Gesù, gli ufo e gli alieni
(Giornale di teologia)EAN 9788839908599
ARMIN KREINER
Gesù,
gli Ufo e gli alieni
L'intelligenza extraterrestre
come sfida alla fede cristiana
a cura di
Andrea Aguti
359
QUERINIANA
Indice
Introduzione all'edizione italiana5
Premessa23
1. Introduzione: ETI e la teologia 27
Parte prima
Siamo soli nell'universo'
Alla ricerca
dell'intelligenza extraterrestre
2. Una breve storia degli extraterrestri 37
3. Una breve storia dei contatti con gli extraterrestri 52
4. Il dibattito sugli UFO 63
5. Incontri del terzo tipo e religioni degli UFO 78
6. Rapimenti ad opera di extraterrestri 92
7. Ufologia in prospettiva cristiana 110
8. SETI ' La ricerca dell'intelligenza extraterrestre 129
9. Divergenze astrobiologiche 147
271
Parte seconda
Gesù e gli alieni '
Cristologia in prospettiva cosmica
10. Considerazioni intermedie ' Ne vale la pena' 171
11. Irritazioni cristologiche 180
12. Argomenti teologici contro ETI 194
13. Opzioni esoteologiche 209
14. Incarnazione
in prospettiva terrestre e extraterrestre 221
15. Gli extraterrestri hanno una religione' 233
Bibliografia251
Indice dei nomi265
272 | Indice
Ad alcuni sembrerà una perdita di tempo, ad altri un curioso esercizio intellettuale, altri ancora cercheranno nelle pagine di questo libro risposte a domande che portano con sé da anni. Non è facile prevedere la reazione del lettore curioso di fronte a un saggio, pubblicato da una casa editrice indubbiamente seria, nel quale un professore di teologia fondamentale, per di piú insegnante nella Facoltà cattolica di teologia della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, si occupa dell’esistenza o meno degli extraterrestri e delle conseguenze che un’eventale (altamente ipotetica) conferma della loro esistenza potrebbe avere sulla fede cristiana.
Cosa accadrebbe alle religioni, e al cristianesimo in particolare, se i ricercatori del progetto Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) venissero in contatto con i segnali di una intelligenza non umana presente – ora o, piú probabilmente, in un remoto passato – da qualche parte nella nostra galassia o piú lontano ancora? Partire da affermazioni puramente ipotetiche non è un buon modo di fare teologia. Nel tardo medioevo abbondavano i ragionamenti de potentia absoluta, con i quali si cercava di capire cosa potrebbe fare Dio in un ordine di realtà diverso da quello da lui effettivamente voluto, ma i risultati non sono stati entusiasmanti. D’altra parte, non è una buona teologia nemmeno quella che evita i problemi immunizzandosi contro le provocazioni della cultura attuale e cercando rifugio nel linguaggio tradizionale.
Preso atto dell’interesse che continua a suscitare l’indagine sulla vita intelligente al di fuori del nostro pianeta, non appare insensato affrontare la questione anche dal punto di vista della teologia. Armin Kreiner raccoglie, con mano leggera, un ricco dossier, grazie al quale è possibile entrare in contatto con numerosi autori che hanno affrontato il problema e offerto soluzioni alternative, tanto rispetto alla domanda sull’esistenza degli extraterrestri, quanto rispetto alle conseguenze teologiche delle diverse risposte date a quella stessa domanda. Il merito dell’opera sta nell’indicare con esattezza il nodo centrale della discussione: come sarebbe possibile dar ragione dell’affermazione decisiva della fede cristiana, quella secondo la quale la vicenda storica di Gesú, nella sua particolarità, ha un significato universale, di fronte a un’eventuale conferma dell’esistenza di persone intelligenti non umane (ma corporee)?
La strada che Kreiner percorre, con passo alquanto spedito, è quella suggerita dalla teologia pluralista delle religioni, secondo la quale Gesú Cristo sarebbe una delle molteplici manifestazioni di Dio nel mondo creato. Se questo vale per degli abitanti del pianeta Terra, per i quali si danno molteplici manifestazioni e molteplici esperienze del divino, lo stesso potrebbe valere anche per gli abitanti di altri pianeti. Non si negherebbe con ciò la divinità di Gesú, ma si affermerebbe l’insesauribilità della manifestazione del divino in una vicenda storica singolare. Tutti i problemi legati alla teologia «pluralista» delle religioni rimangono aperti in questa proposta di «esoteologia» o «esocristologia» (il prefisso «eso-» sta a indicare l’orizzonte extraterrestre del discorso teologico e cristologico).
La soluzione pluralista, nella forma indicata da Kreiner, non sembra essere all’altezza delle affermazioni bibliche sull’unità della storia e sulla decisività, per la storia del mondo, di colui che la fede pasquale riconosce come principio e fine di ogni creatura (cf. Col 1,15-16).
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" n. 2/2013
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)
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