Il concetto di cura sta diventando un principio essenziale per i nostri tempi non soltanto nel campo sanitario. L'umanità ha bisogno di cura, gli altri esseri viventi hanno bisogno di cura, il pianeta intero ha bisogno di cura. L'atteggiamento richiesto all'umanità responsabile delle sue azioni, per superare tutto ciò che è stato messo in evidenza dalla pandemia, è quello del curatore integrale, poiché è necessario curare sé stessi, curare gli altri, farsi curare dall’Infinito!
“I care” è il celebre motto della Scuola di don Milani: ho cura, me ne curo. È il curare che ci rende umani, e pienamente umani quando realizziamo una cura integrale. Aggiungiamo integrale al termine cura, sulla scia dell’invito di Papa Francesco a promuovere uno “sviluppo umano integrale”, intendendo un’attenzione che comprenda le dimensioni di corpo, psiche e spirito sta curando il tutto attraverso quella persona.
Questa terribile pandemia potrebbe indurci a guardare più in alto, come hanno saputo fare i profeti antichi che mentre il mondo viveva terribili sventure già annunciavano il “nuovo”.
Dalla prefazione di Padre Guidalberto Bormolini
Il pensiero degli Autori, come è nato questo libro:
."...Durante il periodo del lockdown conseguente alla pandemia con molti amici ci siamo dati appuntamenti serali tre volte alla settimana, sempre alle 18.30, utilizzando i moderni strumenti di videoconferenza, forse solo per sentirci un po’ più vicini. ...Abbiamo sentito che questa calamità che si era abbattuta su di noi andava in qualche modo affrontata come un’occasione per parlare di nuovo del tema della cura. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare personaggi di grande rilievo nel panorama italiano, sia scientifico che assistenziale e culturale, e di riceverne alcuni interessantissimi contributi scritti o audiovisivi, dopo aver sottoposto loro dei quesiti (unici per tutti): Cosa, secondo voi, possiamo fare ora? Cosa resta ancora da fare?
Le regole dei contributi erano sostanzialmente riassumibili nell’assenza di regole. Tutti sono stati lasciati liberi di esprimere il loro pensiero. Siamo riusciti ad avere contributi su argomenti non così scontati che vanno “oltre la persona” (antropologici, sociologici, economici, politici, culturali, ecc.). Fin dal primo momento abbiamo sentito forte il desiderio di non disperdere i contenuti di questo laboratorio d’idee.
Questo crogiolo di sentimenti, di paure, di emozioni è stato nello stesso tempo il nostro camice, la nostra mascherina, i nostri guanti, la nostra amuchina e ha rimosso il virus delle paure, ci ha permesso di confrontarci sul tema dell’integrità della persona e quindi della cura e in tal senso, di trovare nuove certezze.
Abbiamo sentito forte la necessità di dare un senso al nostro lavoro, anche, se possibile, da un punto di vista della sua modalità di stesura. Abbiamo allora pensato di ricalcare, nel dipanarsi dei capitoli, la liturgia delle ore, di benedettina memoria (almeno nella sua forma più conosciuta alle nostre latitudini).
Bruno Mazzocchi (Roma, 1952) è medico esperto in cure palliative, di formazione geriatrica e oncologica, ex direttore dell'hospice di Grosseto, impegnato da sempre nella lotta al dolore e alla sofferenza e alla promozione dell'assistenza spirituale. Autore di diversi altri testi di medicina palliativa e di medical humanities. Ha pubblicato nel 2018 il volume "Cure Palliative e ricerca spirituale" e ha curato nel 2020 la prefazione di "Morire durante la pandemia" di Bormolini, Testoni, Manera per EMP.
Annagiulia Ghinassi (Firenze, 1984) è psicologa, psicoterapeuta e tanatologa. È coordinatrice didattica del Master in accompagnamento spirituale nella malattia e nel morire di Prato. Collabora come terapeuta con il Centro di Terapia Strategica di Arezzo ed è docente in Master clinici in Italia, Francia, Belgio, Spagna e Cile. Coordina i Punti di Ascolto per il lutto e il Servizio di accompagnamento “Io resto vicino a te” di TuttoèVita Onlus. Si occupa di progetti educativi e sostegno nel lutto per bambini e adolescenti nelle scuole.