Les Faux-monnayeurs (1925) è un romanzo affascinante i cui molteplici significati sono veicolati da una struttura formale complessa. Tale proprietà, per i più pazienti, costituisce un piccolo, godibilissimo tesoro nascosto. La stessa caratteristica, però, rischia di allontanare i lettori meno disponibili a tornare e ritornare sul testo, quasi fino a perdervisi dentro, come invece Gide sembra auspicare nel suo progetto scrittorio. Per accompagnare i lettori nel decodificare adeguatamente Les Faux-monnayeurs, questo volume ricorre a diversi saperi. Una tabella storica sintetizza il quadro generale in cui Gide si è mosso e che ha influenzato il suo pensiero. Una (sintetica) biografia è offerta in quanto fonte primaria della scrittura di un autore spesso considerato, con leggerezza critica, narcisista. Alla ricostruzione della genesi del testo e all'analisi di alcuni elementi più esterni, come il titolo e la dedica, segue infine, una lettura guidata: tutti i capitoli del romanzo sono analizzati in modo puntuale e approfondito, offrendo un commento dettagliato ai diversi momenti - anche e soprattutto quelli più complessi - in cui si articola il testo, sperando, così, di aprire una porta verso l'opera di Gide e, insieme, di suggerire un metodo di lettura.