Maria di Nazareth, la donna più famosa della storia, è da secoli oggetto di ardente venerazione da parte della pietà popolare non solo cattolica, e icona di perfezione per i santi che la additano quale via privilegiata per arrivare a Gesù, tuttavia la devozione mariana subisce anche critiche pungenti per il ruolo esagerato che ricoprirebbe nella fede dei più semplici. Ma chi è veramente la Madre di Gesù che nei Vangeli sembra recitare un ruolo piuttosto secondario? Il presente lavoro si propone di ricostruire la sua figura e i suoi attributi attraverso i tratti essenziali del suo vissuto, allo scopo di approfondire ciò che la Scrittura contiene solo in forma implicita. Le fonti scelte per ottenere un corretto punto di vista sono la Commedia dantesca, nella quale al genio poetico troviamo unito il sapore dell'esperienza soprannaturale, la ragione metafisica condotta secondo l'argomentazione rigorosa e asettica di san Tommaso, e il racconto di Maria Valtorta, che ha trovato in personaggi autorevolissimi della Chiesa grandi ammiratori del suo afflato mistico e pesanti denigratori, ma che si sta rivelando sempre più una fonte attendibile e uno strumento di conversione. Da questo fecondo incrocio dovrebbe risultare un punto di vista equilibrato, in linea con il magistero della Chiesa e la più genuina tradizione, a partire dalla grande riflessione dei Padri. Alla donna contemporanea che sembra aver smarrito la propria identità, Maria ricorda il coraggio del dono e la bellezza dell'eroismo, al credente disorientato dal bombardamento di tante voci contrastanti in questa fine dei tempi, Maria può ridare la forza di ritornare al Figlio Dio e Salvatore.Maria di Nazareth, la donna più famosa della storia, è da secoli oggetto di ardente venerazione da parte della pietà popolare non solo cattolica, e icona di perfezione per i santi che la additano quale via privilegiata per arrivare a Gesù, tuttavia la devozione mariana subisce anche critiche pungenti per il ruolo esagerato che ricoprirebbe nella fede dei più semplici. Ma chi è veramente la Madre di Gesù che nei Vangeli sembra recitare un ruolo piuttosto secondario? Il presente lavoro si propone di ricostruire la sua figura e i suoi attributi attraverso i tratti essenziali del suo vissuto, allo scopo di approfondire ciò che la Scrittura contiene solo in forma implicita. Le fonti scelte per ottenere un corretto punto di vista sono la Commedia dantesca, nella quale al genio poetico troviamo unito il sapore dell'esperienza soprannaturale, la ragione metafisica condotta secondo l'argomentazione rigorosa e asettica di san Tommaso, e il racconto di Maria Valtorta, che ha trovato in personaggi autorevolissimi della Chiesa grandi ammiratori del suo afflato mistico e pesanti denigratori, ma che si sta rivelando sempre più una fonte attendibile e uno strumento di conversione. Da questo fecondo incrocio dovrebbe risultare un punto di vista equilibrato, in linea con il magistero della Chiesa e la più genuina tradizione, a partire dalla grande riflessione dei Padri. Alla donna contemporanea che sembra aver smarrito la propria identità, Maria ricorda il coraggio del dono e la bellezza dell'eroismo, al credente disorientato dal bombardamento di tante voci contrastanti in questa fine dei tempi, Maria può ridare la forza di ritornare al Figlio Dio e Salvatore.