Pagine scritte non per dire qualcosa, ma per far succedere qualcosa: per riprendere ad educare! Dunque, pagine preziose: brutti sono i tempi nei quali la gastronomia prevale sulla pedagogia. Brutti tempi e cattivi perché non c'è risarcimento che possa ricompensare i danni della mancata educazione. Urge che gli educatori, a cominciare dai genitori, tornino in campo. Non è umano che le nuove generazioni abbiano per padre il computer e per madre la televisione.
È dovere reagire! Reagire anche con un testo come questo che vuole essere un servizio perché chi ha dato alla luce un figlio, lo metta anche integralmente in luce: lo educhi! Il lavoro è diviso in due parti: la prima fotografa alcuni tipi di genitori pericolosi che stanno emergendo in Italia. La seconda parte reclamizza i genitori patentati. Il tutto in punta di penna con il massimo rispetto e la massima stima per quelli che impediscono al mondo di andare in frantumi. L'augurio è che il lettore, passeggiando con calma tra le densissime pagine, trovi luce e slancio per passare dal semplice "essere" genitore al "fare" il genitore. Il volume è stato pensato come utile strumento per le "Scuole di genitori".
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
Da genitore a Genitore
I genitori hanno sempre i minuti contati. Dunque, senza perdere tempo, scopriamo subito le carte e diciamo immediatamente che tipo di libro hanno in mano.
Hanno in mano un libro per apprendisti genitori.
Si noti: 'apprendisti', cioè persone che vogliono imparare un mestiere, che vogliono ricevere una qualifica: il mestiere, la qualifica di genitori!
Perché proprio di questo si tratta.
Come non basta avere un piano per essere un pianista, così non basta aver un figlio per essere un bravo genitore.
La qualifica di genitore va guadagnata sul campo!
Ecco perché sono nate queste pagine: per mettere la 'G' maiuscola ai tanti 'genitori' che camminano sulle strade d'Italia.
'G' maiuscola, vale a dire quella che fa sì che chi ha messo in vita un figlio, lo metta anche n luce (lo educhi!).
Nessuno si offenda: si è fatto tanto per il controllo delle nascite, e per il controllo dei genitori?
Insomma, è chiaro il senso di queste pagine.
Queste pagine sono un servizio per chi si appresta a fare (non solo ad essere!) il genitore.
Sono pagine che vogliono offrire una bussola alle madri e ai padri italiani per evitare gli sbandamenti e seguire la rotta buona.
Per questo il lavoro è diviso in due parti: nella prima abbiamo raccolto quelli che ci sembrano i sette comportamenti da cartellino rosso dei genitori italiani del 2000. Nella seconda parte offriamo dieci categorie di madri e padri che si stanno impadronendo bene dell'arte di educare.
Il tutto in punta di piedi, con il massimo rispetto e la massima stima per il lavoro più prezioso e più difficile del mondo.
In punta di piedi, certo, ma anche con tanta forza: è ora che i padri e le madri rientrino in campo!
Non è umano che le nuove generazioni abbiano per padre il computer e per madre la televisione!
L'augurio è che il lettore, passeggiando con calma tra le pagine trovi la luce e la forza necessarie per passare da 'genitore' a 'Genitore'.
Cordialmente, Pino Pellegrino
Genitori sindacalisti
Iniziamo il nostro lavoro sull'arte di educare
con una categoria di genitori che sta emergendo sempre più.
Una categoria (scusate!) da guardare a vista!
No, non è una frase sopra le righe, ma così vera che vien la voglia di riscriverla!
Stiamo parlando dei genitori 'sindacalisti'. Cioè dei genitori che difendono, sempre e comunque il figlio.
Il loro discorso preferito è questo: "Gli insegnanti non lo capiscono. Lo sottovalutano; l'arbitro è cieco, ingiusto!".
Ed eccoli i genitori-sindacalisti varcare i portoni delle scuole italiane e dirigersi come gladiatori verso il Dirigente per prendere le difese, vantare i meriti e le capacita del loro pargolo.
Dopo l'incontro-scontro con il Dirigente. e la volta dell'attacco all'insegnante. Qui le cose si fanno più serie ancora: si parte dallo strattonamento per arrivare ai calci, alle sberle! Dopo il macht arriva l'ultima parola urlata: "Ricorreremo al Tar!".
Non meno bellicosi ed aggressivi sono i difensori del figlio sportivo!
Basta un richiamo dell'arbitro e son subito urla ("Tu non sai chi e nostro figlio: e più forte delle valanghe!!!!"), subito invasione di campo con parolacce che fanno inorridire i piccoli giocatori, con inviti espliciti alla violenza: "Spezzagli la gamba'', "buttalo fuori!", "atterralo!!!! Ed altre finezze di questo 'generino'!
No, non stiamo esagerando!
L'undici Luglio 2009 un ragazzo che guida l'auto a velocità impazzita, investe sulle strisce pedonali un nonna che salva il nipotino lanciando avanti il passeggino.
La madre del ragazzo investitore, il giorno dopo si presenta alla polizia per cercare di convincere i poliziotti che al volante dell'auto c'era lei, non il figlio; alla polizia, però appare subito con evidenza, che a guidare la macchina era il figlio!
A tanto arrivano i genitori 'sindacalisti' (ci scusiamo con questi!).
Genitori tra i più pericolosi, insistiamo! Pericolosi perché iniettano nel figlio l'idea dell'onnipotenza, della perfezione, dell'infallibilità.
Genitori pericolosi perché si illudono che sia l'arroganza a dettar legge!
I genitori-sindacalisti stanno ai genitori patentati come l'aceto sta al vino.
È tutto per questo primo breve capitolo.
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alessia radici il 1 dicembre 2010 alle 08:31 ha scritto:
Un libro utilissimo per guidare i genitori che si trovano ad affrontare ogni giorno il difficile compito dell'educazione. Scritto in maniera eccellente, chiaro, semplice, sempre positivo ed incoraggiante, Pino Pellegrino riesce a trasmettere l'importanza del compito educativo offrendo un aiuto concreto.
PAOLO MARRARA il 8 novembre 2017 alle 18:04 ha scritto:
OTTIMO E INTERESSANTE