Zaino in spalla, scarpe allacciate e sguardo all'orizzonte: un racconto di viaggio, un racconto di vita, un sogno da inseguire attraverso terre sconfinate. Jacopo Di Biase vive un'esistenza come quella di molti giovani, divisa tra lavoro, impegni e poco tempo per realizzare i propri sogni, ma quando pensa a quanto c'è da esplorare là fuori gli batte il cuore. A un certo punto del grigiore milanese non vuole più saperne: così, un giorno, dopo essere tornato dal suo primo viaggio zaino in spalla, decide di mollare tutto e partire con un biglietto di sola andata per il mondo, lasciandosi alle spalle una vita dal finale scontato. In questo libro racconta proprio la storia di quel primo grande viaggio, capitato un po' per scelta e un po' per caso, come accade per tutte le cose che ti cambiano la vita. Un percorso avventuroso - capace di unire persone, esperienze e territori - fino ai paesaggi sconfinati del Nord Europa, che ci farà innamorare della vita e del mondo attorno a noi. La storia di un viaggio di 4000 km, a piedi e con mezzi pubblici, fra terre spettacolari e incontaminate. Perdere una relazione stabile, un lavoro sicuro e una vita ordinata sono eventi che possono indurre grandi sofferenze. Ma spesso sono proprio i momenti difficili quelli che portano a interrogarsi e a capire che, forse, esiste qualcosa di più. La voglia di voltare pagina, di ricominciare, di provare qualcosa di nuovo porteranno Jacopo a partire per la prima grande avventura, quella che finirà per cambiargli la vita. Destinazione Knivskjellodden, nell'estremo nord del continente europeo, tra sentieri poco battuti e affollati mezzi pubblici, attraverso luoghi sorprendenti e città straordinarie, fino alle estreme terre boreali. Un libro che è la storia di una carriera come tante, di un amore spezzato, ma soprattutto del primo vero viaggio, fatto di meraviglie e qualche imprevisto, di incontri inaspettati e infinite sorprese, alla ricerca non solo dell'avventura, ma soprattutto di se stessi. Perché cambiare vita forse è più facile di quello che sembra, ma il primo passo spetta sempre a noi.