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Atti degli Apostoli [vol_2] / Introduzione. Commento ai capp. 15-28
(Commentario Paideia)EAN 9788839406989
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DETTAGLI DI «Atti degli Apostoli [vol_2] / Introduzione. Commento ai capp. 15-28»
Tipo
Libro
Titolo
Atti degli Apostoli [vol_2] / Introduzione. Commento ai capp. 15-28
Autore
Barrett Charles K.
Traduttore
Gatti V.
Editore
Paideia
EAN
9788839406989
Pagine
760
Data
2005
Peso
891 grammi
Collana
Commentario Paideia
COMMENTI DEI LETTORI A «Atti degli Apostoli [vol_2] / Introduzione. Commento ai capp. 15-28»
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Recensione di Carlo Broccardo della rivista Studia Patavina
Con questo secondo volume l’editrice Paideia completa la poderosa opera di traduzione che ha iniziato nel 2003, quando ha pubblicato in italiano la prima parte del lavoro monumentale di C.K. Barrett, uscito in inglese solo qualche anno fa (1994-1998). L’originale appartiene alla famosa collana The International Critical Commentary, da cui l’editrice ha già tradotto il commento ad Efesini di E. Best; nel 2005-2006 sono usciti il primo volume rispettivamente di F. Bovon su Luca e di U. Luz su Matteo: cambia la collana di origine, non il livello altissimo dei testi tradotti e inseriti nel Commentario Paideia. Basterebbe il nome di Barrett, la collana di origine e quella di traduzione per dire l’alto valore del volume; vale tuttavia la pena di aggiungere qualche parola di presentazione.
Anzitutto la struttura generale dei due volumi di Barrett è particolare: nel primo mancava la classica introduzione; l’A. aveva lasciato un certo numero di pagine solo per alcuni «Prolegomeni»: il testo; l’autore; le fonti, il piano e i contenuti di At 1-14. Le questioni introduttive vere e proprie sono invece nel secondo volume: di nuovo qualcosa su testo e fonti (senza ripetere quanto già scritto); quindi gli Atti come testo storico; gli Atti nella storia; la teologia degli Atti, in undici punti tematici: escatologia, Spirito santo, cristologia, chiesa, apostoli e ministri, battesimo e pasto cristiano, protocattolicesimo, giudei, legge, gentili, etica. Tra prolegomeni e introduzione, alla fine ci sono duecento pagine: praticamente un libro di introduzione agli Atti degli Apostoli!
Il commento si svolge analizzando ogni singolo brano, inserito a sua volta in unità letterarie più ampie (tutto il libro viene strutturato in diciassette sezioni). Per ogni episodio, prima del testo in italiano l’A. presenta un’abbondante bibliografia specifica; segue una prima riflessione generale di tipo diacronico. Nella spiegazione versetto per versetto, poi, sono particolarmente degne di nota l’accuratezza con cui vengono affrontate le questioni di critica testuale e le molteplici spiegazioni filologiche: è una caratteristica specifica della collana originale e delle abilità riconosciute all’A. Interessanti pure gli approfondimenti di tipo storico (per esempio la disquisizione su Atene, in riferimento ad At 17), per i quali Barrett dimostra una certa familiarità con gli autori classici; anche con i moderni si pone in un costante dialogo.
Probabilmente non faceva parte degli intenti iniziali dell’opera; però non dispiacerebbe, ogni tanto, qualche sguardo più sintetico sull’episodio studiato o sulla sezione degli Atti oggetto di analisi. Si sente un po’ la nostalgia, leggendo, delle sintesi esegetico-teologiche con cui J. Gnilka, per esempio, conclude lo studio di ogni episodio nei suoi commenti a Matteo e Marco.
Per concludere, da un punto di vista tecnico l’edizione è ottima e giustifica il prezzo elevato (che però rischia seriamente di allontanare il pubblico); pregevoli gli indici finali, che devono essere costati non poco lavoro. Solo un appunto, tra i desiderata: visto che l’A. cita sempre in originale i versetti di Atti o i testi di altri scritti neotestamentari, farebbe comodo avere per ogni brano non solo l’italiano ma anche il testo greco, sulla scia della precedente collana curata dall’editrice Paideia.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Anzitutto la struttura generale dei due volumi di Barrett è particolare: nel primo mancava la classica introduzione; l’A. aveva lasciato un certo numero di pagine solo per alcuni «Prolegomeni»: il testo; l’autore; le fonti, il piano e i contenuti di At 1-14. Le questioni introduttive vere e proprie sono invece nel secondo volume: di nuovo qualcosa su testo e fonti (senza ripetere quanto già scritto); quindi gli Atti come testo storico; gli Atti nella storia; la teologia degli Atti, in undici punti tematici: escatologia, Spirito santo, cristologia, chiesa, apostoli e ministri, battesimo e pasto cristiano, protocattolicesimo, giudei, legge, gentili, etica. Tra prolegomeni e introduzione, alla fine ci sono duecento pagine: praticamente un libro di introduzione agli Atti degli Apostoli!
Il commento si svolge analizzando ogni singolo brano, inserito a sua volta in unità letterarie più ampie (tutto il libro viene strutturato in diciassette sezioni). Per ogni episodio, prima del testo in italiano l’A. presenta un’abbondante bibliografia specifica; segue una prima riflessione generale di tipo diacronico. Nella spiegazione versetto per versetto, poi, sono particolarmente degne di nota l’accuratezza con cui vengono affrontate le questioni di critica testuale e le molteplici spiegazioni filologiche: è una caratteristica specifica della collana originale e delle abilità riconosciute all’A. Interessanti pure gli approfondimenti di tipo storico (per esempio la disquisizione su Atene, in riferimento ad At 17), per i quali Barrett dimostra una certa familiarità con gli autori classici; anche con i moderni si pone in un costante dialogo.
Probabilmente non faceva parte degli intenti iniziali dell’opera; però non dispiacerebbe, ogni tanto, qualche sguardo più sintetico sull’episodio studiato o sulla sezione degli Atti oggetto di analisi. Si sente un po’ la nostalgia, leggendo, delle sintesi esegetico-teologiche con cui J. Gnilka, per esempio, conclude lo studio di ogni episodio nei suoi commenti a Matteo e Marco.
Per concludere, da un punto di vista tecnico l’edizione è ottima e giustifica il prezzo elevato (che però rischia seriamente di allontanare il pubblico); pregevoli gli indici finali, che devono essere costati non poco lavoro. Solo un appunto, tra i desiderata: visto che l’A. cita sempre in originale i versetti di Atti o i testi di altri scritti neotestamentari, farebbe comodo avere per ogni brano non solo l’italiano ma anche il testo greco, sulla scia della precedente collana curata dall’editrice Paideia.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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