EAN 9788839931474
«La stanchezza che viviamo nel mondo ci rimanda a una sfera al di là del mondo, alla sfera interiore dell'anima, in cui siamo interamente noi stessi, liberi dagli alti e bassi di questo mondo, che ci rendono stanchi. La stanchezza ci sfida ad andare oltre questo mondo e a trovare il nostro Sé autentico, su cui il mondo non ha più potere di deliberare. In questo libro, perciò, desidero percorrere i diversi tipi e i diversi luoghi della stanchezza, dedicarmi al fenomeno della stanchezza sotto vari punti di vista, interrogarmi sulle cause, per poi descrivere i modi in cui possiamo gestire la stanchezza» (Anselm Grün).
Non siamo forse tutti, troppo spesso, stanchi, rassegnati svogliati? Quando abbiamo fatto l'esperienza di una delusione o dell'impotenza in una determinata situazione? Quando la strada che abbiamo percorso non ci ha portati alla meta? Forse abbiamo la sensazione che, di colpo, nella vita non ci sia più niente che gira per il verso giusto. Prima o poi ci si sente sfiniti e non si ha più voglia di niente.
La stanchezza ci obbliga a fermarci. È l'opportunità di ripensare in maniera nuova alla nostra vita: che cosa vogliamo davvero? Che cosa ci aspettiamo da noi stessi, dagli altri - sul lavoro, nel rapporto di coppia e in famiglia, nella chiesa o nella società? Che cosa ci fa bene?
Anselm Grün indica delle strategie per gestire la stanchezza e vederla come opportunità di ritrovare noi stessi. Desidera ispirarci a riflettere sulla stanchezza e, alla fine, a trovare una nostra strada per riscoprire la voglia di vivere.
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LINO il 13 marzo 2012 alle 14:49 ha scritto:
Se, in questo mondo, in questa vita, non avessimo più niente da fare, allora potremmo riposarci dalla stanchezza.
Ma è solo utopia, poiché vivere non è essere, ma divenire.
Anche il cambiare lo stile di vita è un continuo divenire, poiché vivere non ha un rapporto diretto col movimento, neppure col nostro pensare, immaginare, creare un nuovo
stile di vita da mettere in pratica. Si è stanchi quando tutto va contro le nostre aspettative e non sappiamo più cosa pensare o cosa fare. Ma non ci fermiamo, non possiamo fermarci.
Catechista laura pizzocolo il 9 luglio 2012 alle 09:35 ha scritto:
E' UN LIBRO CHE TI RINFRANCA QUANDO SEI STANCO DA TANTE PROVE DELLA VITA E TI AIUTA AD ANDARE AVANTI.
daniele, migliacciodaniele@gmail.com il 22 gennaio 2014 alle 21:21 ha scritto:
LA STANCHEZZA COME LA VEDO IO NON E SOLO FISICA MA SOPRATUTTO MENTALE SUL SISTEMA CHE NON FUNZIONA E FA FINTA DI NON FUNZIONARE CHE AGGREDISCE I SUOI FIGLI LI SPREME LI PERSEGUITA GLI TOGLIE IL LAVORO E POI LI PUNISCE PER COLPE INESISTENTI .
LA STANCHEZZA E NON AVERE PROSPETTIVE PER IL FUTURO
LA STANCHEZZA SONO I TELEGIORNALI
LA STANCHEZZA E LA POLITICA
LA STANCHEZZA SIAMO NOI CHE NON RIUSCIAMO PIU A GESTIRE IN LIBERTA I NOSTRI SOLDI
LA FELICITA INVECE SONO SOLO I NOSTRI FIGLI .
giusy campobasso il 6 ottobre 2017 alle 16:16 ha scritto:
Una lettura leggera ed istruttiva che invita molto alla riflessione. Permette di scoprire e capire alcuni errori che comunemente tanti fanno nell'affrontare lo stress di ogni giorno. Personalmente l'ho trovata una lettura utile e piacevole come molti libri di Grun.
Giorgio Rejna il 26 settembre 2019 alle 21:55 ha scritto:
Un testo molto concreto, come del resto molti altri di Grun, che descrive condizioni di vita quotidiana in cui molti possono riconoscersi. Per me fondamentale è la tesi dell'autore: non dobbiamo nascondere la nostra stanchezza, ma dobbiamo saperla ascoltare perché ci aiuta a capire ed accettare i limiti nostri ed anche quelli degli altri! sempre lodevole è la retrospettiva positiva ed incoraggiante, tipica di Grun