Tutti sono con il dito puntato contro le istituzioni, i politici, i pubblici amministratori, i magistrati, i professori ..., gli immigrati ... e nessuno ha il dito puntato contro se stesso!Per costruire una società ordinata e giusta sono necessarie persone ordinate e giuste. A me personalmente è rivolto il forte e urgente invito: metti ordine nella tua vita.Questo piccolo libro vuole contribuire a realizzare quest'ordine, vuole illuminare le menti per comprendere il vero senso dell´ordine e sostenere le forze di coloro che sono impegnati a concretizzarlo in se stessi e nell'ambiente in cui vivono. Mettere ordine è un impegno e un augurio a quanti amano se stessi e il meraviglioso pianeta nel quale per disegno divino siamo stati posti. Un impegno generoso dal quale nessuno può essere dispensato.
INTRODUZIONE
di Don Novello Pederzini
UN INCONTRO MAI DIMENTICATO
Quando ero officiante in S. Petronio, a Bologna, feci un incontro che non ho più dimenticato. Mi si presentò un giovane - avrà avuto circa 30 anni - col viso contratto che rivelava un animo sconvolto, chiedendomi di essere ascoltato e assolto.
Mi disse: «ho urgente bisogno di mettermi a posto! Me lo ha "gridato" Padre Pio, in una mia recente visita, con queste parole più volte ripetute: metti ordine nella tua vita! metti ordine prima che sia troppo tardi!.. E non mi ha dato l'assoluzione. Padre, mi assolva lei! Mi aiuti a cambiare, mi aiuti a mettere ordine nella mia vita tanto scombinata...!».
Lo ascoltai cercando di immergermi nei suoi molti e gravi problemi: aveva realmente bisogno di «mettere ordine»! E lo potei assolvere, lieto di essere stato chiamato a collaborare a quello straordinario appuntamento di grazia.
Nel lasciarmi, visibilmente scosso, mi disse: «mi sento un altro. Sono finalmente in pace! Ci rivedremo presto».
Ma non ci vedemmo più, perché nel viaggio verso la città natale dove stava andando per trascorrere la Pasqua, in un incidente stradale, pochi giorni dopo il nostro incontro, perdette la vita.
Mi colpì molto quella particolare concomitanza della confessione e della morte, e del fatto che Dio avesse voluto servirsi di me per preparare Andrea (così si chiamava) al grande appuntamento con l'eternità.
Fortunatamente, era riuscito a «mettere ordine» e a partire con le «carte in regola».
«METTI ORDINE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!»
Da allora, quante volte mi è risuonato e mi risuona nella mente questo: «metti ordine...», soprattutto nei momenti nei quali mi ritrovo a constatare e ad ascoltare le notizie di tutto il disordine che inonda il mondo! Quanto disordine!
Soprattutto nei momenti nei quali, da «Tangentopoli» a oggi, ascoltavo e leggevo le notizie di tutto il disordine che inondava, e inonda, la nostra società.
E chi ne è rimasto e ne rimane immune? Chi può dirsi del tutto «pulito»?
Resta però incomprensibile un fatto: tutti sono schierati contro tutti; e nessuno è schierato contro se stesso!
Tutti sono col dito puntato contro le istituzioni, la mafia, i politici, i pubblici amministratori, i magistrati, i professori, i dirigenti d'azienda, gli operatori sanitari, i sindacati, gli spacciatori di droga e i drogati, le mogli e i mariti infedeli, i giovani delle discoteche, gli immigrati... e nessuno ha il dito puntato contro se stesso!
Tutti sono concordi nel dire: quanto è sporca questa società!, ma pochissimi giungono a dire: io sono sporco! io non sono ordinato come dovrei essere!
MA CHI DEVE «METTERE ORDINE»?
Allora mi chiedo: a chi spetta il compito di «mettere ordine»?
Spetta per caso a un capo carismatico che, con tanto di «manganello», distribuisce ordini e castighi?
Oppure spetta a un santo taumaturgo il quale, con un tocco magico, risana ogni cosa?
O ancora spetta a un intervento straordinario di Cristo, che anticipando il suo ritorno, separa i buoni dai cattivi, e, con i soli buoni, costruisce Lui un mondo nuovo?
Evidentemente, no!
Chi deve mettere ordine sono proprio io!
L'operazione «recupero» o «pulizia» può incominciare solo da me!
La società è, sì, una realtà astratta, ma di fatto raccoglie l'insieme di tante persone che sono presenti con le loro virtù e i loro vizi.
Per fare una società ordinata e giusta sono necessarie persone ordinate e giuste.
Io sono un componente della società, e quindi proprio io devo essere quella persona ordinata e giusta dalla quale deve iniziare il risanamento pubblico. Non debbo accusare gli altri: debbo guardare a me stesso! Mi devo poi ricordare che, contribuendo a rinnovare la società, vengo, prima di tutto, a realizzare me stesso, divenendo una persona efficiente, matura, serena, pienamente riuscita.
A me dunque, a me personalmente, è rivolto il forte e urgente invito: metti ordine nella tua vita, prima che sia troppo tardi!
UN PICCOLO CONTRIBUTO
Questo volumetto vuole essere un piccolo contributo alla realizzazione dell'ordine.
Vuole illuminare le menti per comprendere il vero senso dell'ordine di cui stiamo parlando, e sostenere le forze di coloro che sono impegnati a concretizzare questo ordine in se stessi e nell'ambiente in cui vivono e operano.
È uno strumento limitato, sia nella scelta degli argomenti, sia nel modo di trattarli, ma presume di offrire alcune linee di comportamento che, prese sul serio, possono divenire preziose per un radicale cambiamento di vita.
DIVISIONE E CONTENUTI
Il volumetto si divide in due parti:
La PRIMA PARTE (cap. 1-5) è una necessaria premessa al problema dell'ordine, e contiene gli elementi teologici e antropologici per conoscere l'essere umano e le sue possibilità relative al bene morale e quindi all'ordine.
La SECONDA PARTE (cap. 6-12) è la descrizione di alcune situazioni concrete nelle quali si cala il tema dell'ordine, delineandone la soluzione. Ovviamente, questa parte non vuole essere un ricettario per miracolistiche soluzioni, ma l'avvio di un discorso che può farsi più impegnato e profondo.
TUTTA LA PERSONA, SPIRITO E CORPO, È CHIAMATA ALL'ORDINE
I temi strettamente spirituali si intrecciano con quelli più propriamente materiali, per quell'unità inscindibile che esiste fra l'anima e il corpo, lo spirito e la materia, la natura e la grazia.
Proprio perché tutta la persona è stata ricuperata e divinizzata in Cristo, tutto in essa diventa grande e importante; e per questo tutto l'essere umano deve mettere ordine ed essere messo in ordine.
L'antico detto mens sana in corpore sano può quindi essere tradotto così:
- mettere ordine nel corpo per mettere ordine nello spirito;
- mettere ordine nello spirito per mettere ordine nel corpo.
Mettere ordine: è un impegno e un augurio per quanti amano se stessi e il meraviglioso pianeta nel quale, per disegno divino, siamo stati collocati.
Un impegno generoso dal quale nessuno può essere dispensato.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
METTERE ORDINE
Tutto avvenga decorosamente e con ordine.
Prima lettera ai Corinti 14,40
Mettere ordine è l'equivalente di ordinare, verbo transitivo al quale il «Dizionario analogico della lingua italiana» dà almeno 37 significati. Lo Zingarelli, invece, dà questa definizione: «ordinare è disporre o predisporre a un fine». Possiamo completarla così: «è disporre ogni cosa nella condizione migliore perché possa realizzare il fine per cui è stata creata». Tre cose quindi:
1. un fine da raggiungere,
2. dei mezzi adeguati per raggiungerlo,
3. la creazione di situazioni e di condizioni adeguate per poterlo raggiungere.
Tutto ciò che esiste, senza alcuna eccezione, ha un senso, uno scopo, un fine, una ragione d'essere.
Nulla è stato creato a caso.
Nessun essere può rinunziare al suo ruolo, o scambiarlo con quello di un altro.
Ogni essere quindi deve realizzare il suo particolare ordine e nel modo migliore.
CHI METTE ORDINE?
Solo la persona, e nessun altro; perché l'essere umano è l'unica creatura che possiede l'intelligenza e la volontà necessarie per questo impegno non facile.
Gli esseri creati sono di tre tipi:
- alcuni sono inanimati (cioè non viventi) e senza intelligenza: i minerali;
- altri sono animati (cioè viventi) ma non hanno l'intelligenza: le piante e gli animali;
la persona è «animata» e ha l'intelligenza. Tutti hanno un fine da realizzare, e lo realizzano quando sono al loro posto, e quando adempiono la funzione per cui sono stati creati. Per questo gli antichi definivano l'ordine: «mettere ogni cosa al suo posto, e trovare un posto per ogni cosa».
E in questa sapiente definizione c'è tutto il senso dell'ordine. Di ogni ordine.
C'è però una sostanziale differenza nella sua realizzazione: gli esseri privi di intelligenza lo realizzano senza apporto personale, e solo per istinto; la persona, intelligente e libera, lo realizza per sua precisa scelta e con la sua positiva collaborazione.
Solo l'essere umano quindi può e deve mettere ordine, e nessun altro. Nemmeno gli animali che sembrano «intelligenti», come ad esempio i cani o i gatti, perché essi sono privi d'intelligenza, e quindi incapaci di libere scelte.
La persona, pur condividendo la fragilità degli animali, e, pur non conoscendo che in minima parte le leggi che regolano l'universo, è chiamata al ruolo di protagonista intelligente nel mantenere e sviluppare l'ordine in se stessa e nell'ambiente in cui vive.
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
davide zarrillo il 17 luglio 2011 alle 12:51 ha scritto:
buono
Daniela Salerno il 10 ottobre 2011 alle 10:30 ha scritto:
Questo libro mi ha cambiato la vita, sono riuscita a ordinare la mia gola, dopo 40 anni di lotta, è veramente bello e sopratutto chiaro.
Dott. Agata Novara il 15 maggio 2012 alle 14:03 ha scritto:
Essere disordinati nel sistemare le cose e non avere cura dei nostri oggetti non è solo uno stile di vita, ma lo specchio dello stato di disordine dei nostri pensieri nella nostra mente. Il disordine interno ci porta ad essere svogliati, apatici , stanchi ,perchè i pensieri si scontrano dentro di noi e ci fanno essere irrequieti. Iniziamo dunque ad ordinare la nostra vita partendo dal profondo del nostro IO, con la lettura di questo utilissimo libro!
Antonella Maria il 4 novembre 2016 alle 13:32 ha scritto:
Libro scorrevole e dinamico, ci introduce verso dimensioni nuove da scoprire attraverso l'elaborazione personale dei suoi contenuti. Accompagnato dalla preghiera e verificato nella realtà la mia vita si è aperta, ho fatto spazio dentro e fuori di me, riviste le relazioni in famiglia, nel lavoro, nella società, ho riordinato le cose possibili e anche quelle che mi sembravano impossibili. Piano piano si vince l'egoismo, emergono i talenti e la consapevolezza dei doni di Dio.
E' un percorso molto impegnativo, ma possibile sopratutto se impariamo a volerci bene è uno strumento per sviluppare la gioia nella quotidianità.
Suor Sr Laura Cerri il 10 novembre 2017 alle 10:44 ha scritto:
sano come testo
MASSIMO ZONA il 28 giugno 2019 alle 15:18 ha scritto:
per uno stile di vita responsabile e ordinato