La missione cristiana
-Storia e Presente
(Biblioteca di teologia contemporanea)EAN 9788839904607
Indice
Prefazione5
Il nome di Dio7
1. A chi si rivolge la nostra preghiera' 9
2. Dio agisce anche oggi 47
3. a chiesa conosce
L
molte forme di preghiera 69
4. La lode ha bisogno di un motivo 87
5. Ha un senso la preghiera di domanda' 111
6. a lamentazione
L
è una forma legittima di preghiera 149
7. I salmi ci donano una casa 185
8. La meditazione attualizza la storia 213
9. he cosa avviene
C
nella grande preghiera eucaristica' 247
10. Ciascuno ha una sua storia di preghiera 279
Riferimenti bibliografici311
315
Michael Sievernich è un gesuita tedesco docente di Teologia pastorale a Magonza. Si è occupato di temi di Teologia pratica e interculturale, della missione e del rapporto fra cristianesimo e tarda modernità. Il volume si presenta come una introduzione alla missione cristiana che pur nella sua essenzialità coniuga la storia, la teologia e l’attuale situazione nel tempo della globalizzazione. L’opera è suddivisa in tre parti collegate tra loro.
La prima è una prospettiva storica e presenta le origini bibliche della storia della missione. La seconda pone lo sguardo in modo sistematico sul differente modo di intendere la missione dagli inizi fino al tempo attuale. Fa parte di questo excursus un affondo complementare alla produzione iconografica e artistica, in specie quelle letteraria e filmica. Nella terza parte l’A. si sofferma su tre dimensioni interculturali che sono di fondamentale importanza per tutte le attività missionarie. Si tratta della problematica linguistica e della comunicazione, rispetto alle valenze culturali nelle quali si innesta il messaggio evangelico; la percezione della realtà e del conseguente reciproco scambio di saperi; l’incontro e il dialogo con le altre religioni. Gli aspetti presi in considerazione sono molteplici ma data l’ampiezza del tema alla fin fine si tratta di una esposizione condotta in maniera esemplificativa e non esaustiva. Cosí pure per la bibliografia, che sul tema della missione è molto abbondante, vengono citate solo le opere classiche in lingua tedesca e nelle lingue piú accessibili.
Il ricorso in tutte le parti alle fonti, e spesso alla voce diretta, è in ordine a favorisce una formazione adeguata del giudizio e a stimolare l’interesse per ulteriori approfondimenti. L’opera va collegata ad altri due testi che si pongono in correlazione: La trasformazione della missione di David Bosch e Teologia per la missione oggi. Costanti nel contesto di Stephen B. Bevans e Roger P. Schroeder che insieme costituiscono una trilogia. La tesi del volume afferma che il cristianesimo è una religione missionaria per sua natura. Esso assume una pretesa e una rivendicazione di una posizione singolare in quanto ritiene di aver ricevuto un mandato missionario universale nei confronti di tutti gli uomini e di tutti i popoli. Di fronte ai sospetti che il monoteismo sia per sua natura violento, rispetto a un politeismo piú compatibile con il pluralismo, l’A. mette in luce la necessità di una percezione differenziata che tenga conto dell’interazione del cristianesimo con le altre culture e religioni, interazione portata avanti per lunghi secoli e sempre piú globale, e studi i processi interculturali nella loro reciprocità.
È questo il fenomeno piú interessante ma anche piú problematico per il cristianesimo, costretto a fronteggiare spesso sospetti di ingenerare nelle coscienze significati violenti. Alla pretesa rivendicazione sul possesso della verità avanzata dal messaggio cristiano, che spesso entra in concorrenza con le altre rivendicazioni, si prospetta l’idea che la verità religiosa possa imporsi solo con i mezzi della verità stessa, legata alla libera accettazione della sua evidenza. Tutte le religioni vanno concepite come espressione della ricerca religiosa dell’uomo. Per evitare scontri e chiusure è auspicato un approccio interdisciplinare tra le scienze teologiche e quelle antropologiche.
Oggi l’interesse interdisciplinare per il fenomeno della missione cristiana cresce indubbiamente per il fatto che nella sua storia emersero e furono affrontate sul piano pratico, politico, etico e religioso questioni che, nell’epoca della globalizzazione, affiorano di nuovo in maniera pressante. L’esigenza di sfruttare il potenziale del cristianesimo e di altre religioni mondiali per creare e mantenere un ordinamento pacifico su scala mondiale è in agenda, cosí come l’assicurazione della libertà religiosa e degli altri diritti umani, come i diritti alla libertà individuale e a una giustizia sociale.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" n. 1/2013
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)
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