Maria nell'anno liturgico

«Accingendoci a trattare del posto che la Vergine Maria occupa nel culto cristiano, dobbiamo in primo luogo ri­volgere la nostra attenzione alla sacra liturgia; essa, infatti, oltre a un ricco contenuto dottrinale, possiede un'in­comparabile efficacia pastorale e ha un riconosciuto valore esemplare per le altre forme di culto» (Marialis cultus, n. 1).

Le solennità, le feste e tutte le memorie dedicate alla beata vergine Maria e che si celebrano nell'universo delle comunità cristiane non sono altro che il riconoscimento orante del «po­sto singolare che le compete nel culto cristiano, quale santa Madre di Dio e alma cooperatrice del Redentore. Né poteva essere altrimenti. Ripercorren­do, infatti, la storia del culto cristiano, si nota che sia in Oriente, sia in Occi­dente le espressioni più alte e più lim­pide della pietà verso la beata Vergine sono fiorite nell'ambito della liturgia o in essa sono state incorporate» (Maria-lis cultus, n. 15). Così papa Paolo VI curò con particolare attenzione il capi­tolo delle celebrazioni mariane nel li­turgia postconciliare. Sulla sua scia, e con particolare sensibilità, si pose an­che papa Giovanni Paolo II con molte­plici interventi, tra cui spicca 1'importante pubblicazione di un nuovo libro liturgico: le Messe della beata Vergine Maria.

Raccolta di formulari secondo l'anno liturgico (1986), comprendente 46 formulari con lo scopo di «favorire, nell'ambito del culto della beata vergi­ne Maria, celebrazioni che siano ricche di dottrina, varie quanto all'oggetto specifico, e che commemorino corret­tamente i fatti di salvezza compiuti da Dio Padre nella beata Vergine, in vista del mistero di Cristo e della Chiesa» (Introduzione, n. 19). La possibilità di un accrescimento e una maturazione della devozione a Maria sta tutta nel suo aggancio alla struttura pedagogica fondamentale della liturgia: l'anno liturgico; un itine­rario permanente di fede e di vita che progressivamente fa prendere coscien­za della centralità di Maria nel mistero della salvezza perché strutturalmente vincolata alla vicenda di suo figlio, il nostro Signore Gesù Cristo.

Nella caterva delle pubblicazioni mariane sono, quindi, certamente da privilegiare quelle di derivazione litur­gica, e tra queste un particolare interesrgico perché riescono a orientare de­vozione e preghiera del cristiano alla «memoria» del complessivo mistero della salvezza celebrato nella vicenda della Madre di Dio, Maria. E il piccolo sussidio che presentiamo è uno di que­sti. È uno strumento che lascia spazio alla liturgia, ma soprattutto che sa far «parlare» la liturgia introducendo la comunità alla celebrazione come si conviene, sapendo indicare e armoniz­zare gesti e parole, segni, simboli e azioni. In questo modo le varie cele­brazioni si pongono non solo come momento orante a nutrimento dello spirito, ma anche come luogo formati­vo e occasione per la catechesi a nutri­mento della fede di quanti fanno me­moria dei misteri della salvezza.

Il sussidio raccoglie una serie di pubblicazioni che tra il 2005 e il 2006 sono state offerte come «inserti» della nota «Rivista di pastorale liturgica» (Queriniana) e hanno presentato «in­dicazioni storiche, artistiche e liturgi­che per celebrare le solennità, le feste e le memorie mariane del calendario li­turgico» (Prefazione, p. 3). Per ogni formulario viene offerta una breve no­ta storica (a cura di S. SIRBONI), utile a rivelarne le origini, lo sviluppo storico fino alla sua collocazione oggi nell'an­no liturgico. Accanto alla nota storica viene collocata una piccola immagine che raffigura il mistero celebrato in quel giorno (La festa e la sua immagi­ne); sr. R. D'EsTE di Bose ne redige di seguito un'interessante nota iconogra­fica. Segue infine la sezione Strumenti per celebrare curata da D. PIAZZI. Con molta perizia e sapienza mistagogica il redattore della «Rivista di pastorale li­ turgica» propone nella corretta se­quenza tutto il materiale ecologico comprese le monizioni.

Per la liturgia della Parola vengono riportate solo le citazioni delle letture e del salmo re­sponsoriale, rinviando quindi al Le­zionario; tuttavia P. ROTA SCALABRINI propone brevi schede omiletiche nelle quali riesce a condensare contenuti delle letture e messaggio teologico-spirituale della ricorrenza mariana che si sta celebrando. Il materiale celebrativo viene ripor­tato per esteso, consentendo così il rin­vio al solo Lezionario. Un vero e pro­prio sussidio, quindi, soprattutto per chi presiede le celebrazioni. Infatti, a parte il formato ridotto, la grafica si avvicina allo stile proprio dei libri da altare; e a questo uso soprattutto è de­stinato. Ci si augura, infine, che chi presiede, di fronte a tanto buon mate­riale pronto all'uso, non dimentichi (o, peggio, tralasci) di prepararsi conve­nientemente prima, così da guidare con sapienza l'intera assembla a vivere un'efficace e viva esperienza di incon­tro con il Signore risorto e la sua santa Madre Maria.

Tratto dalla rivista "Credere Oggi" n.2 del 2007
(http://www.credereoggi.it)