Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale (BTC 085)
(Biblioteca di teologia contemporanea)EAN 9788839903853
Pierangelo Sequeri
Il Dio affidabile
Saggio di teologia fondamentale
Presentazione
di GIUSEPPE COLOMBO
quinta edizione
QUERINIANA
INDICE GENERALE
Presentazione: La teologia fondamentale (G. COLOMBO) . . . . . . . . 5
Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
introduzione
RAGIONE APOLOGETICA
E RAGIONE TEOLOGICA
CAPITOLO PRIMO: Teologia fondamentale de fide; ex fide
o praeter fidem' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
1. Lo specifico della teologia apologetico-fondamentale.
Un confronto esemplare ...................................................................21
2. L'aporia di una residua differenza fideistica della teologia
e il suo pendant razionalistico nell'apologetica ................................28
3. Il sapere critico della teologia fondamentale
all'interno della fides: auto-comprensione e auto-critica .................35
CAPITOLO SECONDO: Rivelazione e analysis fidei. Intorno al Vaticano I . . 45
4. Alle radici della differenza di ratio fidei e
rationabile obsequium: l'ambiguità del principio-rivelazione ..........45
4.1. La ratio equivoca della fides: il paralogismo dogmatico
dell'apologetica razionalistica ........................................................45
4.2. La polarizzazione della verità cristiana nell'idea di 'rivelazione' .....48
5. Analysis fidei e teologia della rivelazione:
i testi-base del Vaticano I .................................................................55
5.1. De revelatione .................................................................................57
5.2. De fide ............................................................................................60
5.3. De fide et ratione ............................................................................62
6. La riduzione apologetica e dogmatica della teologia della fede:
antinomie della ratio fidei nel quadro concettuale del
duplex ordo cognitionis ......................................................................64
830 Indice generale
6.1. Ordo cognitionis e locutio attestans: estrinsecismo
dell'impianto classico ....................................................................64
6.2. Rationabile obsequium e fides divina: asimmetria di libertà
e grazia ...........................................................................................67
7. L'antinomia del modello apologetico della fede cristiana:
credibilità umana e fides divina .........................................................70
8. Aperture dell'apologetica convenzionale verso la 'storicità'
e il 'soggetto': apologetica della 'conoscenza per segni',
apologetica 'centrata sul destinatario' ............................................77
8.1. Il congelamento del momento antropologico della fides ..............78
8.2. L'esigua fondazione dell'apertura ad hominem ...........................83
CAPITOLO TERZO: La forma storica e cristocentrica della Revelatio Dei.
Intorno al Vaticano II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
9. L'impegno per l'elaborazione ortodossa della rivelazione
come risposta alla domanda dell'uomo. La 'svolta teologica'
dell'apologetica .................................................................................87
10. L'unità/unicità del soprannaturale storico e la legittimazione
della cultura epocale (separata) come ragione (virtualmente)
teologica. Sviluppi e aporie ............................................................93
10.1. Sovradeterminazione teologica della cultura separata,
esiguità teorica dell'antropologia teologale .................................93
10.2. Aggravamento dell'estrinsecismo: teologia per la cultura,
teologia per la fede .......................................................................97
11. Concentrazione sulla mediazione antropologica della fede
e indebolimento del principio storico della rivelazione ................100
11.1. La declinazione culturalistica della mediazione
antropologica ..............................................................................100
11.2. L' indeterminatezza teologale della ragione separata ................105
12. Ricomprensione storica e cristocentrica della rivelazione.
Note sulla struttura del trattato dogmatico
sulla 'parola di Dio' nel Vaticano II ..............................................109
12.1. Il principio cristocentrico della rivelazione e l'idea
di tradizione: problemi di coerenza ...........................................110
12.2. Ripresa prospettica: Vaticano I e Vaticano II ............................114
CAPITOLO QUARTO: Sviluppo del trattato De fide:
unità della ragione e principio di rivelazione . . . . . . . . . . . . 119
13. Il sapere si addice alla fede: riconversione della ragione
apologetica alla ragione teologica..................................................119
Indice generale 831
13.1. L'unità della teologia come sapere della fede all'altezza
della ragione critica e della cultura coeva ..................................119
13.2. L'adempimento specifico della teologia fondamentale:
il nesso di coscienza e verità istituito nella forma della fede .....122
14. Il lógos della rivelazione, il sapere della fede, il compito critico
della teologia ..................................................................................125
14.1. La tutela della ragione critica come interesse della teologia .....126
14.2. La critica teologica della cultura come interesse della ragione ..129
15. La ricomposizione dell'oggetto nel trattato 'De fide'...................135
15.1. L'integrità teologale della fede....................................................136
15.2. Singolarità e universalità della fede............................................139
16. Principio teologale e nucleo teorico del presente trattato............142
16.1. Il nucleo della fede teologale come affectus...............................142
16.2. Innovazione e tradizione ............................................................146
17. Il sapere della fede, la teologia di un libro....................................149
parte prima
L'EVENTO FONDATORE
Fenomenologia e teologia della memoria Jesu
CAPITOLO QUINTO: Eidetica dell'evento fondatore (I).
Storia di Gesù e sapere della fede . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159
18. La storia di Gesù e la rivelazione dell'abbà-Dio: retractatio
catholica della vita Jesu ..................................................................159
18.1. La res Jesu nella parádosis testimoniale:
vantaggi del lessico fenomenologico ..........................................159
18.2. La res Jesu tema e fondamento della cristologia ........................164
19. La reintegrazione della storicità di Gesù nell'orizzonte
costitutivo della fede. La teologia contemporanea .......................167
19.1. Storicità del fatto, dell'esperienza, dell'evento ..........................169
(a) R. Bultmann...........................................................................170
(b) W. Pannenberg......................................................................173
(c) K. Rahner...............................................................................175
(d) E. Schillebeeckx....................................................................178
19.2. Il rinvio della testimonianza
al fondamento storico-teologale .................................................183
20. La struttura critica della tradizione apostolica.
Corrispondenze e interruzioni: lectio evangelica ..........................185
20.1. La fede come riconoscimento ed esercizio memoriale................186
832 Indice generale
20.2. Lectio evangelica come attuazione della fede .............................191
20.3. Dialettica dell'itinerarium mentis e affectus fidei .......................195
CAPITOLO SESTO: Eidetica dell'evento fondatore (II).
Risurrezione e parádosis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 2
6
21. Il riconoscimento di Gesù crocifisso nella manifestazione
del Signore risorto: prima istruzione evangelica sul rapporto
fra vita Jesu e sapere della fede......................................................201
21.1. I 'racconti di apparizione' ..........................................................201
21.2. Dallo 'stupore incredulo' alla 'fede testimoniale' ......................206
21.3. La ripresa del 'morire di Gesù' ..................................................211
21.4. La revisione del 'fraintendimento cristologico' dei discepoli ...216
22. Manifestazione dell'abbà-Dio nelle opere della fides Jesu.
Il filo rosso della anomala rappresentanza religiosa del rabbì
di Nazaret: seconda istruzione evangelica ....................................220
22.1. La parabola della 'questione storica'
circa la vita Jesu: evidenze ..........................................................221
22.2. Il punto di coerenza dell'eidetica e la sintassi
della lingua canonica ..................................................................226
22.3. L'identificazione di Gesù con l'incondizionato di Dio:
fides Jesu e rivelazione dell'abbà.................................................229
23. L'unità della vita Jesu e la forma della dedizione di Dio.
Ontologia fondamentale della rivelazione come grazia e
appropriazione della fides Jesu nella confessione cristologica......234
23.1. La memoria di Gesù e i segni dello Spirito: corrispondenza
e trascendenza della 'relazione trinitaria'...................................234
-
23.2. L'assoluto teologale dell'agápe e l'universalità della grazia .......237
parte seconda
LA FEDE CHE SALVA
Teologia e dogmatica dell'actus/affectus fidei
CAPITOLO SETTIMO: Pístis, gnôsis, cháris. Note introduttive
al sapere cristiano della fede. Ripresa biblica . . . . . . . . . . . . 243
24. Fede e salvezza, fede e conoscenza, fede e appartenenza
ecclesiastica: inquadramento introduttivo ....................................243
24.1. Immedesimazione con la fides Jesu: gratia fidei
come felice relazione con la giustizia dell'abbà
e inabitazione dello Spirito di verità ..........................................244
Indice generale 833
24.2. Ricostituzione dell'integrità teologale della fides:
indicazioni programmatiche.......................................................249
25. Ripresa fenomenologica: fides Jesu e riconoscimento
dell'abbà-Dio..................................................................................252
25.1. La fides Jesu come critica teologale della religione....................252
25.2. La fides Jesu come compimento autocritico della religione ......256
2
7
CAPITOLO OTTAVO: Il sapere testimoniale della fede che salva.
Ripresa storica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
-
26. Fede e sotería: il principio cristologico della salvezza
e l'ordine cristiano della testimonianza.........................................261
27. Luoghi comuni della tradizione: votum ecclesiae,
Lógos spermatikós. L'impostazione di K. Rahner e la koiné
teologica attuale .............................................................................266
27.1. Votum Ecclesiae...........................................................................267
27.2. Lógos spermatikós .......................................................................269
27.3. Cristianesimo anonimo ...............................................................271
28. Rivelazione, fede, gnosi: la coscienza credente come
capitolo della teologia della grazia ................................................274
28.1. La battaglia per la forma credente della gnosi.
Un primo dibattito incompiuto..................................................275
28.2. La polemica sulla grazia della fede come
forma della libertà.......................................................................280
28.3. L'eredità di un secondo dibattito incompiuto ...........................285
29. Fede, antropologia e grazia. Riforma e concilio di Trento ...........288
29.1. La provocazione luterana in tema di affectus fidei.....................288
29.2. La fenomenologia tridentina della coscienza credente..............292
29.3. Antropologia e trascendenza: dialettica incrociata....................296
30. Esperienza religiosa, rivelazione della dedizione,
estetica della grazia: sintesi e transizione ......................................300
(a) La fede personale e il mistero della salvezza ...........................301
(b) La relazione credente come principio del compimento .........301
(c) La giusta relazione della fede e della testimonianza................302
(d) L'elezione dei discepoli e l'accadere della Chiesa ...................302
(e) L'aporetica dell'alternativa di Gesù e della Chiesa .................303
(f) La dialettica interna all'accadere della Chiesa .........................303
(g) Il limite escatologico della relazione ecclesiale .......................306
(h) La verità/giustizia di Dio nell'esercizio della fede ..................307
(i) L'enigma della volontà di Dio come essenza della
questione religiosa .........................................................................308
834 Indice generale
(l) La tradizione del nome di Dio come autorizzazione
per la libertà della fides..................................................................309
(m) L'aver fede riconosciuto/sperimentato come grazia ..............309
(n) I trascendentali come figura teologale del desiderio ..............309
(o) L'innominabile principio della coscienza credente.................310
parte terza
FEDE E AFFIDAMENTO
Teoria della coscienza credente
CAPITOLO NONO: La fede che salva e il sapere del senso:
ripresa post-moderna della questione della verità . . . . . . . . . . 317
31. Giustificare se stessi ed essere giustificati. Essere e pensare
nella relazione originaria come verità della teo-logia ...................317
31.1. La relazione di Dio che giustifica l'uomo ..................................318
31.2. L'impensabile nella relazione credente ......................................323
31.3. Il pensiero della relazione credente ...........................................325
32. Secondo coscienza, secondo verità: il problema del soggetto
e la questione dell'emancipazione.
Prima meditazione post-cartesiana ...............................................329
32.1. La disseminazione del progetto hegeliano:
coscienza assoluta e volontà di potenza .....................................333
32. 2. L'interiorizzazione della crisi: ontologia dell'inaffidabile
e coscienza credente ..................................................................338
33. La visione scientifica del mondo: alleggerimento
della verità e ispessimento dell'opinione.
Seconda meditazione post-cartesiana ...........................................343
33.1. Libertà di coscienza come figura del tempo libero ...................344
33.2. Libertà di coscienza e indebolimento del legame sociale..........348
33.3. Il pensiero debole come razionalizzazione della
marginalità della coscienza ........................................................ 351
33.4. La coscienza credente e l'incondizionato
della verità/giustizia: rassegnarsi all'estraneità'.........................354
34. Ripresa fenomenologico-trascendentale: la forma pratica
dell'unità della coscienza come fides in atto .................................356
34.1. Lo sdoppiamento della coscienza fra 'anima' e 'psiche':
l'ingovernabilità del presupposto...............................................357
34.2. La risoluzione della coscienza nell'immediatezza dell'io:
fides senza ratio ...........................................................................362
34.3. La critica della figura dispotica della verità: ratio senza fides ...366
Indice generale 835
34.4. Fenomenologia dell'affectus e metafisica della coscienza:
ratio e fides ..................................................................................370
35. L'unità della coscienza credente e la mediazione dell'estetico:
manifestazione, affezione, trascendenza .......................................375
35.1. Lo stupore del semantico: nascita della coscienza.....................376
35.2. Il momento estetico della coscienza credente............................380
35.3. Radicalizzazione dell'estetico e coscienza religiosa ...................384
36. La coscienza credente nella forma dell'autodeterminazione:
esperienza della libertà e dialettica del desiderio .........................389
36.1. La forma della libertà come evidenza etica della verità .............389
36.2. La libertà come degnità della decisione pratica.........................394
36.3. L'ambiguità dell'intreccio di volere e potere:
l'enigma del desiderare ...............................................................398
36.4. Lo scambio simbolico del bisogno e del desiderio:
il riconoscimento teologale della libertà ......................................402
37. La coscienza credente nella contraddizione:
la questione del male e la giusta posizione del significato 'Dio'...406
37.1. Rimozione dello scandalo del male' ..........................................406
37.2. L'esperienza del soffrire e la destabilizzazione
della coscienza credente .............................................................410
37.3. Istruzione del tragico: l'antico e il moderno ..............................414
37.4. Ricaduta teologica del tragico ....................................................418
37.5. L'alleggerimento del tragico: passaggio alla contemporaneità.....423
CAPITOLO DECIMO: La fede che salva e l'incondizionato di Dio.
Logica della fides, ontologia dell'affidamento . . . . . . . . . . . 429
38. La ricerca della verità/giustizia e la forma dell'aver fede:
tavola delle categorie .....................................................................429
38.1. Il giudizio di affidabilità: l'evidenza inseparabile
dall'apprezzamento.....................................................................429
38.2. La libertà che progetta l'essere nella verità (EnV): l'essere
nella fede (EnF) è la condizione pratica della coscienza ...........432
38.3. La libertà che riconosce l'anticipazione della verità:
l'aver fede (AF) implica l'evidenza/apprezzamento
dell'incondizionato della verità ..................................................436
38.4. Aporetiche del nesso fra AF ed EnV nel quadro convenzionale
delle opposizioni fede/ragione, filosofia/teologia: tre figure ....441
(a) L'AF come figura puramente formale ..................................442
(b) L'AF come figura puramente teoretica ................................444
(c) L'AF come figura puramente simbolica ...............................448
836 Indice generale
38.5. La questione esistenziale: la dialettica dell'AF e dell'EnV
nell'unità della singola coscienza................................................450
39. La simbolica interlocutoria della verità e la risonanza
affidabile del sacro: antifrasi della rivelazione ..............................455
39.1. La forma interlocutoria della coscienza e la notitia Dei ............456
39.2. La parola 'Dio': sentimento della differenza
e attesa di realtà .........................................................................460
40. Indice realistico e attese di senso: la posizione del significato
come modalizzazione del reale ......................................................465
40.1. Realismo e modalità: l'essere non è mai
un significato/posizione, l'essente lo è sempre ..........................466
40.2. L'enigmatica costituzione dell'intreccio dei sensi e del senso:
primo approccio al simbolico.....................................................471
41. La struttura del simbolico: definizione del campo teorico
e modalità di esercizio ...................................................................477
41.1. Il simbolico come polarizzazione qualitativa del semantico:
l'eccedenza dell'ordine degli affetti come terzo incluso ............478
41.2. Funzione rappresentativa e funzione performativa
dell'ordine degli affetti nella sfera del semantico ......................482
42. L'impegno della fede con la verità: struttura originaria
del sapere e affermazione realistica di Dio ...................................487
42.1. La 'fine della metafisica' e la sua ricaduta teologica..................487
42.2. Aporetica del protocollo ermeneutico del sapere......................491
42.3. Il motivo del 'nascondimento di Dio' ........................................495
42.4. Il rimosso della ontologia fondamentale:
l'etica dell'incontrovertibile........................................................498
42.5. L'ingenuità naturalistica nella filosofia/teologia moderna.........502
43. Differenza teologale e affectus Dei ................................................506
43.1. La differenza istituita nel simbolo in esercizio
della notitia Dei: il rito sacro ......................................................507
43.2. La differenza e la destinazione dell'ente: l'incondizionato
della giustizia come autorizzazione della fede ...........................513
43.3. Il legame del lógos e dell'éthos nel
nómos dell'incondizionato di Dio ..............................................517
44. Affermazione realistica di Dio e intesa con Dio ...........................521
44.1. L'affectus fidei legittimato dall'incondizionato di Dio
nel riconoscimento dell'effettualità dell'evento fondatore........521
44.2. L'incondizionato di Dio nella dedizione ....................................526
44.3. L'incondizionato di Dio nella sostituzione.................................529
44.4. L'incondizionato di Dio nella religione......................................532
44.5. L'incondizionato di Dio e l'abbà di Gesù ..................................536
Indice generale 837
45. Ripresa sintetica. Fede che salva e compimento della libertà ......539
45.1. La colpa di Adamo e la corruzione dell'esperienza religiosa
dell'incondizionato di Dio......................................................... 540
45.2. La ripresa etica del tragico e la relazione teologale ...................543
45.3. La fede cristiana e la redenzione/riscatto del desiderio ............546
45.4. L'escatologico nella fede cristiana:
scioglimento dal peccato e identificazione di sé ........................550
parte quarta
LA FEDE TESTIMONIALE
La forma ecclesiale della fede che salva
CAPITOLO UNDICESIMO: La struttura testimoniale: Fides ecclesiae . . 557
46. La fede: immediatezza e mediazione della coscienza credente ... 557
46.1. La fides come relazione al Signore:
fra (a) memoria sostitutiva e (b) astratta immediatezza ............557
46.2. Logica della mediazione credente:
(a) custodire l'accessibilità di Gesù, (b) contenere i tempi
della metánoia, (c) propiziare la comunione con l'abbà-Dio.....563
47. La testimonianza: attestazione e rappresentazione
della fides ecclesiae .........................................................................568
47.1. La testimonianza come aspetto formale della fides ecclesiae .....571
47.2. La testimonianza come compimento dell'oggettività
della rivelazione: incontro con il Risorto e discepolato.............574
47.3. L'atto testimoniale come deliberazione confessante:
corrispondenza e responsabilità .................................................578
48. La testimonianza come theologia crucis: martirio e apologia .......582
48.1. Fede confessante e consegna di sé .............................................582
48.2. Il caso serio e il caso estremo: martyría e martirio.....................584
48.3. Identificazione e differenziazione:
dignità personale del martirio e onestà intellettuale
dell'apologia................................................................................587
49. Mediazione ecclesiale e attuazione della fede: ecclesia fidei .........590
49.1. L'attuazione ecclesiale della fede come mediazione
non sostitutiva.............................................................................590
49.2. La memoria Jesu e la relazione con il Risorto
come forma istituita e permanente della fede apostolica ..........594
49.3. Didaskalía del Signore e profezia del Regno..............................598
49.4. Excursus. L'impulso 'pastorale' del Vaticano II .........................602
838 Indice generale
49.5. Ricomprensione della dialettica di appartenenza
e ministero: ecclesia fidei e ospitalità religiosa ...........................605
CAPITOLO DODICESIMO: L'istituzione testimoniale: ecclesia fidei . . . 611
50. Parola testimoniale e scritti sacri: primo approccio
alla regola canonica della parola testuale di Dio ...........................611
50.1. Lo spessore della parola .............................................................611
50.2. Parola parlata e parola scritta.....................................................614
51. Il canone dei libri sacri: testo scritto della rivelazione
e regola ermeneutica della fede......................................................619
51.1. Parádosis e scritti canonici..........................................................619
51.2. La determinazione del canone come atto fondamentale
della tradizione testimoniale.......................................................622
51.3. Lectio divina iscritta nell'evento fondatore ................................626
51.4. Relatività e primato del testo nel quadro
della traditio testimoniale ...........................................................629
52. L'evento paradigmatico della parola.
L'ispirazione scritturistica (I).........................................................634
52.1. L'importanza del quadro intertestamentario .............................634
52.2. Le formulazioni tradizionali e l'obsolescenza del tema.............637
52.3. Integrazione della storicità e interpretazione ecclesiologica.
L'impostazione di K. Rahner ......................................................641
53. L'evento paradigmatico della parola.
L'ispirazione scritturistica (II) .......................................................645
53.1. Il modello profetico del rapporto fra parola ispirata
e tradizione testuale ....................................................................645
53.2. Elezione apostolica, ispirazione testimoniale.............................649
53.3. Cura per l'istituzione e attestazione della rivelazione................654
53.4. Sacramento memoriale e scrittura testimoniale.........................657
54. L'esercizio della tradizione apostolica nella didascalia cristiana ....662
54.1. Didascalia, ortodossia, teologia ..................................................662
54.2. Didascalia e processo della tradizione .......................................668
54.3. Didascalia e funzione regolativa/normativa...............................673
55. La parola della fede testimoniale: didascalia cristiana
e magistero canonico.......................................................................679
55.1. Impoverimento della nozione di 'magistero' e genericità
della funzione didascalica...........................................................679
55.2. La didascalia cristiana come integrale figura ecclesiale.............684
55.3. Funzione regolativa/normativa e orizzonte
collegiale/comunitario della didascalia ......................................690
Indice generale 839
55.4. Il simbolo petrino del 'singolare ministero' papale ...................697
56. La relazione testimoniale: communio apostolica,
dedizione evangelica, fraternità ecclesiale.....................................700
56.1. Communio apostolica come struttura germinale della Chiesa ....701
56.2. La verità testimoniale intrinseca alla relazione cristiana ...........708
-
56.3. Dialettica dell'agápe : reciprocità fraterna
e dedizione incondizionata.........................................................712
-
56.4. La koinonía dei credenti come istituzione
-
testimoniale dell'agápe ................................................................717
57 Ministero ecclesiastico e ospitalità ecclesiale.................................722
57.1. Il ministero della fede testimoniale ............................................722
57.2. Il prodigio di una religione testimoniale....................................726
57.3. 'Successione apostolica' e 'vita apostolica' ................................730
58. Ordine apostolico e ordine sacramentale .................................... 733
58.1. L'ordinamento apostolico della Chiesa: struttura ed evento.....733
58.2. L'evidenza rituale della fede testimoniale ..................................737
58.3. Il lessico liturgico dirottato: il dono di sé
come essenza del sacro ...............................................................742
58.4. La causalità sacramentale della gratia Dei pro nobis..................744
58.5. Essenza della fede testimoniale e sacramento............................747
59. L'ordine rituale della fede testimoniale: homousía ed eucaristia....749
59.1. L'eucaristia come archetipo dell'ordine sacramentale cristiano ....750
59.2. Ethos sacramentale .....................................................................752
59.3. La fede e il sacramento: integrazione della homousía del Figlio ....756
59.4. La Chiesa esposta alla presenza del Signore:
fede testimoniale e scambio simbolico.......................................760
59.5. La Chiesa nella communio del Signore ......................................763
59.6. Fino a che Egli venga..................................................................767
Bibliografia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 771
Sigle e abbreviazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 816
Indice delle citazioni bibliche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 817
Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 819
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35,00 €→ 33,25 € -
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carlo pappagallo il 9 dicembre 2015 alle 11:49 ha scritto:
Monsignor Sequeri rappresenta ormai da molti anni, con gli altri esponenti della facoltà di teologia di Milano, un punto di riferimento altamente innovativo nella ricerca scritturistica e teologica, non solo italiana.
Questo saggio fonda una teologia che fa i conti e incorpora gli esiti della fenomenologia e dell'ermeneutica contemporanee, affermando la struttura intrinsecamente razionale della Rivelazione e della fede.