Impara a organizzarti!
-Come insegnare l'ordine, la gestione del tempo, la concentrazione e l'autocontrollo
(Capire con il cuore)EAN 9788859011903
Branstetter
Rebecca Branstetter «Ho scelto la professione di psicologa scolastica
per aiutare tutti quei bambini e ragazzi che han-
Ogni bambino o adolescente ha dei punti forti e dei punti deboli. stetter
Psicologa scolastica e dell'e-
Rebecca Bran no difficoltà di organizzazione, non riescono a
© Steven Branstetter Photography
Ci sono bambini che si avvicinano alla lettura come gli anatroccoli
IMPARA A TI!
ducazione, è la fondatrice dei
si avvicinano all'acqua, o ragazzi che sono in grado di organizzarsi concentrarsi, fanno fatica a completare le attività
Grow Assessment and Coun-
e autodisciplinarsi da soli. Per altri, invece, è molto più difficile e non riescono ad appassionarsi allo studio e ad
seling Services. Specializzata
GANIZZAR
terminare i compiti, mantenere l'attenzione, gestire il tempo in applicarsi con metodo.
nella valutazione psicoedu-
Come psicologa, scrivendo questo libro, ho
OR
cativa di bambini, adolescenti modo efficace o controllare le proprie emozioni.
e giovani adulti, è autrice di Per questo, vengono spesso etichettati come «pigri», «sbadati», ritenuto necessario spiegare i processi esecu-
numerosi libri sul parent coaching, la Play therapy e «incostanti» o «distratti», mentre in realtà hanno problemi nelle tivi che sono alla base dell'acquisizione e del
one
ordine, la gesti potenziamento di queste abilità ma, come genito-
me insegnare l' ione e l'autocontrollo
programmi di intervento per genitori di bambini con cosiddette «funzioni esecutive», ovvero le abilità ' necessarie
Co re, so bene che i risultati di studi e ricerche sono
disturbi dell'apprendimento e del comportamento. per lo sviluppo di qualsiasi processo cognitivo ' che servono a ncentraz
Ha inoltre coordinato la formazione post-dottorato adattare i propri pensieri, sentimenti e comportamenti al fine di del tempo, la co Daffi
utili solo se si traducono in strategie concrete e
ca
presso la Autism Clinic dell'Università della California, a cura di Gianlu facili da applicare in casa, a scuola, in famiglia.
San Francisco, ed è ideatrice di un blog molto segui-
raggiungere un obiettivo.
Edizione italiana Spero che questo volume possa fornirvi strumenti
Questo libro nasce proprio per fornire ai genitori tutti le informa-
IMPARA A ORGANIZZARTI!
to, che offre consulenza specialistica e strumenti di utili e suggerimenti pratici.
zioni, le tecniche e gli strumenti necessari per motivare i propri figli
supporto a famiglie e professionisti che lavorano con Quando vi sentirete stanchi, frustrati e a corto
a migliorare le seguenti funzioni:
studenti con bisogni speciali:
di idee, probabilmente non sarà facile. Essere
www.studentsgrow.blogspot.com. ' Avvio e completamento di un'attività genitori è però un viaggio meraviglioso, e se
' Inibizione delle reazioni istintuali continueremo a piantare i semi del successo nei
' Concentrazione nostri figli, alla fine cresceranno! Da genitore a
' Gestione del tempo genitore, vi auguro il meglio in questa avventura.»
' Memoria di lavoro
Rebecca Branstetter
' Flessibilità
' Autoregolazione
' Autocontrollo emotivo
' Organizzazione
Collana
CAPIRE CON IL CUORE
Collana I Psicologia I Educazione I Disabilità I Culture I Narrativa
CAPIRE CON IL CUORE
Psicologia
I Educazione
Disabilità
Culture ' 15,00
Narrativa
Branstetter
Rebecca Branstetter «Ho scelto la professione di psicologa scolastica
per aiutare tutti quei bambini e ragazzi che han-
Ogni bambino o adolescente ha dei punti forti e dei punti deboli. stetter
Psicologa scolastica e dell'e-
Rebecca Bran no difficoltà di organizzazione, non riescono a
© Steven Branstetter Photography
Ci sono bambini che si avvicinano alla lettura come gli anatroccoli
IMPARA A TI!
ducazione, è la fondatrice dei
si avvicinano all'acqua, o ragazzi che sono in grado di organizzarsi concentrarsi, fanno fatica a completare le attività
Grow Assessment and Coun-
e autodisciplinarsi da soli. Per altri, invece, è molto più difficile e non riescono ad appassionarsi allo studio e ad
seling Services. Specializzata
GANIZZAR
terminare i compiti, mantenere l'attenzione, gestire il tempo in applicarsi con metodo.
nella valutazione psicoedu-
Come psicologa, scrivendo questo libro, ho
OR
cativa di bambini, adolescenti modo efficace o controllare le proprie emozioni.
e giovani adulti, è autrice di Per questo, vengono spesso etichettati come «pigri», «sbadati», ritenuto necessario spiegare i processi esecu-
numerosi libri sul parent coaching, la Play therapy e «incostanti» o «distratti», mentre in realtà hanno problemi nelle tivi che sono alla base dell'acquisizione e del
one
ordine, la gesti potenziamento di queste abilità ma, come genito-
me insegnare l' ione e l'autocontrollo
programmi di intervento per genitori di bambini con cosiddette «funzioni esecutive», ovvero le abilità ' necessarie
Co re, so bene che i risultati di studi e ricerche sono
disturbi dell'apprendimento e del comportamento. per lo sviluppo di qualsiasi processo cognitivo ' che servono a ncentraz
Ha inoltre coordinato la formazione post-dottorato adattare i propri pensieri, sentimenti e comportamenti al fine di del tempo, la co Daffi
utili solo se si traducono in strategie concrete e
ca
presso la Autism Clinic dell'Università della California, a cura di Gianlu facili da applicare in casa, a scuola, in famiglia.
San Francisco, ed è ideatrice di un blog molto segui-
raggiungere un obiettivo.
Edizione italiana Spero che questo volume possa fornirvi strumenti
Questo libro nasce proprio per fornire ai genitori tutti le informa-
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to, che offre consulenza specialistica e strumenti di utili e suggerimenti pratici.
zioni, le tecniche e gli strumenti necessari per motivare i propri figli
supporto a famiglie e professionisti che lavorano con Quando vi sentirete stanchi, frustrati e a corto
a migliorare le seguenti funzioni:
studenti con bisogni speciali:
di idee, probabilmente non sarà facile. Essere
www.studentsgrow.blogspot.com. ' Avvio e completamento di un'attività genitori è però un viaggio meraviglioso, e se
' Inibizione delle reazioni istintuali continueremo a piantare i semi del successo nei
' Concentrazione nostri figli, alla fine cresceranno! Da genitore a
' Gestione del tempo genitore, vi auguro il meglio in questa avventura.»
' Memoria di lavoro
Rebecca Branstetter
' Flessibilità
' Autoregolazione
' Autocontrollo emotivo
' Organizzazione
Collana
CAPIRE CON IL CUORE
Collana I Psicologia I Educazione I Disabilità I Culture I Narrativa
CAPIRE CON IL CUORE
Psicologia
I Educazione
Disabilità
Culture ' 15,00
Narrativa
Indice
Nota al lettore 7
Presentazione all'edizione italiana (G. Daffi) 9
Introduzione 15
Capitolo primo
Che cosa sono le funzioni esecutive' 17
Capitolo secondo
La «top 10» delle funzioni esecutive 35
Capitolo terzo
Come si sviluppano le funzioni esecutive
nel bambino e nell'adolescente' 53
Capitolo quarto
Le funzioni esecutive come sintomi di un disturbo 69
Capitolo quinto
Avvio delle attività:
la procrastinazione è un mostro da domare 89
Capitolo sesto
Inibire le reazioni: insegnare a vostro figlio
a controllare gli impulsi 111
Capitolo settimo
Concentrazione 123
Capitolo ottavo
Gestione del tempo: come rafforzare l'orologio interiore 133
Capitolo nono
La memoria di lavoro 145
Capitolo decimo
Flessibilità: adattarsi ai cambiamenti 159
Capitolo undicesimo
Autoregolazione: pensare ai pensieri 169
Capitolo dodicesimo
Autocontrollo emotivo 189
Capitolo tredicesimo
Completamento delle attività 201
Capitolo quattordicesimo
Organizzazione 217
Capitolo quindicesimo
Allestire un ambiente domestico favorevole alle funzioni
esecutive 231
Capitolo sedicesimo
Come richiedere supporto scolastico per vostro figlio 241
Capitolo diciassettesimo
Essere genitori di un bambino con difficoltà
nelle funzioni esecutive 253
Capitolo diciottesimo
Quanto aiuto dare' 261
Capitolo diciannovesimo
E se aveste anche voi problemi nelle funzioni esecutive' 271
Capitolo ventesimo
Sviluppare la resilienza 281
Appendice
Strategie per supportare le 10 abilità relative
alle principali funzioni esecutive 289
Nota al lettore
Cari lettori,
quando ero piccola mi piaceva la scuola e adoravo imparare,
tanto che anche nei fine settimana giocavo «alla scuola». Ho scelto
la professione di psicologa scolastica per aiutare quegli studenti che
non hanno il mio stesso interesse per la scuola e lo studio. La mia
passione è aiutare gli studenti che hanno difficoltà di organizzazione
o concentrazione e fanno fatica a completare le attività. Si tratta
di competenze che prendono il nome di «funzioni esecutive» e
sono particolarmente importanti per riuscire bene in ciò che si fa.
Come psicologa, in questo libro mi sono impegnata a spie-
gare le funzioni esecutive sulla base delle ricerche più recenti,
ma come genitore so bene che le ricerche sono utili solo se si
traducono in una strategia vera e propria che si può mettere
in pratica a casa. Spero che questo volume possa aiutarvi a co-
noscere meglio le funzioni esecutive e sappia allo stesso tempo
fornirvi strumenti utili e pratici.
Forse vostro figlio non si metterà a giocare «alla scuola» nei
fine settimana dopo che avrete letto questo libro, ma almeno
spero che il vostro ruolo di genitori risulti un po' più semplice.
Quando vi sentirete stanchi, frustrati e a corto di idee, pro-
babilmente non sarà facile. Essere genitori è però un viaggio
meraviglioso, e se continueremo a piantare i semi del successo
nei nostri figli, alla fine cresceranno! Da genitore a genitore, vi
auguro il meglio in questa avventura.
Rebecca Branstetter
7
Presentazione all'edizione italiana
Da qualche tempo sono molto affascinato dagli spettacoli
che mostrano le cucine di grandi chef. Mi affascina il modo in
cui questi professionisti riescano a gestire tutte le meraviglie che
preparano e, puntualmente, a servire schiere di clienti affamati.
Per deformazione professionale, non riesco a non pensare a
quello che presumo accadere nel cervello di quei cuochi, so-
prattutto quando, con la sala piena di clienti, si trovano dinanzi
ai loro fornelli. Ogni volta, si fa strada nella mia mente una
domanda: «Che cosa distingue chi è solo bravo a cucinare da
chi riesce a gestire cucine come quelle messe in scena in simili
spettacoli'». La mia personale risposta è: la capacità di pianifi-
cazione e organizzazione.
Fateci caso, le cucine di questi artisti dei fornelli sono un
perfetto esempio di gestione dello spazio, di organizzazione dei
materiali, di pianificazione dei tempi e delle attività. Il livello
di sviluppo delle funzioni esecutive di questi chef deve essere
altissimo.
Non avete idea di che cosa siano le funzioni esecutive'
Allora avete in mano il libro giusto!
Ho iniziato a interessarmi di funzioni esecutive e scuola tra
il 2010 e il 2011. Allora non erano molti coloro che cercavano
di spiegare le difficoltà di alcuni alunni richiamando l'attività
delle loro funzioni esecutive. Oggi la situazione è diversa.
9
Ho scoperto questo testo di Rebecca Branstetter cercando
qualcosa che potesse essermi utile nel fornire suggerimenti
pratici agli adulti che avessero voluto affiancare i bambini
nell'esecuzione dei compiti scolastici; è proprio questo tipo di
attività che rende evidenti le fragilità nelle funzioni esecutive.
Il titolo originale di quest'opera è The Everything Parent
Guide to Children whit Executive Functioning Disorder, ovvero
una guida per genitori di bambini con difficoltà nel funzio-
namento esecutivo; un concetto non certo semplice ma che
l'autrice riesce a rendere accessibile a tutti grazie a un linguaggio
chiaro e ricco di esempi.
Se vi state domandano in che modo potrebbe tornarvi
utile, dedicate un paio di minuti all'esercizio di riflessione che
sto per proporvi.
Provate a immaginare vostro figlio alle prese con una
normale pomeriggio di esercizio e studio, che cosa state visua-
lizzando' Se avete davanti agli occhi un bambino che inizia a
lavorare puntuale, sfoglia il diario su cui ha scrupolosamente
annotato tutto i compiti svolgere e se, una volta recuperato il
materiale per lavorare, riuscite a immaginarlo attento, concen-
trato, preoccupato di non perdere troppo tempo e, infine, se la
vostra rappresentazione termina con un compito terminato, ben
svolto e il volto di un alunno felice' mi spiace, non potrete
mai sapere che cosa significhi avere una fragilità o un disturbo
nelle funzioni esecutive.
Ho appena citato alcune delle attività che per molti bambi-
ni possono essere addirittura banali, eppure, a fronte di fragilità
in una o più funzioni esecutive, anche il compito più semplice
potrebbe risultare assai complesso. Che fatica iniziare in orario
se non riesci a organizzare il tuo tempo! Com'è difficile tenere
in ordine la propria scrivania se non si è in grado di immaginare
dove collocare tutti quegli oggetti che, prima o poi, ci saranno
utili. Che strazio non essere in grado di concentrarsi su un
10
solo compito perché, ogni volta che ci si prova, c'è sempre un
altro pensiero che salta in testa e con una certa prepotenza ci
distrae e confonde.
Rebecca Branstetter, nell'Introduzione di questo testo,
definisce così le funzioni esecutive: «I processi cognitivi necessari
per pensare, gestire la propria vita, valutare e risolvere problemi
e raggiungere obiettivi». All'interno dello capitolo primo, dopo
aver brevemente elencato le principali funzioni esecutive (avvio
delle attività, inibizione della risposta, attenzione mantenuta,
gestione del tempo, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva,
autoregolazione, autocontrollo emotivo, completamento delle
attività, organizzazione), che avrete modo di approfondire
nelle pagine che seguono, suggerisce un'efficace metafora per
spiegare ai figli perché, in presenza di fragilità o disturbi, il loro
pomeriggio di compiti non si avvicini nemmeno lontanamente
alla prima visione descritta.
La metafora scelta da Branstetter è quella del «capo» del
cervello, un omino che, come nel recente capolavoro di anima-
zione Inside Out, governa, dall'interno dei nostri lobi frontali e
prefrontali, tutti i processi che ci porteranno a raggiungere con
successo ogni obiettivo fissato, sia esso completare un compito,
organizzarci per una festa con gli amici o pianificare una gita
verso il più vicino parco di divertimenti.
Le funzioni esecutive che, quotidianamente, si attivano
nel nostro cervello si sviluppano a partire dai primi mesi di
vita e ben oltre l'età scolastica; tuttavia, indipendentemente dal
loro livello di sviluppo attuale, la buona notizia è che esistono
strategie e strumenti per poterle sostenere e, anche in presenza
di difficoltà, avere delle performance paragonabili a quelle dei
compagni di classe.
Numerose sono le risorse riportate all'interno del libro,
apprezzabile il lavoro di ricerca fatto dall'autrice per fornire
indicazioni bibliografiche e sitografiche. All'interno dell'edi-
11
zione italiana abbiamo volutamente scelto di mantenere molti
dei riferimenti presenti nel testo originale, sebbene, come
noterete, alcuni di essi siano accessibili solo in lingua inglese.
Lungi dall'essere un limite, la ricchezza e diversità dei riferimenti
presenti è certamente un'importante risorsa per chi intenda
realmente approfondire la questione delle funzioni esecutive e
degli strumenti e strategie a supporto delle stesse.
Invito tutti a usare questo testo alternando la lettura alla
visita ai siti consigliati, scoprirete che ci sono cose che il nostro
cervello ci permette di fare con una certa facilità, altre che richie-
dono maggiore sforzo, ma non esistono missioni impossibili,
tutto sta nell'avere a disposizione una cassetta degli attrezzi
degna di questo nome e, ovviamente, nell'aver sviluppato una
certa pratica nell'uso della stessa.
Ritengo fondamentale richiamare l'attenzione sul ruolo
dell'adulto che affiancherà il bambino e il ragazzo nell'allena-
mento delle proprie funzioni esecutive. Ho il piacere di aver
ideato qualche anno fa una figura professionale, l'ADHD Ho-
mework tutor®, che ha esattamente questo compito. Sul sito del
Centro Studi Erickson (Formazione > Corsi > http://goo.gl/
lLDVre) e sul mio sito personale (www.gianlucadaffi.it) potrete
trovare una descrizione dell'attività svolta da questi esperti.
Ogni volta che formo un nuovo gruppo di tutor ricordo
loro l'importanza di creare occasioni per utilizzare contempo-
raneamente più funzioni esecutive. Ho rivisto da poco uno
dei film che ritengo tra i capisaldi della mia formazione, Willy
Wonka e la fabbrica di cioccolato: se Rebecca Branstetter parla di
un «capo» del nostro cervello, potrebbe essere il signor Wonka,
io amo pensare alle funzioni esecutive come tanti piccoli Umpa
Lumpa, gnomi nati dall'immaginazione dello scrittore per
bambini Roald Dahl che, lavorando in maniera impeccabile,
riescono a far funzionare un'intera fabbrica di cioccolato. Il
loro segreto' Si conoscono da quando sono nati e, come potrà
12
apprezzare chi avrà voglia e piacere di rivedere questo film del
1971, sono tra loro perfettamente coordinati.
Al termine di questa presentazione vorrei sottolineare il
lavoro svolto nell'adattare alcuni passaggi al contesto italia-
no, soprattutto in riferimento al capitolo sedicesimo, Come
richiedere supporto scolastico per vostro figlio. Non è stato facile
individuare le possibilità di supporto attualmente fornite dal
nostro sistema scolastico a chi presenta fragilità e/o disturbo
nelle funzioni esecutive, forse ciò è un segnale che dovrebbe
spingerci a chiedere, e ottenere, una maggiore informazione e
formazione rispetto alla tematica in questione.
Nella speranza di avervi sufficientemente incuriositi, vi
invito a scoprire tutti gli utili suggerimenti presenti in Impara
a organizzarti! Come direbbe Gene Wilder nei panni di Willy
Wonka: «Abbiamo così tanto tempo e così poco da fare! Fermi,
è il contrario'».
Buona lettura!
Gianluca Daffi
13
Introduzione
Funzióni esecutìve (s.f.pl.)
I processi cognitivi necessari per pensare, gestire la propria vita,
valutare e risolvere problemi e raggiungere obiettivi.
Molto probabilmente, se avete preso in mano questo libro
è perché qualcuno vi ha detto che vostro figlio ha delle diffi-
coltà nelle funzioni esecutive o perché avete già sentito usare il
termine «funzioni esecutive» in campo educativo e siete curiosi
di saperne di più. In ogni caso, avete trovato il libro giusto.
Ogni bambino o adolescente ha dei punti forti e dei punti
deboli. Ci sono bambini che si avvicinano alla lettura come gli
anatroccoli si avvicinano all'acqua, allo stesso modo ci sono
bambini che ricevendo pochissime istruzioni sono perfetta-
mente in grado di pianificare, organizzarsi, autodisciplinarsi,
autocontrollarsi e gestire il tempo. D'altra parte però, ci sono
bambini che hanno bisogno di essere più seguiti quando
imparano a leggere, ed è così anche per le capacità legate alle
funzioni esecutive: avranno bisogno di interventi più intensivi
per raggiungere gli stessi risultati di alcuni loro compagni.
Per fortuna esistono strategie molto utili per aiutare bambini
15
e adolescenti con difficoltà nelle funzioni esecutive, e potrete
impararne diverse leggendo questo libro.
È importante ricordare ai genitori che i ragazzi crescono e
imparano con ritmi diversi, quindi dovranno avere più pazienza
con i loro figli in difficoltà. Comprensibilmente, per un genitore
è frustrante quando il figlio lascia perennemente i suoi oggetti
dappertutto, si dimentica di portare a scuola i compiti che sono
costati ore e ore di assistenza o si rifiuta di fare uno sforzo in più
per portare a termine ciò che ha iniziato. Ricordate, però, che
nessun bambino desidera deludere le aspettative dei genitori.
A volte non è un problema di motivazione, ma al bambino
mancano alcune capacità necessarie alla riuscita. Lo scopo di
questo libro è aiutarvi a capire meglio quali obiettivi dovreste
presentare a vostro figlio perché padroneggi le competenze
relative alle funzioni esecutive e quali strategie pratiche potete
sviluppare per insegnargli a raggiungere tali obiettivi.
Dunque, iniziamo!
16
Capitolo primo
Che cosa sono le funzioni esecutive'
Di primo acchito, l'espressione «funzioni esecutive»
fa venire in mente qualcosa che ricorda i consigli di
amministrazione. Probabilmente, perché la parola «ese-
cutivo» evoca immagini di persone che fanno tutto ciò
che serve per avere successo in un'azienda: gestire il
tempo, organizzarsi, cambiare strategia quando serve,
pianificare, fare previsioni. Ma questo libro non è un
corso per preparare vostro figlio a diventare dirigente
d'azienda. È un libro utile per prepararlo a diventare il
dirigente del proprio stesso apprendimento.
Una definizione di funzioni esecutive
I bambini e gli adolescenti che hanno difficoltà nelle
funzioni esecutive vengono spesso etichettati come «pigri»,
«sbadati», «incostanti» o «distratti». Le loro problematiche
sovente causano difficoltà a scuola, ad esempio dimenticano
di consegnare i compiti, fanno errori di disattenzione, si di-
straggono e faticano a tenere il ritmo del resto della classe. I
problemi possono sorgere anche a casa. A volte perdono le loro
cose, faticano a ricordare azioni abituali, non completano le
faccende domestiche o hanno reazioni emotive sproporzionate
alla situazione. Le difficoltà con le funzioni esecutive possono
anche avere un impatto sui rapporti sociali. Ad esempio, se un
17
ragazzo si dimentica di un appuntamento con un amico, dice
impulsivamente qualcosa di sgradevole, perde un iPod che ha
preso in prestito o arriva sistematicamente in ritardo, possono
crearsi tensioni nelle sue amicizie. La buona notizia è che le
capacità in cui questi ragazzi sono carenti si possono anche in-
segnare. Il primo passo per aiutare un figlio con problemi nelle
funzioni esecutive è comprendere che cosa significa davvero
questa espressione e quali sono le specifiche abilità coinvolte.
Tra le ricerche della psicologia dell'apprendimento
esistono molte definizioni formali di funzioni esecutive. In
generale, c'è accordo sul fatto che le funzioni esecutive sono
tutte le abilità cognitive che servono ad adattare i propri
pensieri, sentimenti e comportamenti in generale al fine di
raggiungere un obiettivo. Un aspetto importante è che le fun-
zioni esecutive sono necessarie anche per tutti gli altri processi
cognitivi, come la memoria, l'attenzione, le abilità motorie,
la verbalizzazione, la visualizzazione e il completamento di
attività di apprendimento. Le funzioni esecutive servono
anche a regolare le emozioni. In altre parole, se il cervello è il
motore dell'apprendimento e dell'autoregolazione, le funzioni
esecutive sono l'autista che aziona quel motore.
Importante
Se un insegnante o professionista che lavora con vostro figlio vi dice che il
ragazzo potrebbe avere difficoltà nelle funzioni esecutive, chiedete di speci-
ficare quali caratteristiche in particolare creano problemi. Probabilmente le
aree problematiche da risolvere non riguarderanno tutte le funzioni esecutive,
ma solo alcune. È importante chiarire questo aspetto in modo da sviluppare
interventi mirati e coerenti per aiutare vostro figlio.
In genere, le definizioni di funzioni esecutive includono
le seguenti funzioni di base.
18
' Avvio delle attività: smettere di fare ciò che si sta facendo e
iniziare un'attività nuova.
' Inibizione delle reazioni istintuali: trattenersi dal compiere
azioni impulsive, con l'idea di raggiungere un obiettivo.
' Concentrazione: indirizzare correttamente l'attenzione e man-
tenerla mentre si svolge un'attività, gestendo le distrazioni.
' Gestione del tempo: comprendere e avvertire il passare del
tempo, pianificare un buon uso del proprio tempo ed evitare
di procrastinare.
' Memoria di lavoro: trattenere in mente informazioni per un
tempo sufficiente a utilizzarle (ricordarle, elaborarle e utiliz-
zarle per un'azione).
' Flessibilità: essere in grado di modificare le proprie idee e
programmi quando le condizioni lo richiedono.
' Autoregolazione: essere in grado di riflettere sulle proprie azioni
e comportamenti e modificarli, se occorre, per raggiungere
un obiettivo.
' Autocontrollo emotivo: gestire le emozioni e riflettere sui pro-
pri sentimenti per evitare di abbandonarsi a comportamenti
impulsivi.
' Completamento delle attività: mantenere i livelli di attenzione
ed energia fino al termine di un'attività.
' Organizzazione: saper ritrovare le proprie cose e averne cura
(oggetti personali, materiale scolastico) e mantenere in ordine
il proprio spazio personale.
Gli ultimi venticinque anni hanno visto fiorire gli studi
e la ricerca nell'ambito delle funzioni esecutive, anche dal
punto di vista delle neuroscienze. La regione del cervello
che è stata associata alle funzioni esecutive ' come pia-
nificazione, organizzazione, spostamento dell'attenzione,
problem-solving e autocontrollo ' è la corteccia prefrontale
o il lobo frontale. È importante che i genitori sappiano che
la corteccia prefrontale continua a svilupparsi fino ai primi
19
anni dell'età adulta. Le funzioni esecutive sono fra le ulti-
me a terminare la piena maturazione durante lo sviluppo.
Per questo motivo non dovete aspettarvi che i vostri figli,
bambini e adolescenti in età scolare, abbiano già sviluppato
pienamente le funzioni esecutive. La regione del cervello
responsabile del controllo esecutivo è ancora «incompiuta».
Tenerlo a mente può essere utile a genitori e insegnanti
nell'avere più pazienza con gli studenti che hanno difficoltà
in questi ambiti.
Informazione
La risonanza magnetica funzionale (RMF o fMRI dall'inglese) è una tecni-
ca di ricerca usata dai neuroscienziati per rilevare l'afflusso sanguigno a
certe regioni del cervello durante varie attività. In questo modo è possibile
osservare dove tendenzialmente avvengono funzioni come pianificazione,
inibizione e problem-solving. Questa tecnica permette agli scienziati di
avere una «mappa» del cervello per quanto riguarda le capacità esecutive
più importanti.
Essere genitori: il più grande test per le funzioni esecutive
Per comprendere meglio le abilità di vostro figlio nelle
funzioni esecutive potreste pensare ai modi in cui utilizzate
le competenze esecutive nella vostra vita. Certe volte i geni-
tori si sentono come i «capi» della propria famiglia. Devono
organizzare programmi, cambiare piani se ci sono imprevisti,
mettere da parte le loro preferenze a favore delle priorità più
importanti e pianificare il presente e anche il futuro. Di fatto,
le abilità che servono per gestire una famiglia sono proprio le
stesse funzioni esecutive che probabilmente state cercando di
sviluppare in vostro figlio.
20
Importante
Cercate di riconoscere i vostri punti forti e punti deboli nelle funzioni esecu-
tive. Sapere quali sono i vostri punti forti sarà un grosso aiuto nell'insegnare
a vostro figlio ciò che sapete fare bene. È giusto inoltre sapere quali sono i
vostri punti deboli, così potrete chiedere il supporto di altri per aiutare sia
voi stessi sia vostro figlio a migliorare in queste particolari abilità.
Ad esempio, quando dovete organizzare un viaggio con la
famiglia, qual è la prima cosa che fate' Vi limitate a saltare in
macchina una mattina e mettervi in marcia senza indicazioni,
senza un indirizzo o un programma per la giornata' Natural-
mente no, a meno che non siate una famiglia estremamente
indipendente e impulsiva! Più probabilmente, discuterete con
i vostri familiari su dove volete andare, restringerete le opzioni
in base a considerazioni su prezzo, condizioni climatiche e di-
sponibilità e controllerete le agende di tutti per assicurarvi che
nessuno abbia impegni. Se avete amici in zona, forse qualche
settimana prima li chiamerete per dir loro che vi piacerebbe
vederli. Magari farete ricerche per trovare la soluzione di viag-
gio migliore in auto o in aereo, vi preoccuperete di chiedere a
qualcuno di badare ai vostri animali o alle piante, chiederete
dei giorni di ferie al lavoro e completerete per tempo i vostri
progetti così da non ritrovarvi con un grosso carico di lavoro al
ritorno dalla vacanza. Potreste aver messo da parte dei soldi per
il viaggio, oppure potreste usare la carta di credito ragionando su
come procurarvi i soldi entro la fine del mese. Con l'avvicinarsi
della data del viaggio, potreste fare un elenco degli oggetti da
portare e iniziare a fare i bagagli uno o due giorni prima. Tutte
queste competenze di pianificazione, organizzazione, antici-
pazione e previsione sono funzioni esecutive. Sono la vostra
mappa/itinerario mentale per raggiungere un obiettivo. Anche
se forse non ve ne rendete conto, le utilizzate tutti i giorni.
21
Il «capo» del cervello
Per spiegare le funzioni esecutive ai ragazzi potrebbe
essere utile usare delle metafore. Chiedete a vostro figlio
di immaginare un piccolo uomo o una piccola donna nella
parte anteriore del suo cervello (per rappresentare il lobo
frontale) che è il «capo» del suo cervello. Il «capo» gli dice a
cosa deve fare attenzione, qual è la prima cosa da fare, che
cosa deve ricordare e così via. Ai bambini e agli adolescenti
piace sentirsi dei capi! Per qualche motivo, quando dite a un
ragazzino che sarà a capo del suo progetto di scienze sarà più
contento che non sentendosi dire che ha la «responsabilità»
del suo progetto di scienze.
Potete sfruttare l'analogia del «capo» anche per spiegare
le difficoltà di vostro figlio in alcune funzioni esecutive. Ad
esempio, se dimentica di completare una parte di un compito,
potreste dirgli: «A quanto pare il capo del tuo cervello si è preso
una pausa! Rileggiamo che cosa dice la consegna». Per i bambini
e gli adolescenti sensibili alle critiche, questo può essere un
buon modo per avvisarli in maniera amichevole di un proble-
ma. L'analogia funziona anche per lodare vostro figlio quando
esprime bene una funzione esecutiva (ad esempio: «Bravo! Ti
sei concentrato sui compiti di matematica per venti minuti di
fila! Oggi il capo del tuo cervello sta lavorando sodo!»).
Informazione
Le metafore sono un buon modo per aiutare i ragazzi a comprendere concetti
complessi come le funzioni esecutive. Trovate un'immagine adatta, magari
basata sugli interessi di vostro figlio. Ad esempio, se gli piacciono i treni,
potete dire: «Pensa a un treno che deve salire su un percorso ripido. Anche
a te ci vuole un po' di tempo per prendere il ritmo con i compiti, ma quando
ci riesci vai veloce e fai un ottimo lavoro!».
22
«Acque calme» o «maremoti»
Tutti i bambini crescono e imparano a ritmi diversi.
Alcuni apprendono molto in fretta, mentre altri hanno bi-
sogno di maggiore aiuto da parte degli adulti. Prendiamo ad
esempio l'attività di lettura: alcuni bambini iniziano a leggere
ancor prima di andare a scuola, spesso senza ricevere molte
istruzioni. Alcuni bambini sviluppano le abilità di lettura in
età scolare, con i tradizionali metodi di insegnamento. E poi
ci sono bambini che hanno bisogno di istruzioni più esplicite e
personalizzate, di essere seguiti individualmente e di esercitarsi
di più per imparare a leggere in modo scorrevole. Lo stesso
principio vale per l'acquisizione delle competenze esecutive. Ci
sono bambini o adolescenti che sembrano navigare in acque
calme quando imparano ad autoregolarsi, autocontrollarsi e a
lavorare in modo indipendente.
Come avviene dunque lo sviluppo per questi ragazzi da
«acque calme», che si abituano facilmente alle attività che ri-
chiedono competenze nelle funzioni esecutive' Anche a loro
occorre un po' d'aiuto quando imparano qualcosa di nuovo,
ma dopo qualche tentativo si abituano alla routine e hanno
sempre meno bisogno di sentirsi dire cosa fare. A volte sanno
anche trovare strategie innovative nel problem-solving. Di fronte
a un'attività nuova potrebbero escogitare spontaneamente un
modo più rapido, migliore o del tutto nuovo per risolvere il
problema, anche senza aiuto da parte degli adulti. In genere
riescono ad accantonare le tentazioni (TV, Facebook, YouTube,
giocare all'aperto) finché non hanno finito i loro doveri sco-
lastici e domestici. Naturalmente, hanno comunque bisogno
dell'intervento degli adulti prima di diventare indipendenti nel
ricordare le faccende da completare, terminare e consegnare
compiti ben fatti, correggere gli errori di distrazione nei lavori
scolastici, prepararsi con anticipo per verifiche e progetti a
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lungo termine, spegnere tutti gli schermi per concentrarsi su un
progetto ed esprimere i loro sentimenti anziché agire d'impulso.
Ma con loro gli adulti potranno intervenire meno di quanto non
sia necessario per i ragazzi con difficoltà nelle funzioni esecu-
tive. I ragazzi da «acque calme» tendono a imparare dai propri
errori e a ricordare le strategie che funzionano per riutilizzarle
la volta successiva.
Attenzione
A volte i bambini e gli adolescenti si descrivono come «pigri» e questo viene
percepito come un tratto di personalità stabile. Potete contrastare questa
convinzione contestualizzando il «sono pigro» all'interno della situazione
(ad esempio, «Oggi ti senti pigro perché hai i compiti di matematica») o
fornendo una controprova (ad esempio, «Tu non sei un bambino pigro. Ti
ricordi come ti sei preparato bene per la verifica di ortografia ieri e hai
preso 10'»).
All'estremo opposto ci sono i «maremoti». Non importa
quante volte continuiate a ripetere loro sempre le stesse cose:
i ragazzi da «maremoto» continueranno inevitabilmente a
dimenticarsele. Si impegnano solo a tratti e sono notoriamen-
te soggetti ad alti e bassi: per una settimana ce la mettono
tutta e la settimana dopo perdono gli oggetti, si bloccano e
rimandano tutto il rimandabile. Certe volte si entusiasme-
ranno all'idea di una nuova strategia, la proveranno per un
po', poi si stancheranno e ritorneranno alle vecchie strategie
inefficaci. Apparentemente non possono farci nulla e spesso
sono delusi dai propri risultati. In genere desiderano fare di
meglio, ma sentono di non riuscirci. A volte si arrendono
facilmente. Hanno bisogno del continuo intervento degli
adulti per compiere attività che magari i loro fratelli o amici
riescono a svolgere in modo autonomo.
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