto della Parola di Gesù. Non sono dotte, ma vogliono essere vive. Vogliono aiutare i cuori a incontrare la Persona stessa del Figlio di Dio, e a stringere con lui un rapporto di intima amicizia.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
AVVENTO E TEMPO DI NATALE
Anno B Il ritorno del Figlio dell'uomo
Cari amici, benvenuti all'appuntamento con il Vangelo Vivo di questa prima domenica di Avvento, che segna il percorso che ci deve preparare al Natale. Avvento di chi, cari amici? Avvento di Cristo. Ecco, vorrei sintetizzare brevemente il significato dell'Avvento cristiano con queste parole: ogni essere umano deve incontrare Cristo, perché Cristo non è solamente colui che si è fatto uomo e che è apparso sulla terra duemila anni fa, Cristo non è soltanto colui che hanno conosciuto gli apostoli e che hanno conosciuto i suoi contemporanei, Cristo non è soltanto colui con cui si sono incontrati tanti nei tre anni della sua vita pubblica. Mi viene in mente in questo momento l'incontro di Cristo con la Samaritana e vorrei dare a questo incontro quel significato che ha voluto dare Giovanni l'evangelista, secondo il quale la Samaritana è la creatura umana, la creatura umana che incontra Cristo. Ebbene, il significato dell'Avvento è proprio questo: a ogni creatura umana è riservato l'incontro con Cristo, ogni creatura umana dovrà incontrare Cristo. Questo è il significato dell'Avvento. È la preparazione al tuo incontro con Cristo; perché, cari amici, lo incontreremo.
Verrà quel momento in cui incontreremo Cristo, ma non nella fede, verrà il momento in cui incontreremo Cristo faccia a faccia, i nostri occhi nei suoi occhi. Pensate, verrà quel momento, verrà quel momento per tutti: per coloro che hanno creduto, per coloro che non hanno creduto, per coloro che l'hanno conosciuto, per coloro che non l'hanno conosciuto, per coloro che l'hanno rinnegato, per coloro che l'hanno tradito, per coloro che l'hanno servito e per coloro che l'hanno testimoniato.