EAN 9788849844825
Senza parità economica, la parità giuridica tra scuole statali e scuole private è solo un ulteriore inganno carico di nefaste conseguenze. Ma questa, purtroppo, è la situazione in cui versa il nostro sistema formativo, privo di quella «macchina di scoperta del nuovo, da cui scegliere il meglio» che consiste nella competizione tra scuola e scuola. Conseguentemente, la proposta del buono-scuola non rappresenta forse la giusta terapia per le difficoltà che attanagliano sia la scuola statale che quella paritaria? E poi: non è giusto e soprattutto non è libero un Paese dove una famiglia che iscrive un figlio ad una scuola paritaria debba pagare per questa sua scelta di libertà. Insomma: uno Stato che costringe a comprare pezzi di libertà può dirsi ancora Stato di diritto? Ebbene, a queste domande e ad altri interrogativi con esse interconnessi si cerca di rispondere con le considerazioni di questo breve saggio, la cui tesi di fondo è che la scuola statale è un bene grande e prezioso e che, per questo, va protetto e salvato: salvato dallo statalismo.
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17,00 €→ 16,15 € -
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17,00 €→ 16,15 € -
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40,00 €→ 38,00 € -
45,00 €→ 42,75 € -
14,00 €→ 13,30 € -
38,00 €→ 36,10 € -
16,00 €→ 15,20 € -
10,00 €→ 9,50 € -
15,00 €→ 14,25 € -
40,00 €→ 38,00 € -
45,00 €→ 42,75 € -
14,00 €→ 13,30 € -
38,00 €→ 36,10 € -
16,00 €→ 15,20 € -
10,00 €→ 9,50 € -
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40,00 €→ 38,00 € -
45,00 €→ 42,75 € -
14,00 €→ 13,30 €
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20,00 €→ 19,00 € -
22,00 €→ 20,90 € -
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20,00 €→ 19,00 € -
22,00 €→ 20,90 € -
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