Salvezza per tutti
-Gli altri popoli di Dio
(Giornale di teologia)EAN 9788839908520
Indice
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1. Da Adamo ed Eva ad Abramo e Sara . . . . . . . . . . . . 13
Adamo ed Eva 13
Noè e la sua famiglia 22
Abramo e Sara 29
2. Esodo, Deuteronomio, Rut e Naaman . . . . . . . . . . . 35
Immagini proibite 35
L'alleanza 37
Religione astrale 39
Salmo 19 44
Rut 45
Naaman il Siro 48
3. Balaam, Amos e Giona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
Balaam 54
Amos 59
Giona 61
4. Isaia, Geremia e Malachia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
Isaia 69
385
Geremia 78
Malachia 79
5. La Sapienza e gli 'altri' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
Giobbe 87
La Sapienza di Ben Sira 92
La Sapienza di Salomone 95
Domande conclusive 97
6. Conclusioni provvisorie dall'Antico Testamento . . . . 100
La benevolenza divina verso tutti 101
L'attività profetica e sacerdotale degli 'esterni' 106
Gerusalemme al centro 110
Israele come mezzo di salvezza 113
Dialogo con le nazioni 116
7. Gesù e gli 'esterni' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
Alcuni singoli individui e gruppi gentili 122
Oltre le frontiere' 128
Un messaggio per tutti 132
Il comandamento dell'amore 139
Il banchetto finale 143
Gli evangelisti 146
8. Morire e risorgere per tutti' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150
Prevedere una morte violenta 151
Morire per tutti 161
Atteggiamenti caratteristici 170
Idee dell'epoca 173
Conclusione 178
9. L'Apostolo delle genti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179
Cristo riconciliatore universale 180
Nuova creazione e nuovo Adamo 183
386 | Indice
Il Signore dell'universo 186
Redimere i gentili 189
Lo Spirito Santo e i non evangelizzati 194
Cristo e i non evangelizzati 204
10. Gesù e la salvezza secondo Luca . . . . . . . . . . . . . . . 208
Gesù unico nome 210
La situazione degli altri 216
Implicazioni dell'Areopago 229
Conclusione 233
11. Gesù, la Chiesa e Israele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235
Gesù Salvatore universale 235
La chiesa media la salvezza 241
Il posto permanente di Israele 247
12. La benevolenza universale di Dio . . . . . . . . . . . . . . 255
Da Adamo ed Eva ad Abramo e Sara 256
Deuteronomio, Amos e Giona 258
Isaia 261
La letteratura sapienziale 264
Le epistole pastorali 265
Gesù e il regno 273
Paolo e i non evangelizzati 280
Luca e i non evangelizzati 283
13. 'Esterni' santi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287
Attività sacerdotale 288
Attività profetica 293
Altri individui 295
14. La presenza universale di Cristo e dello Spirito . . . 298
Una filosofia della presenza 300
La presenza rivelatrice e salvifica di Cristo 308
387
La presenza universale dello Spirito Santo 323
Conclusione 331
15. Sapienza universale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332
L'attenzione biblica alla Sapienza 333
La Sapienza come ponte 335
La Sapienza in quanto universale e particolare 336
La Sapienza in quanto rivelatrice e salvifica 338
La bellezza della Sapienza 341
La Sapienza in quanto femminile 346
La Sapienza e lo Spirito Santo 350
16. La fede salvifica e gli 'esterni' . . . . . . . . . . . . . . . . . 357
La chiesa e il regno 359
Strutture per la fede 362
La fede degli altri popoli di Dio 366
Iniziativa divina 370
Obbedienza e salvezza 371
Bibliografia selezionata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375
Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 379
388 | Indice
In questo nuovo saggio l’autore, professore emerito di Teologia presso l’Università Gregoriana di Roma, esplora la testimonianza biblica circa la portata universale dell’amore con cui Dio si rivolge al mondo, offrendo a tutti la salvezza. Si tratta quindi di una lettura metodica e trasversale che permette di cogliere dalla prima all’ultima pagina della Bibbia la tensione che permea l’agire di Dio nella storia. È anche una lettura critica, che decifra e fa comprendere i passi biblici, pure numerosi, in cui affiora una concezione negativa e talvolta una condanna degli «altri» popoli. Ciò mostra da un lato la progressività della rivelazione, come un cammino di crescita verso la pienezza di Cristo, e dall’altro stabilisce un criterio ermeneutico per superare le contraddizioni che il testo sacro contiene a questo riguardo. Emerge comunque un dato incontestabile: Dio agisce con parole e gesti che si richiamano a vicenda, ma i fatti, le gesta di Dio, sono più eloquenti di ogni parola, come mostra la storia di Gesù, la Parola di Dio fatta carne. Molte sono le suggestioni che vengono dalla lettura di questo volume: ne sottolineo alcune. Si può vedere la storia religiosa dell’umanità come un grande «pellegrinaggio» che passa attraverso paesi e montagne dove si incontra un misterioso El-Shaddai.
La Bibbia è piena di «stranieri» che vengono portati come esempio di fede, da Melchisedek al centurione di Cafarnao e a quello sotto la croce di Gesù. Da tutto il messaggio biblico risulta evidente che la confessione di fede invoca e proclama Dio come «Signore dell’universo» e le visioni di Isaia e dei profeti convergono nell’annunciare la riconciliazione di tutti i popoli del mondo nel regno di pace in cui solo Dio è il sovrano. D’altro canto, Gesù che muore per tutti mostra nel concreto del suo agire quale sia il progetto di Dio sull’umanità. Qui O’Collins dedica pagine molto belle all’ultima cena (pp. 161- 170) e tocca anche la discussione del «sangue versato per molti», ironizzando su quelli che ne vorrebbero dare un’interpretazione riduttiva, quasi che non ci fosse extra eucharistiam nulla salus! In Cristo, nuovo Adamo, tutti gli esseri umani sono incorporati per formare una solo popolo di salvati, alla cui testa è lui, il Kyrios glorioso.
Tutte le genti, dice Paolo, sono chiamate «all’obbedienza della fede» (Rm 1,5). Anche i gentili che nel loro cuore osservano la legge suprema dell’amore, sono giustificati e salvi (Rm 2,15 e 13, 8-10). Ed è lo Spirito di Cristo che agisce continuamente negli uomini e li conduce alla pienezza della verità: sull’opera dello Spirito, O’Collins torna ripetutamente, sia commentando i testi Paolo e di Luca (cf. i capitoli 9 e 10), sia in una trattazione apposita (il capitolo 14). Tuttavia, nel progetto di Dio rimane riservato un posto speciale per Israele (cf. capitolo 11), poiché il cuore della fede cristiana è Gesù, il «Messia ebreo» (p. 249). In conclusione, la lettura di questo libro è veramente preziosa, perché aiuta a comprendere con fede la situazione attuale, e nello stesso tempo antica, della comunità cristiana messa a confronto con i miliardi di esseri umani che non hanno udito il messaggio di Gesù, eppure sono inclusi nella storia di salvezza dell’umanità, che è storia di misericordia. Giustamente, a conclusione della sua opera, O’Collins pone le parole di Paolo: «Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti»(Rm 11,32).
Tratto dalla rivista "Credere Oggi" n. 1 del 2012
(http://www.credereoggi.it)
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