Si propongono gli ultimi quattro volumi di un percorso in otto tappe alla scoperta del Vangelo, della Buona Notizia di Gesù, accompagnati da colei che è Sua e nostra Madre: Maria. Otto libretti che portano la preziosa firma del Card. Angelo Comastri, autore di numerosi volumi di spiritualità e meditazione, predicatore profondo e ispirato che sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e semplicità. Questi ultimi quattro volumi narrano la concreta realizzazione dell’amore e della vita attraverso l’insegnamento, la passione, la morte e la Risurrezione di Cristo. La passione, sopportata nell’abbandono totale, è la porta alla comprensione del mistero dell’esistenza divina. Lo fu per i discepoli e Maria, lo è anche per noi. Il lettore è inviato a ricomporre questo mistero, così da giungere a comprendere la profonda unità della risurrezione del Figlio con l’elevazione al cielo della Madre, nell’attesa che Egli ritorni e ci conduca con sé. In questo modo, il percorso iniziato meditando la nascita, troverà compimento e realizzazione.
PREFAZIONE
Napoleone Bonaparte (1769-1821), uomo di spropositato orgoglio ma anche di indiscutibile intelligenza, mentre si trovava in esilio nell'isola di Sant'Elena ebbe modo di riflettere lungamente e di rivedere la sua posizione nei confronti del cristianesimo.
Andando al cuore del problema, con onestà e lucidità dichiarò:
«Chi è quel morto che può conquistare la terra con un esercito fedele e devoto alla sua memoria? Chi può contare su soldati senza paga, senza brame di gloria terrena, votati solo ad ogni rinuncia?
E con la promessa del martirio!
E, finalmente, dico che non esisterebbe un Dio nei cieli, se un semplice mortale potesse concepire e realizzare il gigantesco disegno di arrogarsi il culto supremo, usurpando il nome di Dio. L'unico, infatti, che abbia osato affermare categoricamente: "Io sono Dio" (che è ben diverso dal dire: "Io sono un dio") è soltanto Gesù: la storia non ricorda nessun altro individuo che si sia attribuito questo titolo nel suo preciso significato...
In che modo questo giudeo, questo figlio d'un falegname ha potuto farsi credere Dio, l'Essere per eccellenza, il Creatore del cielo e della terra e pretendere d'essere adorato e riuscire a edificare un tempio costruito non con le pietre, ma nel cuore degli uomini, con un prodigio che trascende tutti gli altri prodigi? Ciò si spiega soltanto perché Egli è Dio!».
Il ragionamento di Napoleone non fa una grinza.
E Jean Guitton, in perfetta continuità con le riflessioni di Napoleone, ha aggiunto: «Se Gesù non è Dio, Dio non esiste!». Ha perfettamente ragione, perché la vicenda di Gesù si spiega soltanto se... Gesù è Dio!
Di questo Dio, incarnato, crocifisso e risorto in questo volumetto meditiamo la concreta realizzazione dell'amore e della vita: la passione sopportata nell'abbandono totale è la porta alla comprensione del mistero dell'esistenza divina. Lo fu per Maria e per i discepoli, lo è per noi.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
UNO STRANO MODO DI VINCERE
Se è la vita di Gesù che parla di Dio e svela il mistero di Dio, la passione, la crocifissione e la morte sono il momento della massima manifestazione di Dio: mistero che noi non potevamo conoscere senza Gesù Cristo. Questo volto di Dio, infatti, non poteva essere inventato dagli uomini!
L'ora scandalosa della manifestazione di Dio
Ma qui viene una domanda formidabile: come è possibile che Dio si manifesti in un Crocifisso? La croce, per chi non crede, è uno scandalo. Israele Zolli, il grande rabbino di Roma, prima della conversione, quando entrava nella casa di un suo amico cattolico e vedeva il Crocifisso appeso alla parete, si faceva pensoso e diceva: «Ma quello è un condannato! Come potete adorare un condannato?».
E, prima di Israele Zolli, il mondo pagano di Roma espresse la stessa perplessità davanti al Crocifisso che i cristiani pregavano e adoravano.
Ancora oggi a Roma è visibile la prima bestemmia scritta rivolta a Gesù Crocifisso. Sul colle Palatino, dove un tempo sorgeva il Palazzo degli Imperatori, esiste ancora un edificio, chiamato Pedagogium, che era una sala di ritrovo dei paggi imperiali. Ebbene, su una parete dei Pedagogium c'è un graffito che rappresenta un Crocifisso e davanti c'è una persona inginocchiata che prega. Sotto la persona inginocchiata c'è scritto in greco: Alexamenos adora il suo Dio! Ma il Crocifisso, davanti al quale prega Alexamenos, tragicamente ha una testa d'asino: è una bestemmia scritta, una bestemmia dipinta per dire lo sdegno del mondo pagano davanti a un Dio che si rivela nel Crocifisso.
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Prof. Marco Vismara il 18 febbraio 2015 alle 21:19 ha scritto:
Attraverso la saggezza di grandi autori cristiani (J.H.Newman, Francesco d'Assisi, Giovanni Papini) e della propria esperienza personale, il card. Angelo Comastri racconta la croce di Gesù, la sua attualità e il suo messaggio di speranza.