Nato nel 2009, il Coordinamento delle University Press italiane (UPI), di cui fanno parte 15 case editrici, espressione di altrettanti atenei, ha l’obiettivo di sostenere e promuovere la diffusione delle pubblicazioni di qualità legate a quelle che sono le attività proprie dell’università, la ricerca e la didattica. Ma c’è un terzo compito istituzionale dell’università del quale l’UPI, per la parte di sua competenza, non può non farsi pure carico, ed è quello che la chiama a operare avendo di mira “il progresso culturale, civile ed economico della Repubblica”. Di qui la convinta adesione di molte delle University Press italiane all’invito a un impegno concreto in questo senso, formulato dalla Presidente Boldrini nel suo intervento in occasione della cerimonia inaugurale dell’iniziativa dedicata a “Il volume della democrazia. Giornate del libri politico a Montecitorio”. Di essa questo volume costituisce un primo risultato. Quali sono le ragioni del preoccupante livello di disaffezione, forse senza precedenti in una democrazia, dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche, che oggi si registra? Questo l’interrogativo chiave sul quale abbiamo chiesto di indagare a Gianna Fregonara. Dodici notissime personalità del mondo culturale e politico hanno accettato di confrontarsi su questo tema che è poi il tema della crisi delle istituzioni – italiane, ma non solo italiane – e del difficile rapporto tra giovani e mondo politico in particolare. Lo hanno fatto con una disponibilità che è andata ben oltre le più ottimistiche aspettative, e con risultati che si sono rivelati anch’essi superiori a quelli che poteva essere lecito attendersi. I proventi di questa operazione editoriale saranno destinati al finanziamento di un progetto educativo individuato d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla base di un accordo ad hoc.
Il volume è pubblicato con il logo del Coordinamento University Press Italiane che ha ideato e promosso il progetto, affidandone la realizzazione e la distribuzione alla casa editrice Pisa University Press, grazie all’impegno comune di: