Scrittura e pratica educativa. Un contributo al sapere dell'insegnamento
EAN 9788861373754
Questo volume inaugura una serie nuovissima dell’Editrice Erickson, “Egoscritture”, concepita all’interno di “Graphein: la Società Italiana di Pedagogia e Didattica”, che nasce nel 2006 per incoraggiare la pratica della scrittura in tutti i luoghi di educazione, di istruzione e di formazione. Uno studioso esperto di Didattica della Scrittura, il professor Cosimo Laneve, propone una tesi originale in questo libro: ovvero leggere la pratica di insegnamento attraverso la testimonianza che i docenti stessi offrono mediante alcune forme di scrittura.
A questo proposito, il suo obiettivo è di accedere alla conoscenza non solo teorica, ma anche e soprattutto pratica, attraverso una prospettiva aperta alla ricerca avviata dallo stesso professore e dai suoi collaboratori che fanno parte del Larid (Laboratorio di Ricerca Didattica)presso il Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Didattiche dell’Università degli Studi di Bari sin dagli anni Ottanta. L’Autore vuole raggiungere tale obiettivo mediante la lettura, l'analisi e l'interpretazione degli scritti degli insegnanti. Il volume è strutturato in tre sezioni: la prima sezione riassume le più recenti linee di ricerca sulle costruzioni della pratica didattica, la soggettività epistemologica e l’analisi della pratica didattica. Il rinnovamento della didattica, intesa come teoria della didattica, comprende la percezione di insegnamento come “sapere cosa fare in una determinata situazione”: un tipo di conoscenza attraverso la quale gli insegnanti riescono a produrre una conoscenza affidabile in termini di ricerca, e quindi riescono a realizzare conoscenza personale di tipo pratico.
Tale conoscenza in azione non è affatto un corpus di repertori pianificato a priori e quindi applicato alla realtà d’insegnamento, ma è un insieme complesso di fattori ottenuti nell'ambito dell’esperienza di insegnamento della “riflessione in azione”, attivata dal docente. In breve: l’insegnante non è un semplice destinatario dei metodi e delle teorie preconcette altrove, ma, secondo l’Autore egli è il soggetto, il catalizzatore di conoscenza da cui nasce e proviene l'azione. Per Laneve, insomma, sono le conoscenze pratiche a fornire il quadro teorico per le ricerche eseguite.
Nella seconda parte si approfondiscono gli esiti della ricerca, e si descrive in modo chiaro e puntuale, il cosa e il come i docenti scrivono di se stessi. La seconda sezione, infatti, introduce la ricerca in due fasi: nella prima fase, le “scritture burocratiche” dove sono raccolte e analizzate per esempio, la scrittura istituzionale, che è prodotta dagli insegnanti e la si trova nei registri, nelle relazioni generali della scuola e nelle comunicazioni con la famiglia. Nella seconda fase l’Autore, facendo leva sulla volontà di conoscersi da parte di molti docenti, di dare consistenza ontologica, affidandola a un cammino di narrazione, ha sollecitato gli stessi a scrivere di sé, e nello specifico, circa le loro esperienze didattiche. Sollecitare la propria mente, il proprio io, a ragionare, a riflettere, a ricordare, a ricostruire, a discernere, a spiegare, e, soprattutto a interrogarsi di più sulle cose della vita professionale, rappresenta una vasta e preziosa gamma di elementi di densa rilevanza per la ricerca educativo-didattica.
Nella terza ed ultima parte, si ha un itinerario di accompagnamento per quanti sono impegnati nella professione docente a scrivere circa la propria esperienza professionale e nel consentire ad esperti e ricercatori, di “decifrare” questo narrare. Credo che tale testo sia originale, utile e innovativo perché offre un luogo di sostegno per la formazione degli insegnanti, dove è visto per quello che egli è davvero, e cioè, il protagonista e non più destinatario delle conoscenze prodotte altrove, ma apre una prospettiva del tutto nuovo di ricerca per la comprensione dell'azione di insegnamento oltre il mero dire delle teorie pedagogiche. In conclusione, ritengo corretto scrivere, alla luce di quanto fin qui affermato, che il presente testo è aperto a diversi gruppi di lettori, per il suo stile accessibile e per la vasta gamma di interessi che, si estendono oltre i confini della didattica.
Tratto dalla Rivista "Fides et Ratio" n. 2/2010
(http://www.issrguardini.taranto.it)
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