EAN 9788869732928
"La rivolta ebraica sotto l’imperatore Traiano fu tra le guerre più sanguinose e violente della storia imperiale, un evento controverso, le cui cause e le cui ripercussioni sulla storia politica, culturale e religiosa dell’impero non sono ancora del tutto state chiarite. Dopo la rivolta ebraica contro Roma del 66-73 d.C., che portò alla distruzione del Tempio, e la rivolta di Bar Kochbà del 132-135, la guerra che si estese in Libia, Egitto, Cipro, Siria, Giudea e Mesopotamia nel 115-117 mise in serio pericolo la stabilità e l’esistenza stessa dell’impero romano. Tra le sue immediate conseguenze ci fu l’indebolimento e la sconfitta delle comunità giudaiche della diaspora, da Antiochia ad Alessandria a Babilonia, seguita dall’espansione e dalla vittoria del cristianesimo con la conseguente metamorfosi nei rapporti fra Giudei, Egiziani e Cristiani stessi. La rivolta può essere considerata uno spartiacque nella storia dell’Impero e nella cultura del Mediterraneo orientale; la concatenazione drammatica degli eventi, le implicazioni religiose e politiche, l’estensione ed il carattere rivoluzionario (ma non per l’esito) ricordano, con un salto temporale di duemila anni, la “Primavera Araba” del 2010-2011."
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