Il delicato tema delle date storiche del cristianesimo merita di essere affrontato senza lasciarsi influenzare da affermazioni frettolose e prendendo sul serio quanto riportato dalla Sacra Scrittura. Lo sguardo sulla storia è sempre doveroso: la Verità è l’ultima a temere un’onesta ricerca della verità. Il cristianesimo è tutto basato sulla storia: proviene da una serie di eventi fondativi di cui i presenti si sono fatti testimoni. Nella storia i cristiani, talora attraverso misteriosi accadimenti, smascherano la falsa autosufficienza dell’uomo che tende a mettere Dio ai margini. Da questa prospettiva, scientifica e meticolosa, unita ad una fede considerata luce all’intelletto e non certo tenebra della ragione, scaturisce il desiderio di conoscere meglio i fondamenti storici e cronologici del cristianesimo.
L’autore percorre un proprio originale itinerario, che non dà nulla per scontato e sfida qualche acritica certezza. Un lavoro paziente ha permesso di raccogliere ed inanellare date, fatti e loro reperti. Innovative sono la passione e la volontà di indagare come in un laboratorio riscontri, correlazioni, concordanze e discordanze tra le informazioni disponibili, spesso trascurate o ignorate da chi vedrebbe smontate tante teorie attualmente circolanti.
I risultati sono stati tanto fruttuosi quanto inattesi e il lettore, sia quello profano che quello ormai certo delle proprie conoscenze, verrà messo in condizione di verificare in autonomia, pagina dopo pagina, l’articolarsi cronologico degli avvenimenti con i quali il Creatore ha scelto di farsi incontro alle creature. Le conclusioni delineano i contorni di tanti particolari che qualcuno vorrebbe far scadere in favola, mentre nulla sembra casuale nella storia intessuta di segni come pietre miliari lungo la via.
Ruggero Sangalli, nato a Milano nel 1961, sposato, due figli, è laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Avvicinatosi alla Chiesa durante gli anni dell’università, grazie alla sollecitazione ricevuta nelle varie realtà pastorali che ha via via frequentato si è progressivamente appassionato allo studio della Bibbia.
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Nicola Antonio de Liso, nicolaantonio.deliso@beniculturali.it il 29 giugno 2009 alle 11:41 ha scritto:
Interessantissimo libro cronologico, che fa una fondamentale scelta sull'anno di nascita di Gesù riferita al 2 a.C. anzichè quelle più gettonate dagli studiosi, ossia 4, 5, 6, 7 a.C. le quali ultime tengono conto della morte di Erode il Grande nel 4 a.C. secondo Giuseppe Flavio. Su questo punto io sarei d'accordo con l'autore. Non sono d'accordo sul mese di nascita, poichè già nel Vangelo di Matteo, che riferisce del turno della classe di Abia del 24 settembre, di conseguenza fissa la nascita di Giovanni Battista alla data tradizionale del 24 giugno 9 mesi dopo e la nascita di Gesù 6 mesi dopo ossia la notte del 24 dicembre a mezzanotte, che per gli ebrei era già dalle ore 19 il 25 dicembre tradizionale.
Non condivido invece l'anno di morte ipotizzato in modo tradizionale al 33 d.C. Giovanni Battista iniziò la predicazione il 15° anno di Tiberio, succeduto ad Augusto il 19 agosto del 14 d.C., poichè era già stato designato suo successore. Pertanto, anche se entò nel comando nel mese di settembre, il periodo di successione era già iniziato il 19 agosto 14 d.C.
Perciò l'anno 15° iniziava il 19 agosto 28 d.C.. Gesù iniziò la predicazione nel settembre 28 d.C. Tenendo conto del calcolo inclusivo ebraico di 3 anni, Gesù predicò nel 28 (dal mese di settembre), 29 e 30 d.C. fino all'arresto avvenuto dopo la mezzanotte di Giovedì Santo, ossia era già Venerdì 7 aprile del 30 d.C. ore 00. e morì alle ore 15 di Venerdì 7 aprile 30 d.C. Non poteva comprendere quindi gli anni 28, 29, 30, 31, 32, 33. Sarebbero stati troppi.
Nicola Antonio de Liso tel. 3334445482 - email nicolaantonio.deliso@beniculturali.it
Nicola Antonio de Liso, nicolaantonio.deliso@beniculturali.it il 1 luglio 2009 alle 11:13 ha scritto:
Per quanto riguarda la cronologia della vita della Madonna, concordo con l'autore che Maria doveva avere 13, 14, 15, 16, 17 anni al massimo più di Gesù, e quindi, in base ai racconti del protovangelo di Giacomo era nata forse nel 15, 16,17,18,19 a.C., i manoscritti del protovangelo di Giacomo riportano a seconda dell'esemplare che la Madonna quando partorì Gesù aveva 13, 14, 15, 16, 17 anni, con prevalenza di 16 anni nella maggioranza degli esemplari, quindi nacque nel 18 a.C., tenendo buona la nascita di Gesù al 2 a.C. Non concordo invece nel giorno e mese di nascita, perchè la tradizione riporta all'8 settembre la data di nascita, e l'immacolata concezione all'8 dicembre. Non concordo invece nel giorno della morte e assunzione, che dovrebbe invece essere come da tradizione il 15 agosto.
Secondo il racconto dello pseudo Giuseppe d'Arimatea, la Madonna sopravvisse a Gesù solamente due anni. Pertanto se Gesù morì venerdì 7 aprile 30 d.C., la Madonna morì e venne assunta il 15 agosto 32 d.C. Difatti leggendo gli Atti degli Apostoli si può osservare che a partire dal 33 d.C., ossia dalla nomina dei 7 diaconi, e nel dicembre 33 d.C. dalla morte di Santo Stefano, la Madonna non è più citata. Si deduce quindi che non c'era più; Santo stefano, San Paolo, e San Luca quindi non fecero in tempo a conoscere la Madonna, in quanto morì a Gerusalemme il 15 agosto 32 d.C.
Nicola Antonio de Liso - cell. 3334445482 - email nicolaantonio.deliso@beniculturali.it
Ric76, pallottiriccardo@hotmail.com il 19 marzo 2017 alle 17:01 ha scritto:
Vorrei chiedere all'autore cosa ne pensa dell'opera più recente di Liberato De Caro. Questi data la nascita del Signore al 10 dicembre 1 a.C. e la Pasqua al 25 aprile del 34 d.C. Questi dati sembrano abbastanza fondati nella sua analisi.
(Il libro è stato incoraggiato anche da Antonio Socci, si dice nei ringraziamenti finali).
La cosa che trovo invece insopportabile nel libro di De Caro è il modo in cui liquida la rivelazione di Medjugorje che stabilisce la data di nascita della Madonna al 5 agosto del 17 a.C. del nostro calendario. Grazie se qualcuno saprà fare una sintesi più convincente!