San Domenico di Guzman e la preghiera: un tema coinvolgente perché il fondatore dell´Ordine dei Frati Predicatori ci indica un itinerario per la preghiera personale, che ci rivela una vera "scuola" di preghiera ancora molto valida, dove il corpo, la voce e la Parola di Dio hanno un ruolo decisivo.
INTRODUZIONE
Non si finisce mai di imparare a pregare: quindi avremo sempre bisogno di maestri di preghiera. Dove cercarli?
I santi sono coloro che vivono nell'imitazione di Cristo. E dopo Gesù, l'unico e incomparabile Maestro, sono anch'essi maestri di preghiera.
Le testimonianze sulla preghiera di san Domenico non mancano, e sono incisive e commoventi. Le troviamo negli Atti dei processi canonici di Bologna e di Tolosa per la canonizzazione del Padre dei Predicatori.
Fra le molte testimonianze, una delle più significative ci viene senz'altro dal manoscritto di un anonimo Frate bolognese, giunto fino a noi sotto il titolo Le nove maniere di pregare di san Domenico.
Queste pagine vogliono essere un semplice e pressante invito ad aprire e a leggere questo testo appartenente alla tradizione domenicana; a assaporare quindi la preghiera di san Domenico fin lo a sentirne l'ebbrezza divina; a scoprirlo quale autentico e autorevole maestro di orazione e di vita interiore. Il nostro tempo è avido di testimonianze. Ama i maestri che sanno anzitutto essere dei testimoni. L'esperienza orante di san Domenico non può lasciare indifferente chi si mette alla ricerca di una preghiera che diventi vita e di una vita che diventi preghiera. Gli antichi codici che riportano Le nove modalità di preghiera san Domenico sono spesso illustrati da ricche e splendide miniature. Se la lettura facilita l'ascolto, l'immagine colpisce l'occhio e rende più attento lo sguardo.
Ascoltiamo dunque san Domenico e nel contempo guardiamolo pregare.
Ascoltiamolo. Domenico ci parla della preghiera con la Parola stessa di Dio. La sua vita e la sua orazione sono una Bibbia aperta e vivente.
Guardiamolo. L'educazione alla preghiera non può essere astratta, perché la preghiera non è pura astrazione: è chiamata a permeare e a trasformare il "vissuto" quotidiano. Del resto, per esprimersi, la preghiera ha anche bisogno di gesti e di segni che coinvolgono il corpo. E imparare a pregare significa scoprire il significato e il valore delle espressioni visibili dell'orazione. La preghiera autentica necessita di questa visibilità. Il manoscritto Le nove maniere di pregare di san Domenico rimanda continuamente alle figure che illustrano il testo, come esemplificazione e insegnamento. Ascoltiamo. Guardiamo. E lasciamoci "contagiare" dalla preghiera di san Domenico.
PRESENTAZIONE
LE NOVE DI MANIERE DI PREGARE
Prima di leggere e di meditare il testo giunto fino a noi sotto il titolo: Le nove maniere di pregare di san Domenico, è opportuna qualche precisazione circa l'origine di questo significativo esempio della prima letteratura domenicana.
Un'immagine abbastanza diffusa di Domenico è quella dell'apostolo tutto dedito alla lotta contro l'eresia, del predicatore itinerante intento a portare avanti una coraggiosa opera di evangelizzazione. La vita di san Domenico fu indubbiamente ricca di azione e di opere, di lotte e di fatiche. L'idea del "santo atleta" espressa da Dante - che ha ispirato la stessa liturgia domenicana) - coglie questi lineamenti esteriori e perciò più evidenti della sua figura.
Ma il ritratto più fedele del Santo è quello che ci hanno lasciato i suoi contemporanei.