Essere persona umana completa. La forza di una fede matura
(Spiritualità)EAN 9788839916709
Indice
A ogni giorno la sua benedizione 5
Domenica mattina
Partecipo del riposo di Dio 9
Domenica sera
Mi lascio cadere
in braccia amorevoli 15
Lunedì mattina
In me zampilla
la sorgente del Signore 19
Lunedì sera
Presento le mani a Dio 25
Martedì mattina
Lascio la mia impronta
in questo mondo 31
113
Martedì sera
In me si trova
lo spazio del silenzio 37
Mercoledì mattina
Apro gli occhi
sul luogo in cui vivo 43
Mercoledì sera
Benefico e profondo
sarà il sonno 47
Giovedì mattina
Invio la benedizione di Dio
in questo mondo 51
Giovedì sera
Vivo dell'amore di Dio 57
Venerdì mattina
Apro il cielo sulla mia vita 63
Venerdì sera
Mi faccio il segno della croce 69
Sabato mattina
Colgo ciò che Dio mi dona 75
Sabato sera
Sono toccato da Dio 81
114
Preghiera del mattino per ogni giorno
Sento il sapore della vita 85
Preghiera della sera per ogni giorno
Lascio andare tutto 91
Il Padre nostro
In Dio trovo il mio vero io 97
115
L’Autore, uno dei più noti, fecondi e letti scrittori di spiritualità in Europa, con questo volumetto lascia cadere un’altra perla dalla sua ricca esperienza psicologica, oltre che dalla sua formazione teologica e benedettina. L’argomento che tratta mostra già nella formulazione del titolo la sua importanza per l’uomo di ogni tempo, ma soprattutto dell’odierno contesto culturale, che cospira contro tutto ciò che è – o meglio dovrebbe essere – unitario, e perciò completo. Persino la specializzazione, esigita dalla ricerca scientifica, non di rado assolutizza il frammento, perdendo, pertanto, la visione dell’intero. Molto opportunamente l’Autore, col suo scandaglio non comune, richiama l’attenzione dell’uomo di oggi, lacerato interiormente, sul modo di procedere per incamminarsi decisamente verso quell’unità e completezza che desidera raggiungere. Nell’Introduzione, La mia traccia di vita, si muove nelle linee generali.
Anzitutto con immagini pertinenti, ci fa capire che una persona è matura quando è diventata una con se stessa, ha integrato tutto in sé armoniosamente sì che è piacevole starle vicino. In secondo luogo, contro una certa mentalità corrente, ci avverte che spiritualità e maturazione umana procedono insieme, in quanto non si può conoscere Dio senza conoscere se stessi; e questo comporta un combattimento che rafforza la fede e termina con la morte. Infine la sfida: vivere la propria vita, ossia realizzare quella immagine unica e irrepetibile che Dio si è fatta di noi. All’Introduzione, che – come tutti i capitoli – termina con delle opportune domande, seguono cinque parti in cui sono trattati rispettivamente i seguenti temi: la meta, gli ostacoli per una fede matura, i passi della trasformazione, le pratiche di fede per diventare persone mature, la forma di una fede matura. Per una disamina davvero seria bisognerebbe sostare puntualmente su ciascuno di essi, ma in questa sede la profondità e la portata del discorso non me lo consentono. Mi limito a fare alcune sottolineature utili per chi vuole avanzare nel cammino della fede e viene a conoscenza di questo libro. Primieramente occorre l’incontro con se stessi, ossia la conoscenza di sé, che l’Autore facilita attingendo ai contributi offerti da vari psicologi e alla sapienza dei monaci delle origini.
L’incontro genuino con se stessi è preliminare: se manca questo non ci può essere l’incontro con il vero Dio, in quanto si proiettano in lui tutti i propri desideri infantili. Solo chi fa la verità in se stesso, e accetta senza negare o coprire – rimovendo con razionalizzazioni – le zone d’ombra presenti, può consegnarsi con tutto se stesso, così com’è, a Dio e incontrarlo realmente in trasparenza e verità, perché è Lui che illumina, purifica e trasforma. Non sono pochi gli ostacoli che si incontrano durante il percorso verso una fede matura, che possono derivare dall’educazione, dall’ambiente in cui si è cresciuti, o da un annuncio religioso sbagliato. Il primo ostacolo è una religiosità infantile (che non ha niente a che vedere con le parole di Gesù «Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3): è necessario riconoscerla, accettarla e presentarla a Dio in atteggiamento di fiducioso abbandono. Solo a questo patto Dio entra in noi e ci fa veramente liberi da noi stessi, dalla paura del mondo, rendendoci capaci di responsabilità. Il secondo ostacolo è la religiosità nevrotica, dovuta alla rimozione di impulsi, conflitti irrisolti, ferite prodotte da traumi dell’infanzia. Essa porta all’aggressività verso gli altri e al perfezionismo, che rende spietati anche verso se stessi.
In tal modo si sciupano tante energie che dovrebbero giovare al bene proprio ed altrui. Aggressività e sessualità, infatti, sono due importanti energie vitali che vanno integrate nel rapporto con Dio, con gli altri, con se stessi. Il terzo ostacolo: quando le immagini ci tengono prigionieri. Se si ha un’immagine distorta di sé si vede Dio alla stessa stregua. Anche qui per liberarsene occorre riconoscerle e abbandonarsi al Dio che supera qualunque immagine si possa costruire con la fantasia umana, al Dio di Gesù Cristo che ci fa liberi nella verità. Lo scopo di questo cammino verso una fede adulta è la trasformazione dell’uomo in quell’immagine unica di cui si parlava prima. Per scoprire questa immagine bisogna aprire il proprio cuore a Dio, presentandogli tutto di sé: i pensieri, i sentimenti, il corpo, i sogni, il rapporto col prossimo, il lavoro; e vale sempre lo stesso schema: riconoscere, riconciliarsi con quanto è in noi e presentarlo a Dio che, in questa umiltà di accettazione mi libera dalla mia cecità.
Certo si fa presto a dire queste cose, ma esse richiedono tanta fatica, vigilanza e soprattutto il coraggio della verità. Tuttavia le sole forze umane non potrebbero raggiungere la meta, sebbene esse ne siano condizione indispensabile: è Dio che fa crescere, da Lui il volere e l’operare. Nella sua bontà Egli ci offre dei mezzi validi per giungere a una fede matura: la Bibbia, la preghiera, i sacramenti, l’anno liturgico. L’ultima parte del libro parla della forza di una fede matura. A differenza di alcune tendenze odierne che riducono la fede a esperienza o a sentimento, prescindendo dall’intelligenza, l’Autore, giustamente appellandosi a S. Anselmo d’Aosta, sostiene che fides quaerens intellectum: entrambe, come ha scritto Giovanni Paolo II in Fides et Ratio, sono come due ali che ci conducono alla verità. Una fede matura, infatti, non esclude nulla del sapere, anzi lo permea in tutti i suoi settori, così come la realtà umana, riconosciuta e accettata senza giustificazioni viene presentata nella sua totalità a Dio che guarisce, trasforma e redime.
Infine l’Autore presenta le caratteristiche di una fede matura attingendo alla lettera di S. Paolo ai Galati: «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé» (p. 5, 22s). Tutte queste caratteristiche sono frutto dello Spirito che «trasforma il pensare e l’agire dell’essere umano» (p. 140). Termino con l’auspicio che questo libro, la cui portata è inversamente proporzionale alla sua piccola mole, abbia la massima diffusione. Oggi, nel clima di grande dispersione che respiriamo, si ha urgente bisogno di persone complete, dalla vita buona, che si impegnano, nel loro cammino spirituale, a passare con decisione dalla lacerazione all’unità, riconciliate in tutti gli aspetti della loro esistenza perché nulla vada perduto, ma tutto sia integrato e portato con trasparenza nella relazione con Dio, che ci attende da sempre col suo amore misericordioso nell’abisso della propria anima.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 3/2009
(http://www.pfse-auxilium.org)
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Prof. Stefano Coccia il 6 ottobre 2016 alle 12:10 ha scritto:
Libro che mi è stato regalato diversi anni fa ma non l'ho mai letto perché non ero in grado di farlo, o forse perché non avevo “fatto pace” con il mio passato. Ho pensato che prima di essere di aiuto agli altri io debba essere una “persona umana completa” ed allora ho iniziato la lettura di questo libro da tempo lasciato in libreria a prendere polvere. Interessante è stato leggere ciò che i vari psicologi hanno detto sulla maturità della persona e come ogni scuola di pensiero abbia considerato o meno la maturità spirituale accanto a quella umana. Notevoli sono i passi che Anselm Grün indica per la trasformazione della persona e diventare così completa. Il cammino cristiano che l'autore ci aiuta a fare, attraverso le pratiche di fede, per diventare persone mature a me ha aiutato molto, anche se già le facevo, ma ripassarle mi ha dato maggior consapevolezza di ciò che facevo e mi ha fatto riscoprire la loro importanza. Le domande che l'autore ci consiglia alla fine di ogni capitolo a me sono servite molto perché le ho trovate utili e soprattutto di aiuto e di stimolo. Bisogna leggere questo libro consapevole di fare un cammino interiore e umano importante utile per sé stessi e per poterci relazionare come persone mature con gli altri. Questo libro, a mio parere, è un misto di psicologia e spiritualità e devo dire che mi è stato utile sotto entrambi i punti di vista.