S'innalza lode... e cresce commozione!
-In compagnia di Matteo! Spunti per la riflessione al Vangelo festivo Anno A
EAN 9788861244887
Per i tipi de “Il Pozzo di Giacobbe” di Trapani, casa editrice ormai ben nota nel campo dell’editoria d’ispirazione cristiana, in specie per le pubblicazioni destinate ai più piccoli, p. Mimmo Castiglione pubblica questi due nuovi volumi di spunti di riflessione sui Vangeli festivi. Sono stati preceduti da un terzo lavoro similare stampato dalla stessa Editrice nel 2012: Per la legna... Dio provvederà! In compagnia di Luca. Spunti per la riflessione al Vangelo festivo Anno C. Così la trilogia oratoria, destinata dal Castiglione agli operatori pastorali della liturgia domenicale e delle maggiori solennità nei suddetti tre Anni liturgici, è completa. Trovo significativo che queste riflessioni sul Vangelo escano dai torchi del “Pozzo di Giacobbe”, che richiama alla memoria l’incontro di Cristo con la Samaritana, la donna cananea che, interiormente trasformata dalla Parola di vita, diviene fervida annunziatrice della Parola che salva.
Nei due volumi in presentazione è simile il modo di procedere dell’A. In apertura egli formula un “Augurio”, concluso con una preghiera, da interpretare come auspicio che la parola di Dio trovi negli ascoltatori un terreno ben disposto ad accoglierla: «Tesoro prezioso è la Parola. Fondamento della Legge. Necessaria per incontrare Dio. Beatitudine ascoltarla» (Augurio, Anno A, 7). E ancora: «La Parola del Signore non passa, rimane. Ravvivando ringiovanisce! Importante per la vita, essenziale. Illumina, infonde coraggio. Buona notizia. Raggiunge tutti quanti» (Augurio, Anno B, 7).
Segue un ragguaglio storico sugli autori dei due Vangeli e sulle caratteristiche dei due evangelisti. Il Vangelo di Matteo, scritto dopo il 70 forse ad Antiochia, primo nell’ordine tradizionale del Canone, non lo è cronologicamente. L’autore, forse un ebreo convertito e capo di una comunità cristiana, interpreta le vicende della vita di Cristo con impronta personale. «Questi i due elementi portanti del messaggio contenuto nel suo Vangelo. Interpreta, riflettendo, considerando i detti e i fatti del Signore. Raggruppa, riassume, sviluppa, perché il messaggio vivo del Cristo rimanga, non solo nella memoria» (Anno A, 9).
Al Vangelo di Marco, breve, il più antico in ordine di tempo, scritto forse per cristiani di cultura romana, attingeranno Matteo e Luca per il contenuto e per lo stesso impianto letterario. L’autore, «raccogliendo varie fonti, scritte ed orali, si è servito del materiale a sua disposizione, mettendo insieme raccolte unilaterali dedicate a singoli aspetti della vita di Gesù: opuscoli che contenevano detti del Maestro, raccolte che narravano i suoi prodigi, le sue parabole, i suoi proverbi, le contese che il Rabbino di Galilea aveva avuto con i suoi oppositori, libretti che narravano la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione e l’invio dei discepoli in missione, tenendo presente anche, presumibilmente, sia la predicazione di Pietro che di altri apostoli e discepoli di Gesù…» (Anno B, 10).
Seguono le riflessioni che, sia nel Vangelo di Matteo, sia nel Vangelo di Marco coprono tutto l’arco dell’anno liturgico (Tempo di Avvento, Tempo di Natale, Tempo di Quaresima, La Settimana Santa, Il Tempo Pasquale – che finisce con la Domenica di Pentecoste – Tempo Ordinario che, partendo dalla 2a Domenica dopo Pentecoste, si conclude con la 34a Domenica, Solennità del Signore Nostro Gesù Cristo Re dell’Universo). In entrambi i volumi, al termine, sono poste le Solennità (1a Domenica dopo Pentecoste, riservata alla SS. Trinità, 2a Domenica dopo la Pentecoste, Solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo, Solennità dell’Immacolata Concezione, Assunzione della Beata Vergine Maria).
Mimmo Castiglione è teologo e, al tempo stesso, poeta. Scrive poetando. Il suo dire nasce dalla riflessione sulla realtà che ci circonda, non è aereo bensì concreto, incarnato, attuale, come i Vangeli che commenta. Vi s’innestano, non di rado, ricordi autobiografici (Anno A, 174; Anno B, 17, 203 ecc.). Le preghiere, rivestite di eletta poesia, sparse quasi in ogni pagina, sono da leggere, da pregare. Può sorprendere il periodare fatto di passaggi rapidi, alla maniera della poesia ermetica, ma dalla tessitura delle singole riflessioni, intrise di Scrittura sacra, d’incisive immagini evangeliche, fluisce spontaneo l’invito a riflettere sulla Parola del Maestro, Parola divina, sempre misericordiosa, benigna e accogliente, volta a provocare la conversione del cuore.
Qualche esempio a caso. 18a Domenica (Anno B, p. 167): “Io sono il Pane della Vita” (Gv 6,24-35). «Molti di quelli che si erano sfamati nella moltiplicazione dei pani, chiedono altro cibo, ma il Maestro non è un panificio o un pescivendolo sempre a disposizione! […]. Gesù riporta il dialogo alla vera questione. L’aridità del cuore! Ed ammonisce a sua volta. È cercato non perché ha compiuto un segno. L’aver fatto condividere il cibo doveva condurre ad un’altra fame. Il Maestro desidera essere raggiunto per ciò che è e per ciò che vale, per ciò che offre veramente ed è vitale, un cibo per la vita eterna, ed essere riconosciuto per l’opera di Dio, che in lui si compie».
5a Domenica (Anno A, p. 144). “Vedano le vostre opere buone” (Mt 5,13-16).
«Spezzare il pane con l’affamato. Ospitalità. Vestire chi è nudo. Liberare l’oppresso. Non puntare il dito dell’iniquità. Rivolgere attenzione al bisogno del prossimo. Servire chi è in necessità e perdonare. Ecco le opere buone che risplendono. Anche se c’è il blackout illuminano. Ecco le opere di misericordia, che, senza brillare di luce propria, comunque lampeggiano nel mondo. Come città che si vede sul monte come Gerusalemme! Come lampada che illumina la casa che si costruisce sulla roccia. Le opere buone rimarginano ferite antiche, cancellano peccati, possiedono potere, costringendo Dio a rispondere regalando aiuto!».
Si potrebbe facilmente continuare. L’operatore pastorale potrà di sicuro trarre profitto dalle agili, ricche ed esuberanti riflessioni di Mimmo Castiglione sui Vangeli delle domeniche e delle solennità dell’Anno liturgico. Nitida e ben curata l’edizione dei due volumi, che all’inizio includono due appropriati ed espressivi disegni in bianco e nero degli Evangelisti Matteo (Anno A) e Marco (Anno B), opera di Vincenzo Castiglione.
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n. I-II/2015
(http://www.seraphicum.com)
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