La ricerca del Gesù storico
(Giornale di teologia)EAN 9788839908452
Indice
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
1. Perché è necessaria la critica storica
per ricostruire il Gesù storico' 14
2. Realtà storica, storia, storiografia e storicità 19
3. e categorie utilizzate
L
nella ricerca del Gesù storico 22
4. a ricerca su Gesù
L
è necessaria per la cristologia' 28
1. Quadro fenomenologico e punto di partenza 31
1. tre caratteri della ricerca attuale su Gesù:
I
frammentarietà, attualità e globalizzazione 32
2. e tre tendenze corrispondenti:
L
pubblicità, contestualità, ricerca scientifica 34
3. l nostro punto di partenza
I
e la sua giustificazione critica 38
Excursus: proposito di un libro recente:
A
«Gesù è il problema» 46
245
2. l paradigma illuministico
I
della Prima Ricerca (1778-1906) . . . . . . . . . . 51
1. prodromi:
I
Rinascimento e Riforma protestante 51
2. Il contesto culturale: l'illuminismo 53
3. due grandi iniziatori:
I
Herrmann Reimarus (1679-1768)
e David Friedrich Strauss (1808-1874) 55
3.1. errmann S. Reimarus
H
e il Settimo frammento del 1778 56
3.2. David Friedrich Strauss (1808-1874) 59
4. l Gesù del cristianesimo liberale
I
e del romanticismo di E. Renan (1860') 64
5. a riscoperta dell'apocalittica giudaica
L
e il Gesù apocalittico di J. Weiss (1863-1914)
e di Albert Schweitzer (1875-1965) 75
6. eoliberalismo sociale: Gesù
N
nel suo ambiente socio-politico e culturale 80
Conclusione 83
3. ra il paradigma illuministico
T
e l'inizio di quello kerygmatico (1900-1950) . 87
4. l paradigma kerygmatico
I
della Nuova Ricerca (1920-1980) . . . . . . . . . . 101
1. La fuga dalla storia di Gesù 101
1.1. artin Kähler (1835-1912):
M
il cosiddetto Gesù storico
e l'autentico Cristo biblico 104
246 | Indice
1.2. udolph Bultmann (1884-1976):
R
un Gesù kerygmatico
in prospettiva esistenziale 109
1.3. uke Timothy Johnson (1946-):
L
il Gesù reale contro la proposta liberale
del Jesus Seminar 120
2. l ritorno alla storia:
I
la ritrovata continuità fra il Gesù storico
e il Cristo del k'rygma 131
Conclusione 138
5. l paradigma giudaico postmoderno
I
della Terza Ricerca (1985-) . . . . . . . . . . . . . . . 139
1. Nuovo paradigma storiografico 144
2. Nuovo paradigma metodologico 148
3. Il nuovo paradigma teologico 156
6. l secondo versante della Terza Ricerca:
I
il Gesù ricordato e il Gesù testimoniato . . . . 161
1. l Gesù storico come Gesù ricordato
I
(James D.G. Dunn) 162
1.1. Ipotesi di partenza 164
1.2. Come concepire la tradizione orale' 167
1.3. he cosa conteneva
C
la tradizione orale di Gesù' 170
Conclusione e valutazione 173
2. Il Gesù storico come Gesù testimoniato 177
2.1. Premesse di chiarimento 177
2.2. Il 'Gesù testimoniato' 183
Conclusione 196
247
Epilogo: La storicità del quarto vangelo
e la necessità di integrarlo
nella ricerca del Gesù storico 198
Tesi conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
Appendice:
Gesù storico e origini del cristianesimo
nella galassia internet.
La sfida al modello tradizionale
della ricerca storica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219
1. Introduzione al tema 219
2. New Media
I
e la frontiera di un nuovo confronto 221
3. La galassia internet e il Gesù della storia 230
Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239
248 | Indice
La ricerca storico-critica su Gesù ha conosciuto una stagione di tipo illuministico (il Gesù della storia), successivamente un secondo periodo di tipo kerigmatico (il Gesù della fede) e recentemente un interesse narrativo (Gesù nel contesto ebraico). L’a., docente emerito a Milano e a Padova, raccoglie alcuni dei suoi studi che segnano il passaggio da un approccio agnostico (Gesù della storia) a uno consapevole della trasmissione credente (Gesù nella storia). «La migliore continuazione della storia di Gesù e della luce e forza che da essa promana si realizza quando è vissuta e testimoniata dai cristiani sulle orme di un Gesù per la salvezza e la pace del mondo. Ma per viverla bisogna conoscerla. Di qui l’esigenza della ricerca storica».
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 2
(http://www.ilregno.it)
Quanto più aumentano gli studi su Gesù, tanto più si scrivono libri su questi studi. Mai come nel secolo scorso si è avuto un così forte interesse per la ricerca sul Gesù storico e molto in proposito si è scritto. Il recente volume di Giuseppe Segalla, ha l’eccezionale pregio di offrire al lettore un’introduzione sul senso e le finalità della ricerca storico- critica su Gesù, nelle sue tre fasi ormai classiche: “prima” ricerca, “nuova” ricerca e “terza” ricerca; inoltre il volume ha il pregio di precisare i paradigmi fondativi di ciascuna di queste ricerche.
Ciascuna delle tre ricerche si rifanno a dei paradigmi, e questi sono costituiti da tre elementi: pre-comprensione “filosofica” o “teologica”, metodologia e risultato. Dal suo inizio, avutasi nel 1778, fino ai giorni nostri, la ricerca storico-critica ha conosciuto tre tipi di paradigma: illuministico, kerygmatico e postmoderno. Questi paradigmi si susseguono cronologicamente e dinamicamente l’uno dopo l’altro: a volte possono coesistere anche allo stesso tempo. È il tipico caso delle posizioni sostenute dal Jesus Seminar che ripropongono tesi tipiche del paradigma illuministico, mentre gli oppositori a queste estreme tesi liberali (cf L’T. Johnson) si rifanno al paradigma kerygmatico della prima ricerca. Nell’introduzione (11-30) Segalla si chiede perché la ricerca storico-critica sia importante e necessaria per la fede cristiana.
Una prima risposta viene dal genere proprio dei Vangeli: essi non sono libri semplicemente di verità di fede, ma di storia “testimoniata”. Attraverso la testimonianza si ha accesso alla storia di Gesù, che è narrata in “storie”. Una seconda risposta proviene dall’essenza del cristianesimo in quanto fede in un Dio che si è incarnato, quindi che è divenuto storia. Dal capitolo secondo fino al capitolo sesto l’A. presenta le tre ricerche sul Gesù storico: dalla Riforma protestante del XVI secolo fino al recente libro su Gesù scritto da Benedetto XVI. In questo excursus Segalla ripropone certo quanto già altri manuali sull’argomento hanno scritto, tuttavia si tratta di una esposizione molto chiara e didattica. Per ogni singola fase della ricerca storico-critica l’A. individua il paradigma che gli è sotteso. Vi è il paradigma illuministico, in cui storia/ ragione e fede/dogma vengono separati a favore del primo polo: è il paradigma presente appunto nella prima ricerca (Reimarus e Strauss). Vi è il paradigma kerygmatico, in cui è il secondo polo della dialettica che viene favorito a discapito della storicità dei vangeli (Kähler-Bultmann-Johnson): è il paradigma tra la prima e la nuova ricerca sul Gesù storico (Käsemann e Jeremias). Vi è poi il paradigma postmoderno, proprio della terza ricerca, in cui si tenta di superare l’unilateralità dell’uso positivistico della ragione. La fondamentale differenza tra la nuova e la terza ricerca consiste nell’aver superato la contrapposizione tra Gesù e il giudaismo, e di aver messo al centro dell’indagine storiografica la trasmissione orale, piuttosto che scritta, dei vangeli.
In definitiva, la testimonianza orale, sia ecclesiale (Dunn) che individuale (Bauckham), assume un rilievo fondamentale nella formazione dei testi evangelici. Il paradigma .postmoderno. è costituito da due versanti: il primo chiamato paradigma «giudaico contemporaneo » (Sanders e Charlesworth) e il secondo chiamato paradigma «del Gesù ricordato e testimoniato » (Bauckham e Dunn). Il .vero. Gesù non va cercato .dietro. ai vangeli ma “nei” vangeli, in quanto la storia (eventi - History) di Gesù si dà sempre e solo come .storia. (narrazione - Story). La narrazione evangelica non si è costituita autonomamente ma come risposta, in forma testimoniale, a seguito dell’impatto che il Gesù del I secolo ha esercitato sui discepoli. «I Vangeli sarebbero passati, dunque, attraverso quattro fasi: l’impatto iniziale di Gesù sui suoi discepoli, la tradizione viva informale e controllata, le tradizioni scritte, la redazione evangelica. Tale percorso rende i vangeli fonti attendibili. Il Gesù storico perciò non va cercato dietro ai vangeli, ma nei vangeli stessi, scavando in profondità fino ad arrivare al Gesù ricordato» (173-174). Se i vangeli sono essenzialmente testimonianza, non si può ricercare il Gesù storico senza affidarsi a coloro che ci parlano di Lui e ce ne ricordano il senso: «i testi cioè riflettono la verità storica (fatti avvenuti e interpretazione teologica), finché non si prova il contrario. Sono appunto gli strumenti critici (critica redazionale e criteriologia storica) che ci aiutano a realizzare la ricostruzione della storia di Gesù, pur partendo da una fiducia nella testimonianza originaria, confluita nei vangeli» (196).
Se la nostra ricerca verte su "questo" Gesù e non, per fare un esempio, su Giovanni Battista, ciò è dovuto al fatto che su di lui c’è stato un tale interesse che ne ha provocato il ricordo. La storia di Gesù, quindi, non è banale o una fra le tante: è unica e singolare. Si tratta di un paradigma “postmoderno” in quanto chi lo utilizza ha abbandonato un certo tipo di ragione moderna illuministica, che era intenta più a separare gli eventi dalla loro interpretazione, che a spiegare perché questi e non altri eventi sono a noi stati tramandati. Per sondare e vagliare la storicità dei vangeli e di Gesù è necessaria una ragione più umile, che sappia utilizzare non solo il metodo storicocritico ma lo integri con quello sociologico, quello dell’antropologia culturale e della critica letteraria e retorica del testo evangelico. Si arriva così a una visione più complessa e più articolata del Gesù storico. «Tale visione rende ragione delle varie figure parziali di Gesù in base a una argomentazione analitica e sintetica, che sembra essere il tentativo di J.P. Meier, il quale si confronta effettivamente con le varie proposte attuali e ha prodotto certamente l’opera migliore della Terza Ricerca» (147).
Il libro si conclude con un’appendice scritta da S. Barbaglia sul Gesù storico e le origini del cristianesimo nella galassia internet. Nel mare sconfinato del Web e dell’attuale pubblicistica, in cui il Cristo più che tramandato viene tradito per qualche scoop da trenta denari, il testo di Segalla - chiaro e ben strutturato - aiuta lo studioso a mantenere la bussola in mezzo a percorsi storiografici non sempre facili e sovente insidiosi.
Tratto dalla rivista "Rassegna di Teologia" n. 2/2013
(www.rassegnaditeologia.it)
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- Libri → Teologia → Cristologia
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Umberto Masperi il 4 ottobre 2013 alle 16:27 ha scritto:
Ancora oggi,talora,capita , quando si parla della figura di Gesù,di trovarsi di fronte ad alcuni ( che ,tra l’altro ,non nascondono, dai loro “toni” ,di essere votati solo alla polemica, con tutte le armi,compresa l’ironia ) che negano la storicità di Gesù, la possibilità di far riferimento ai Vangeli (racconto “mitico”, fatti fantasiosi o inventati,ecc.). Anche se gli scritti di studiosi competenti,onesti ( che si confrontano con autentico spirito di amore per la verità, sul problema del Cristo “storico”) sono numerosi pure in lingua italiana ( o per traduzioni) , questo piccolo ( nella mole) libro sul tema è di indubbia utilità , ci evita di doverci impegnare nella lettura di testi molto voluminosi come di solito avviene per trattazioni di questi argomenti ( e come non condividere l’invito di papa Benedetto XVI al noto matematico polemico :” … allora posso soltanto invitarLa in modo deciso a rendersi un po' più competente da un punto di vista storico”). Conoscere, se pur in sintesi, i più importanti orientamenti dal Settecento illuminista ad oggi, è una necessità per tutti,credenti e non. Giuseppe Segalla è un fine esegeta, grande studioso di indubbia competenza, che ci ha dato scritti importanti. Questo,pubblicato nel 2010 , ha alle spalle un lungo cammino di insegnamento ( cfr. la dedica :” All’ampia schiera dei miei cari ex alunni dei 48 anni di insegnamento a Padova (1962-2010) dei 40 a Milano ( 1968-2008) e dei 2 a Gerusalemme ,2000 e 2005” ). Il c.2 presenta la Prima Ricerca : “paradigma illuministico”; il c.4 la Nuova Ricerca : “paradigma kerygmatico”; il c.5 la Terza Ricerca :“paradigma giudaico post moderno” ( ricca esposizione,riferimenti a testi non tradotti in italiano,interessante la tematica delle varie forme di tradizione orale.. ). Tra la Prima e la Seconda ,il c.3 è …”un breve intermezzo nella prima metà del Novecento”, per il quale si è utilizzata la qualifica di No Quest, con l’introduzione dell’escatologia e del tema del Figlio dell’uomo nell’ interpretazione liberale . L’esposizione si articola utilizzando i “tre elementi costitutivi” della posizione degli studiosi :la precomprensione (filosofica o teologica),la metodologia usata,il risultato cui si perviene. Questa parte ( curata con precisione , ricca nel contenuto) è preceduta da tutta una serie di osservazioni e puntualizzazioni dell’ “Introduzione” e del c.1 (“Quadro fenomenologico e punto di partenza” ( pp. 11-50) che potrebbe risultare piuttosto “pesante” e dispersiva ( allora consiglio di leggerla dopo la fine del libro). *** Oggi (anche per desiderio o necessità di trovare informazioni con rapidità e … comodità ) si utilizza molto Internet ( ed il solito problema è l’attendibilità e la validità di quanto si legge,quando non è addirittura presente lo scopo polemico-denigratorio.Pensiamo al fatto che Wikipedia,ad es., riporta informazioni senza la firma dell’autore,fatto che disorienta subito i principianti).Significativa risulta,quindi,l’ “Appendice” sulla ‘galassia’ Internet. Gli studi , soprattutto a livello universitario, per chi oggi non è più giovane, hanno abituato al senso critico sugli orientamenti bibliografici ( cfr. il lavoro di biblioteca); ai nostri giorni gli studenti si avvalgono, come fosse pane quotidiano, di Internet ( da qui la necessità di un nuovo senso critico, che ,forse, presuppone, preliminarmente … dimestichezza e continuità col cartaceo; ecco il mio invito a prestare attenzione a: “La ricerca del Gesù storico” di Giuseppe Segalla) . ^^^ Tenendo alla portata di mano questo libretto si può riprenderlo se ci capita di confrontarci con una persona polemica ( vedi inizio) come l’insigne matematico dei giorni nostri, i cui libri hanno avuto ampia diffusione, mentre tale diffusione la meriterebbe ,piuttosto, questo studio di carattere storico).
Marco Zenari il 16 marzo 2019 alle 10:52 ha scritto:
Libro veramente valido per quanto riguarda la ricerca del Gesù storico nelle sue tre fasi fondamentali.
Interessante risulta poi l'appendice su Gesù storico e origini del Cristianesimo nella galassia di Internet.