È noto che il Duecento ha segnato la storia successiva del pensiero cristiano occidentale. Per le forti sollecitazioni provenienti dalla riscoperta di Aristotele e dalla diffusione delle speculazioni di filosofi e teologi di lingua Araba (al-Kind?, al-F?r?b?, Avicenna, al-Gaz?l?, Averroè, Mosè Maimonide), la riflessione metafisica dei Latini si incentrò sulla praticabilità di un discorso comprendente tanto l'unicità e semplicità di Dio quanto la molteplicità e complessità degli enti nel mondo. Principali nodi problematici furono l'onniscienza divina e la creazione nel tempo. Le discussioni seguite costituirono il laboratorio nel quale vennero sperimentate innovative teorie cosmologiche, ontologiche ed epistemologiche. Nella costruzione della dottrina sull'esistenza di tutte le cose in Dio (de exsistentia rerum in Deo), gli universitari ricorsero all'antica e controversa teoria delle idee divine. Nondimeno, privilegiando la rivisitazione di Seneca e la cristianizzazione di Agostino, essi ritennero di poterla adattare alle istanze originate dall'aristotelismo montante, trasformandola in polivalente e polimorfo dispositivo concettuale per spiegare la contingenza del mondo e la sua intelligibilità.Dell'opera, prevista in due volumi, questo primo contiene l'edizione critica di importanti testi, finora accessibili solo nei codici manoscritti che li trasmettono, lo studio dei quali consente una più ampia e profonda ricostruzione della nascita e dell'andamento del dibattito sulla ‘scienza divina' nel quadro degli intrecci filosofico-teologici via via fioriti nel lavoro scolastico. Per il loro intrinseco significato storico-dottrinale, un posto di rilievo è occupato dai testi del francescano Odo Rigaldi (contemporaneo di Alberto Magno e Ruggero Bacone, maestro di Bonaventura da Bagnoregio e tra le fonti di Tommaso d'Aquino). La restituzione dei testi è accompagnata da un rigoroso e ricco apparato critico (varianti codicografiche, fonti primarie e secondarie, annotazioni filologiche) nel quale rivivono autori e concezioni ? della filosofia antica greca e latina, della teologia dei Padri (i Sancti) e delle scuole del secolo XII, delle tradizioni islamiche ed ebraiche ? che, a vario titolo, hanno supportato le dinamiche creative dei protagonisti maggiori e minori del secolo XIII. Il volume è corredato da molteplici indici (dei manoscritti, delle fonti, dei concetti, ecc.).I testi qui editi per la prima volta sono:di Odo Rigaldi: le distinzioni 35, 36, 38, 39 del libro I del Commento alle Sentenze (Lectura super quattuor libros Sententiarum - ms. Brugge, Stedelijke Bibliotheek 208; Citta del Vaticano, Biblioteca Apostolica, lat. 5982; Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 14910); l'articolata Questione disputata Sull'esistenza delle cose in Dio (Quaestio disputata De exsistentia rerum in Deo - ms. Klosterneuburg, Bibliothek des Augustiner-Chorherrenstiftes 309; Toulouse, Bibliothèque Municipale 737);di Anonimo: sezioni del libro I delle Questioni sulle Sentenze (Veritates quaestionum primi et quarti Sententiarum - ms. Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 10640); di Anonimo: sezioni delle Questioni sulle Sentenze (Quaestiones super Sententias - ms. Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 15902);di Riccardo di Mediavilla: stralci della prima delle Questioni disputate (Quaestiones disputatae de Deo, de angelis et de homine - ms. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica, lat. 868).AutoreLeonardo Sileo, medievista, insegna Storia della Filosofia Medievale nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana. Attualmente è il Direttore della Urbaniana University Press.