Un libro travolgente, che si distingue per la profondità delle storie che intreccia, la mirabile costruzione e uno stile meraviglioso. Dalla cella di una prigione, la protagonista cerca di spiegarsi le ragioni dell'accusa che la costringe in carcere, sfogliando le pagine dei suoi quaderni. Tra quei fogli ripercorre le vicende che hanno segnato la sua esistenza, e così racconta la storia dell'emigrazione italiana in Argentina come l'hanno vissuta lei e la gente che le è passata accanto. Nello sforzo di superare il capovolgimento del proprio mondo, scaraventata oltreoceano, con il mestiere della scrittura come unico patrimonio, scopre come la sfida fondamentale sia quella di trasformarsi senza perdersi, disumanizzarsi o impazzire, riuscendo a mantenersi sempre vigili di fronte alla vita e ai suoi messaggi. E ritrovarsi, ovunque, e capire. Syria Poletti ci mostra in che modo l'esperienza dell'emigrazione possa sconvolgere anche gli aspetti più intimi della vita di una persona. Ci mostra come il «trapianto» spinga l'uomo non solo a rivedere posizioni politiche o concezioni religiose, ma anche a scalfire le convinzioni etiche e persino a stravolgere i legami affettivi, che spesso chi nasce e muore in uno stesso luogo pretende infrangibili. Tradotto in molte lingue, Gente con me è un romanzo che nasce dai ricordi, che assume a tratti le sfumature del giallo e si sviluppa su toni molteplici: dalla nostalgia tenera e aspra all'azione decisa e impegnata in un presente che, pure nella crudezza dello sradicamento, rivela un suo volto dolcissimo, e che nasconde uno sfondo crescente di autentica poesia. Con una nota di Margherita Ganeri.