Triumphi

Umberto Masperi il 28 marzo 2024 alle 14:48 ha scritto:

++++ Il riferimento a Petrarca è stato fondamentale a vari livelli ,da quello linguistico alla dimensione spirituale(profondità del cuore, affetti,sentimenti) a chi nel suo curriculum di studi secondari (pre universitari) ha dedicato impegno ed interesse per la cultura classica, nella fase di inizio di preparazione sulla letteratura italiana delle origini,medioevali. Ad avere la preminenza, lo sappiamo tutti, è sempre il sommo poeta fiorentino con il suo massimo capolavoro,la Commedia. La lettura del Petrarca occupa minor tempo, si articola su alcune opere specifiche,partendo dal Canzoniere. Una ? infarinatura? sui Trionfi non manca, ma lo studio di quest?opera, difficile ed impegnativa, si limita alle parti offerte dalle antologie scolastiche,le cui scelte sono orientate di solito più ad un apprendimento nozionistico(quale bagaglio culturale).
+++ L?opportunità di poter leggere il testo nella sua interezza diventa un prezioso ?possesso?,ancor più se , come in questa edizione (purtroppo ormai di difficile reperimento) curata da M.Ariani,ricercatore dell?Università di Firenze, c?è una ?Introduzione? ricca di contenuto, puntuali presentazioni per ognuno dei sei Trionfi,numerose note al testo,a piè pagina.
Sulle caratteristiche dell?opera( poemetto allegorico in volgare,in terzine,che accompagna il lettore ad una esperienza che dal peccato conduce alla redenzione)basta aprire e leggere le pagine di ogni testo in uso nelle scuole.
+++ La componente onirico-fantastica, con ?la visione? che la mente elabora, ci richiama quei ?problemi? valori, perenni, della natura umana. Petrarca ne presenta sei, in successione:1)l?Amore (che talora riduciamo a passione),2)la pudicizia,3)la morte (e quale dramma ha causato nel Nostro quella di Laura!),4)la Fama (oggi declinata col ?successo?), 5) il Tempo con il suo inesorabile scorrere,6)l?Eternità-beatitudine ( concetto purtroppo vuoto tra noi per alcuni che,senza accorgersi di non sostenere nulla di nuovo degli antichi democrito-epicurei, dicono che noi siamo solo atomi che,con la morte, si disperderanno nello spazio.
* Tra tutte le sottolineature che ho fatto nel mio libro(fortunato ad averlo acquistato per tempo e letto giorno dopo giorno,con calma) pongo, a conclusione di questo commento, quella all?inizio del primo trionfo:
?Secol noioso in ch?imi trovo,vòto d?ogni valor,
pien d?ogn?orgoglio?
(NB. Senza esagerare ,qualcosa di vero non lo constatiamo ancora?)