Sua Santità Pio X, dopo aver letto questo libro, disse: “Fai subito dare alle stampe ‘L’Orologio della Passione’ della Piccarreta. Leggetelo in ginocchio, perché è Nostro Signore che parla!”
PREFAZIONE
Indispensabile a leggersi per comprendere la suprema importanza di quest'opera che da quanto si vedrà potrebbe essere chiamata Libro di Cielo.
S'intraprende con questa prima stampa la pubblicazione di più di 20 volumi manoscritti di sublimi rivelazioni, che piamente si crede - salvo sempre i giudizi della S. Chiesa - essere state fatte da Nostro Signore Gesù Cristo, ad un'anima sua carissima figlia e discepola, la quale è la pia autrice dell'Orologio della Passione.
Fin d'ora si fa sapere che queste rivelazioni, le quali seguitano e seguiteranno, non sappiamo quanto, hanno di mira stabilire sulla Terra il Trionfo completo del Regno della Divina Volontà.
Chi è questa figlia e discepola prediletta di Nostro Signore, che fu autrice dell'Orologio della Passione, ed ora ha tracciato 20 volumi di Rivelazioni divine?
Noi non sappiamo dare i connotati, nome, cognome, domicilio ecc. perché sarebbe un prostrarla nella più fiera delle afflizioni, nel più sensibile abbattimento di anima e di corpo.
Essa vuole vivere solitaria, nascosta ed incognita. Per nessun patto al mondo avrebbe posto in iscritto le intime e prolungate comunicazioni con Gesù adorabile, dalla più tenera età fino ad oggi, e che seguitano ancora chi sa fino a quando, se nostro Signore stesso non l'avesse replicatamente obbligata, sia da per Sé, sia per mezzo della santa ubbidienza dei suoi Direttori, alla quale si arrende sempre con immensa sua violenza, e insieme con grande fortezza e generosità, perché il concetto che essa ha della santa ubbidienza, Le farebbe rifiutare anche un ingresso in Paradiso, come effettivamente avvenne e si riscontrerà nelle rivelazioni dell'11 e 30 ottobre del 1909.
Graziose oltremodo sono le apostrofi e i discorsi che fa con la Signora Obbedienza, come essa la chiama, quasi voglia rifarsi dalla soggezione a cui è costretta. Or le parla come a gran Principessa e Regina, che severamente s'impone, or la raffigura ad un Guerriero potentissimo, che si arma di tutto punto, e colpisce appena lo si voglia contraddire. La sostanza è che quest'anima è in una lotta tremenda tra un prepotente amore al nascondimento, e tra l'inesorabile impero dell'Obbedienza a cui assolutamente deve cedere. E l'Obbedienza la vince sempre. E questo costituisce uno dei più importanti caratteri di uno spirito vero, di una virtù soda e provata, poiché si tratta di una quarantina di anni, in cui con la più forte violenza contro sé stessa, si sottopone alla gran Signora che la domina!
Quest'anima solitaria è una vergine purissima, tutta di Dio, che apparisce come oggetto di singolare predilezione del Divin Redentore Gesù.
Nostro Signore che di secolo in secolo accresce sempre più le meraviglie del suo Amore, pare che di questa vergine, che Egli chiama 'la più piccola che abbia trovata sulla terra, destituita di ogni istruzione, abbia voluto formare un istrumento adatto per una Missione così sublime, cui nessun'altra si potrà paragonare, cioè il trionfo della Divina Volontà sull'Universo Orbe, in conformità a quanto è detto nel Pater Noster: Fiat Voluntas tua, sicut in Coelo et in terra.
Questa vergine del Signore da più di 40 anni, dacché era ancora adolescente, è stata posta a letto come vittima del Divino Amore. Quello è stato detto di una lunga serie di dolori naturali e soprannaturali e d'inebriamenti della Carità eterna del Cuore di Gesù. Origine dei dolori eccedenti ogni ordine di natura, è stata quasi continuamente un'alternata privazione di Dio, quella che costituisce la notte oscura dello spirito, chiamata dal mistico Dottore S. Giovanni della Croce: amara e terribile, da equipararla alle pene che soffrono le anime del Purgatorio per la privazione di Dio. Egli la paragona in certo modo, ad un soffocamento dell'anima, come a chi mancasse il respiro, poiché il respiro dell'anima è Dio, giusto il detto di Geremia profeta: Christus spiritus oris nostri (Gesù Cristo fiato della nostra bocca).
Nel prosieguo di queste pubblicazioni si leggeranno lamenti di questa colomba ferita che cerca il suo Diletto, così intimi, acuti, sensibili, da sentirsi presi da una profonda impressione per questa Vittima del Divino Amore. Ma si squarcia alle volte il denso velo, l'anima vede Gesù, si abbracciano, si felicitano, l'anima domanda il mistico bacio della Sacra Sposa dei Cantici. Qualche volta l'inebriamento è tale, che nel delirio dell'Amore, la resistenza umana si infiacchisce, e l'anima esclama: "Basta, basta, non più, Signore, che non più mi fido di sostenere", siccome un giorno esclamava in simili casi, S. Francesco Saverio.
Tutte queste operazioni dell'Amore Divino, avvengono per lo più nel silenzio della notte, e il domani dopo la S. Comunione, dopo la quale se ne sta chiusa e riconcentrata per un paio di ore.
Ai patimenti dell'anima si aggiungono anche quelli del corpo, di cui la massima parte allo stato mistico.
Senza che nessun segno apparisca nelle mani, nei piedi e nel costato, o sulla fronte, essa riceve da Nostro Signore stesso, una frequente crocifissione. Gesù stesso la stende sopra una croce e le conficca i chiodi. Allora avviene in essa quello che dice S. Teresa quando riceveva la ferita del Serafino, cioè: un sensibilissimo dolore da farla venir meno, e nel tempo stesso un inebriamento di amore.
Ma se Gesù così non facesse, sarebbe per quest'anima un patire spirituale immensamente più grande, perché, come la Serafina del Carmelo, dice anch'essa: "O patire, o morire': Ecco un altro segno del vero spirito.
Più volte apparendole Nostro Signore coronato di spine, astraendola prima dai sensi, essa, con bel garbo, Gli toglie la spinosa corona, e se la conficca nella testa, provandone atroci spasimi, ma contentezze mistiche.
Nel progresso di queste pubblicazioni si resterà attoniti nell'apprendere una famigliarità straordinaria di Nostro Signore con quest'anima, da non invidiare nulla né a S. Geltrude, né a S. Metilde, né alle Sante Margherite, e a qualsiasi altra. Spesso come osserva in simili casi il Dottor mistico sopra citato, la famigliarità e intrinsichezza con cui Nostro Signore tratta quest'anima, la rende ardita di usare certe espressioni, e certe pretese che parrebbero soverchie, se non si considerasse che Gesù Adorabile, nel campo della Fede, ci ha dato riprove del suo amore, anche maggiori di quante se ne possano rinvenire nei colloqui familiari tra Gesù e qualsiasi anima privilegiata.
Basterebbe per tutto l'essersi dato a noi fin'anco in cibo, nella Ss.ma Eucaristia.
Dopo quanto abbiamo accennato della lunga continua dimora di anni ed anni in un fondo di letto nella qualità di vittima con partecipazione di tanti dolori spirituali e fisici, potrebbe parere che la veduta di tale incognita vergine dovrebbe essere qualche cosa di affliggente, come
il vedere una persona giacente con tutti i segni di patiti dolori e di attuali sofferenze e simili.
Eppure qui sta qualche cosa di ammirabile. Questa Sposa di Gesù crocifisso che la notte la passa nelle estasi dolorose e nei patimenti di ogni genere, nel vederla poi nella giornata mezzo seduta in letto, lavorando di ago e di spillo, nulla, nulla trasparisce, il menomo nulla di una, che la notte abbia tanto sofferto, nulla nulla di aria di straordinario, di sovrannaturale. Invece la si vede in tutto l'aspetto di una persona sana,
lieta, e gioviale. Parla, discorre, occorrendo ride, accoglie però poche amiche.
Talvolta qualche cuore tribolato le si confida, le domanda preghiere. Ascolta benignamente, conforta, ma giammai si avanza a farle da profetessa, giammai una parola che accenni a rivelazioni. Il gran conforto che essa presenta, è sempre uno, sempre lo stesso argomento: la Divina Volontà.
Sebbene non possegga alcuna umana scienza, pure è dotata in abbondanza da una Sapienza tutta celeste, della Scienza dei Santi. Il suo parlare illumina e consola.
Di sua natura non è scarsa d'ingegno. Di studi quand'era piccola, fino alla prima classe; il suo scrivere è zeppo di errori, quantunque non le manchino termini appropriati in conformità alle Rivelazioni, che pare glieli infonda Nostro Signore.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
L'Orologio della Passione
Contemporaneamente alle sublimi Rivelazioni sulle Virtù in genere, e sulla Divina Volontà in specie, quest'anima da più anni, la notte, entrava nella contemplazione dei Patimenti di Nostro Signore Gesù Cristo, aggiungendovisi le notizie distinte di molte scene della Passione.
Il sistema era quello di percorrere le 24 ore dell'Adorabile Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, che cominciano con la Cena Legale, e terminano con la Morte di Croce.
Queste visioni erano qualche volta intermezzate da apposite Rivelazioni di Nostro Signore.
Siccome nulla si era pubblicato delle Visioni e Rivelazioni di quest'anima, così essa nella mira eccessiva di voler tutto nascondere, temendo che una pubblicazione anche anonima, la potesse scoprire, pretendeva di seppellire in sé stessa questo Tesoro di conoscenze divine, di sovrumana compassione, di sovrumana sorgente dei più amorosi affetti.
Ma il suo Padre Spirituale le mise davanti la maestosa Signora Obbedienza, il fortissimo Guerriero di tutto punto armato; e Nostro Signore stesso la stimolava alla pubblicazione pel bene di tante anime.
Vi si arrese, e all'autore di questa Prefazione fu affidata la stampa degli scritti che essa mise in carta su così importante argomento.
Appena comparve la prima Edizione di questo ammirabile Trattato delle 24 Ore della Passione di Nostro Signore, parve evidente la Benedizione di Dio. In poco tempo se ne esaurirono le copie, che allora furono 5000, senza che si spedissero a precisi indirizzi; bastava spedirne una a qualche persona devota, perché ci cominciassero a venire delle richieste. Fu fatto un avviso nel Periodico di nostro Orfanotrofi Antoniani "Dio e il Prossimo" sotto il nome di un Libro d'oro, e subito le richieste aumentarono, in modo che l'Edizione venne ben presto esaurita.
L'Eminentissimo Cardinal Cassetta, di felice memoria, al quale direttamente non si era mai spedito, ce ne richiese 50 copie in una volta.
Si passò alla 2a Edizione più numerosa, e poi alla 3a. L'una e l'altra rapidamente furono esaurite.
Per ragioni di propaganda, la vendita si faceva a prezzi moderati, da uscirne Con la sola spesa.
In quel tempo ci avvenne un fatto gradito, che ricordiamo con piacere. Giunse direttamente a me, una lettera dal Vaticano, scrittaci da quell'angelico Vescovo, oggi Nunzio Apostolico del Venezuela, e allora Segretario del Vescovo Mons. Tacci, (che oggi è benemerito Cardinale), il quale fu Mons. Cento, consacrato poi Vescovo di Acireale, e che forse sarà Cardinale di Santa Chiesa, o chi sa anche, da qui a lunghi anni che speriamo passino sul venerando capo di Pio XI, potrebbe essere, il Pastor Angelicus delle Profezie da chi credute, e da chi no, del Vescovo d'Irlanda, Malachia.
Nessun precedente era passato tra me e sì amabile Personaggio.
In quella lettera egli si mostrava entusiasta della lettura dell'Orologio della Passione di persona incognita; e mi pregava di svelargliene il nome e l'indirizzo della stessa, perché voleva mettersi in relazione di cose di spirito.
In verità non mi seppi negare.
Ma egli non si contentò delle relazioni epistolari, bensì volle recarsi di presenza a visitare la Eletta del Signore. Anzi per legittimare quel suo viaggio così lontano, si offrì per la predicazione di un Triduo al Cuore Ss.mo di Gesù, nella Chiesa Madre. Egli fu ogni giorno, accanto al letto della pia Autrice, in discorsi di spirito, e con suo grande contento.
Partito da quel paese, conservò sempre la più gradita memoria di quest'anima tanto cara a Gesù.
Esaurita la 3a Edizione, si venne alla 4" accresciuta di altri scritti della Serva di Dio. Questa volta la stampa fu eseguita nella nostra Tipografia, gestita dalle Suore del mio Fidato in Messina, e se ne sono tirate 15000 copie. Replicato l'avviso, le richieste sono pervenute in tutte le nostre Case.
Non è senza ragione che questo libro abbia suscitato tanto entusiasmo, perché è dettato con tali trasporti di amore, con tale penetrazione dei patimenti del Verbo Umanato, che rapisce l'animo di chi lo legge, e molto più di chi lo medita.
Ma si ha di più un innegabile concorso della Grazia che potrebbe dirsi che voglia due cose. Una consiste nelle estese Riparazioni di tutti i peccati del mondo di ogni specie, riprodotte da quelle stesse che presentava il Signor Nostro Gesù Cristo, interiormente, nel tempo della Sua acerbissima Passione, all'Eterno Suo Padre. Per queste riparazioni dell'Autrice dell'Orologio, Nostro Signore, come piamente si crede, ha promesso a chi medita queste ore, e dove si meditano, molte esenzioni di divini castighi.
Un'altra mira divina sia appunto questa della placazione della Divina Giustizia, il perdono dei flagelli che il Signore prepara.
In prosieguo di queste pubblicazioni che intraprendiamo, vi sono capitoli che preludono a divini flagelli, di terremoti, di guerre, di fuoco, di nubifragi, di devastazioni dei campi, di epidemie, di carestie, e simili. Tutto, tutto è stato predetto parecchi anni prima, e tutto si è avverato, e molto resta ancora da avverarsi. Ma lo stato di vittima di quest'anima, le sue preghiere e le sue lagrime, le sue sofferenze, le sue arditezze di amore con Gesù, una parte di flagelli hanno risparmiato, e ne risparmieranno ancora.
Una nota del gran distacco di quest'anima da ogni cosa terrena, si è l'aborrimento e la costanza di non accettare qualunque dono o in denaro in altro.
Più di una volta, persone che hanno letto L'Orologio della Passione, si è svegliato in loro un senso di sacro affetto per quest'anima solitaria sconosciuta, mi hanno scritto di volerle inviare del denaro. Ma essa si è opposta così recisamente come se le avessero fatto un'offesa.
Il suo vivere è molto modesto. Essa possiede poco, vive con un'amorevole consanguinea che l'assiste. Il poco che possiede, non bastando per affitto di casa, e pel mantenimento indispensabile, in questi tristi tempi, di caro vivere, essa lavora tranquillamente, come innanzi abbiamo detto, e trae qualche guadagno dal suo lavoro, e del tutto deve fruirne specialmente la sua amorevole consanguinea; poiché in quanto ad essa non ha da fare spese per vestiti, o per calzature; il suo cibarsi è di poche once al giorno, quale le viene presentato dall'assistente, perché essa non ordina nulla, e per di più, dopo qualche ora che ha preso lo scarso cibo, lo rimette.
Però il suo aspetto non è di una morente, ma neanche di una persona perfettamente sana. Eppure non sta inerte, ma consuma le forze, sia con le sovrumane vicende del patire e dell'affaticarsi la notte, sia con il lavoro di giorno. Il suo vivere quindi si riduce quasi ad un miracolo perenne.
Al suo gran distacco di ogni guadagno che non procacci con le sue mani, si deve aggiungere la sua fermezza di non aver mai voluto accettare un tanto, che di diritto le apparterrebbe come proprietà letteraria, sull'Edizione e vendita dell'Orologio della Passione.
Pressata da me a non rifiutarlo, ha risposto: "Io non ho nessun diritto, perché il lavoro non è mio, ma è di Dio". Io non passo avanti.
La vita è più celeste che terrena di questa Vergine Sposa di Gesù, che vuol passare nel mondo ignorata e sconosciuta, non cercando che Gesù solo e la sua SS.ma Madre, che essa chiama la Mamma, la quale ha preso di quest'anima eletta una particolare protezione.
Mano mano che con l'aiuto del Signore verranno pubblicati i suoi voluminosi manoscritti, dettatele da Nostro Signore, dalle tenerezze con cui la tratta Gesù, dalle dolci parole con cui la chiama, dai celesti abbracciamenti, e dalle sue amorose corrispondenze, si rileveranno cose ammirevoli delle virtù singolari di quest'anima, che forse un giorno, uscendo trionfante da gl'infallibili giudizi della S. Chiesa, sarà posta sugli altari, e protezione di molti e molte.
Distribuzione degli scritti della Pia Autrice dell'Orologio della Passione
Questi scritti che ci furono affidati dalla Serva del Signore, per ordine autorevole di Mons. Arcivescovo, cui essa appartiene, si possono dividere in tre parti.
La prima è un breve sunto della sua Infanzia e Giovinezza, prima che fosse condannata a guardare il letto. È un vero succinto, scritto ultimamente per obbedienza, senza la quale a nessun patto al mondo avrebbe rivelato quelle sue antiche memorie. Ma sono notizie che fanno conoscere come Nostro Signore la predestinava a cose altissime.
Quand'ebbe questa ubbidienza, essa si consultò con Nostro Signore, e avrebbe voluto che le avesse fatto passare questo calice senza berlo. Ma Nostro Signore appoggiò l'ubbidienza, ed ecco come essa accenna la cosa...
La seconda parte dal volume 1° al volume 10° è formata di scritti che rimontano alla sua vita giovanile; e in essi cominciano le Rivelazioni attribuite a Nostro Signore, che la istruisce sugli avviamenti alle pratiche di pietà, alla mortificazione e all'esercizio di tutte le sante virtù della Fede, della Speranza, della Carità, dell'umiltà, della Purità, dell'Obbedienza, della Mansuetudine, della costanza nel bene operare, sull'Amor Divino e simili. Sono mirabili lezioni che rivelano uno spirito più che umano, con una dettatura oltremodo semplice.
La 3" parte racchiude tutto lo scopo per cui il Signor Nostro Gesù Cristo volle scegliersi un'anima come strumento della Sua mano onnipotente, volle plasmarla a suo modo e farne un veicolo per manifestare al mondo una dottrina tutta nuova ad illuminazione di ciò che voglia dire Divina Volontà e preparare così il gran trionfo del terzo Fiat sulla terra.
Il primo Fiat trasse dal nulla l'Universo creato.
Il secondo Fiat sulle purpuree labbra della Santissima Vergine Maria salutata dall'Angelo, va unita la Incarnazione del Verbo Divino nel purissimo Seno (li Lei e la susseguente Redenzione del genere umano.
Il 3° Fiat ce lo lasciò N.S.G.C. nella gran Preghiera del Padre Nostro con quelle divine parole: "Fiat Voluntas tua sicut in Coelo et in terra". (Si faccia la tua Volontà, o Signore, come in Cielo così in terra).
Questa supplica del 3° Fiat che da venti secoli risuona sulle labbra dei figli della S. Chiesa, nel Sacerdozio Regale del gran Sacrificio della
S. Messa, questa supplica, nonostante tutte le umane opposizioni ed iniquità, deve avere il suo gran compimento. Non può restare inesaudita. Tutti i Santi, tutti i Dottori, tutti i Predicatori, tutti gli Espositori della Teologia ascetica, hanno decantato come il sommo della perfezione, l'adempimento della Volontà di Dio. Si sono assegnati tre gradi di uniformità ai Divini Voleri, di conformità agli stessi e di trasformazione, ovvero di annientamento della nostra volontà alla Divina.
Ma le rivelazioni che riempiono volumi manoscritti dell'Autrice della Passione, su questo argomento, hanno l'impronta di una istruzione tutta nuova e celeste e sempre nel modo più facile e persuasivo. I paragoni, le similitudini illustrano in modo mirabile questa dottrina dettata alle volte in forma autorevole che fa ricordare il detto di S. Giovanni nel Vangelo: "Gesù insegnava con autorità".
Alle tre parti dell'uniformità, della conformità e della trasformazione, questa nuova dottrina aggiunge una quarta qualità in cui tutto riassume, non espressa finora da nessuno scrittore, ma che arieggia in certo modo nei Libri Santi specialmente nel Salmista e nell'Apostolo delle genti. Questa si è: operare in tutto nella Divina Volontà.
Questa formula in sul primo apparire nei due trattatini dell'Orologio della Passione è parsa a molti, anzi potremmo dire a tutti, come poco comprensibile. Eppure qualche cosa dovrebbe comprendersene a prima vista dal considerare la preposizione in sia articolata o no la quale apre il varco a gran significati. Il simbolo degli Apostoli ci fa dire: "Credo in Dio Onnipotente", il che è ben diverso dal dire: "Credo Dio Onnipotente" o "al Dio Onnipotente.
Parecchi, dopo la lettura dell'Orologio della Passione, hanno domandato spiegazioni che significherebbe quell'operare e vivere nella Divina Volontà. Questi mirabili scritti, che piamente crediamo essere dettati dall'Umanato Verbo Divino, conducono mano mano chi li legge con Fede sempre di amore, alla intelligenza di questa formula. In molte maniere le rivelazioni aprono nuovi orizzonti finora non contemplati sui misteri della Volontà Divina e sull'operare e vivere in essa. E una cosa è certa, che anche prima che si arrivasse alla totale conoscenza di ciò che significa operare e vivere nel Divino Volere, chi legge questi scritti non può non restare innamorato della Volontà di Dio, non sentire nuovi gagliardi impulsi e un impegno divino di trasformare tutto se stesso nella Divina Volontà.
Queste rivelazioni direbbero che questa scienza della Divina Volontà formerà dei Santi di una perfezione più sublime di tutti i Santi che mai vi siano stati. Se questa espressione a taluno possa parere esagerata, io lo chiamo a leggere il trattato della Ss.ma Vergine Maria del Beato Luigi M. Grignon dove troverà una pagina nella quale è detto che dovranno sorgere nella S. Chiesa uomini di una santità al cui confronto i più grandi
Santi della Chiesa non saranno che arboscelli dinanzi a grandiosi alberi. Queste predizioni ci richiamerebbero la dottrina del libro del Roleng, teologo tedesco: libro tradotto in francese e dal francese in italiano offerto al Santo Padre Pio X che scrisse una lettera di lode al traduttore encomiando insieme gli studi fatti dal Roleng sulla Santa Scrittura, sopra avvenimenti futuri.
Sarà forse allora che avverrà il trionfo del Fiat con un solo ovile ed un solo Pastore? Comunque sia Iddio prepara sempre i suoi trionfi universali con trionfi parziali. Egli ha lavorato quest'anima sconosciuta e l'ha trasformata nel Suo Divino Volere in modo che dalla volontà dell'anima e di quella di Gesù adorabile si è formata una volontà sola: la Volontà Divina.
Chi sa quante anime si formeranno con questa celeste dottrina prima che venga il suo universale trionfo!
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GABRIELLA CARPINETA il 21 giugno 2015 alle 11:14 ha scritto:
Dopo averlo letto una prima volta non puoi e non sei più la stessa persona! Sono parole che ti trasformano profondamente!
Daniela Carenini il 2 aprile 2018 alle 15:25 ha scritto:
Riflessione accorata e straziante della Passione di Gesù momento per momento vissuta dall'anima innamorata del suo Signore di Luisa Piccarreta. Molto utile per vivere le ultime ore di Gesù e riflettere sulla sua donazione totale per amore nostro.
mario montanelli il 23 agosto 2018 alle 21:46 ha scritto:
benissimo. puntuale ed in perfette condizioni
Rosanna Martini il 2 giugno 2020 alle 02:24 ha scritto:
Ottimo libro di preghiera per chi Ama Gesù e vuole stare in Sua compagnia
nelle ore della Sua Passione.
E' spiegato chiaramente come pregare e sono riportate tutte le preghiere
delle 24 ore in modo chiaro e con caratteri grandi.
Molto soddisfatta dell'acquisto.
roberta bubola il 1 dicembre 2020 alle 08:04 ha scritto:
Buono
Michele Matera il 2 maggio 2022 alle 13:29 ha scritto:
Stupendo
Francesca Santoruvo il 8 settembre 2023 alle 12:06 ha scritto:
Libro per incontrare Gesù e vivere la sua passione