Storie di semola e semplicità
(Testimonianze e esperienze delle migrazioni)EAN 9788862445290
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DETTAGLI DI «Storie di semola e semplicità»
Tipo
Libro
Titolo
Storie di semola e semplicità
Autore
Damiano Meo
Editore
Tau Editrice
EAN
9788862445290
Pagine
76
Data
dicembre 2016
Peso
110 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
13 cm
Collana
Testimonianze e esperienze delle migrazioni
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Marti il 25 gennaio 2017 alle 16:13 ha scritto:
80 pagine che hanno la capacità di far vivere le situazioni descritte in prima persona.. credo che questo testo che inizia con i gesti, i sapori, i profumi e i colori e si conclude con una documentazione essenziale sia onesto e profondo
Lavinia il 26 gennaio 2017 alle 16:43 ha scritto:
Un testo pieno di colori, quei colori che riempiono la quotidianità.
Pedro il 27 gennaio 2017 alle 18:48 ha scritto:
Il libro si legge tutto d'un fiato. 80 pagine di storie "semplici" che, grazie alla maestria dell'autore, assumono colori inaspettati. Un plauso a Meo, di cui ho già potuto apprezzare altre pubblicazioni, capace di dare pennellate emozionali attraverso l'uso sapiente della semantica di cui era maestro il grande Umberto Eco.
mike il 30 gennaio 2017 alle 16:54 ha scritto:
E' difficile trovare una scrittura equilibrata su un tema come quello trattato da Meo. Credo che la grazia compositiva e la fluidità del libro ne faccia davvero un punto di vista affidabile e di sicuro interesse. Da leggere.
Gigi il 30 gennaio 2017 alle 22:15 ha scritto:
Semplicemente unico, un tuffo in una cultura "non di casa"!
Fabio il 31 gennaio 2017 alle 18:53 ha scritto:
Un ponte interculturale vissuto in prima persona. Attento nei dettagli e scorrevole. Sicuramente da leggere!
Alberto il 31 gennaio 2017 alle 21:46 ha scritto:
6 euro spesi bene! Uno dei pochi testi che ho riletto per la seconda volta. Mi piace l'idea, non di certo nuova ma raccontata con stile, del "viaggio nella porta accanto".
Emanuele il 10 febbraio 2017 alle 11:28 ha scritto:
Ogni segmento di questo breve libro si sviluppa come un' esperienza immersiva, coinvolgendo contemporaneamente molteplici sensi, eppure diretta, sincera, a passo d'uomo. Il passo di chi sà ascoltare, confrontarsi, condividere e restituire lo scambio attraverso emozioni necessarie a farci percepire l'altro come qualcuno di casa
Ninni Clementi il 7 marzo 2017 alle 22:31 ha scritto:
Ho iniziato a leggere, e subito le parole di questo libro hanno preso vita, come scosse da un piccolo tremore di piacere e sono volate via dalle pagine come con il loro carico di profumi e colori: sembrava davvero di essere nella cucina di Yasmina. Mi piace tutto di questo incontro impastato con la semplicità di ingredienti comuni alle due culture. Quel “quasi” Natale che è annunziatore di vicinanze e divisioni allo stesso tempo; che scruta un orizzonte pieno di speranze e condivisioni, non del tutto appagate: un perfetto aggettivo che descrive come la festa non è quella che si celebra ma quella che si vive di giorno in giorno l’uno accanto all’altro con il conforto del sorriso. Drammatico a tratti, dove la morte è solo intuita in un immagine sbiadita della TV; dolce e poetico la maggior parte delle volte, come le parole che scendono giù fino a fondersi con le nostre papille gustative. Sempre comunque vero e costante nel suo messaggio di speranza, sia che esso sia irradiato dal calore di un forno di cucina o dal calore di un furgoncino. A mio avviso, questo libro è da assaporare senza indugi, come il tè, caldo alla menta, celebrato dai suoi semplici ma affascinanti personaggi perché, come dice l’autore, solo “scavalcando muri e mari” possiamo guardarci negli occhi. Un piccolo scrigno pieno zeppo di esempi da imitare ed imparare ad essere tanti giovani ingegneri di ponti. Consigliato come dono a tutti coloro che vivono troppo spesso nei loro “quasi” confini.
Prof. S.D. il 25 giugno 2017 alle 14:55 ha scritto:
L'ho trovato adatto anche agli studenti della secondaria di primo grado. Alcuni ragazzi delle classi seconde e terze ne sono rimasti contenti.
Elisa il 29 giugno 2017 alle 20:06 ha scritto:
Ho appena concluso, finalmente e con estremo piacere, le tue storie di semola e semplicità. Molto belle e intense. Hai una vis narrativa speciale! Grazie e buona continuazione.
Andrea B. il 30 giugno 2017 alle 22:34 ha scritto:
Interessante. Vi è un buon equilibrio tra storie quotidiane e dati sociali. Semplice e affatto banale. Molto leggibile anche in termini di spazio grafico. Seppur breve, intenso.