Renato Zero ha sempre indagato, attraverso canzoni, costumi e scelte apparentemente bizzarre, dentro i meandri del cuore umano. Un percorso divenuto sempre più chiaro lungo cinquant’anni di attività artistica, ma iniziato proprio nel suo primo periodo “trasgressivo”, che lo stesso artista romano spiega così: «Era la ricerca di un’identità, che giustifica errori, malintesi, contrattempi. La trasgressione è la timidezza che si maschera». Da qui parte il racconto di questo libro, costruito in maniera originale: due diari a confronto, di un “sorcino per sempre” (Berti) e di una “neosorcina” (Vassallo), che raccontano la loro scoperta del mondo profondamente spirituale che sta dietro la maschera di Renato Zero. Una ricerca di senso impastata di emozioni, volti, incontri, che non può lasciare indifferente anche chi si accosta per caso a un mondo fantastico «capace di far convivere – come scrive nella prefazione Walter Gatti – sentimenti sgualdrineschi e preghiere, improbabili triangoli e tensioni verso un cielo popolato di presenze in grado di ascoltare».
Elio Berti, Zerofilo da sempre, sorcino per sempre, nel 1976 a Savona frequenta la Scuola del Piccolo Teatro, poi a Firenze il Laboratorio Internazionale dell'attore di Orazio Costa. Nel 1998 l'incontro con il medicoclown Patch Adams segna una svolta decisiva. Oltre al teatro, da 18 anni lavora per Fondazione Theodora Onlus come Dottor Sogni-Clown. A partire dallo “Zero”, uno dei numeri più importanti della sua vita, conosce il 15 con le strutture presso le quali ha insegnato teatro, clown in corsia e improvvisazione, sale al 18 con le compagnie cui ha dedicato vita e lavoro, giunge al 200 col numero degli spettacoli portati in scena e supera di molto il 1000 per le persone, conosciute strada facendo, che amano il teatro in tutte le sue forme.
Luisa Vassallo, in una scala da 1 a 10 e appassionata di musica per un punteggio pari a 100, e compositrice di circa 20 canti e ballate, curatrice di 6 antologie poetiche, autrice di 9 libri di “gastronomia fantasy” e di 7 altri volumi su temi vari, per i quali ha ottenuto premi e riconoscimenti. Nonostante i numeri nella sua vita non siano pochi, ha scoperto l’esistenza del numero "Zero" solo recentemente... Appassionata di teatro, oltre che di letteratura, musica e cucina, ha seguito alcuni corsi e laboratori con vari artisti, attori e registi e ha scritto inoltre diversi testi e riduzioni teatrali. Si dedica da tempo alla clown-terapia come volontaria negli ospedali, frequentando anche alcuni seminari con Patch Adams e coltivando la cultura del clown.