Esaurito
Descrizione
Teologia e biografia si richiamano fino quasi a sovrapporsi. Se l'asserto vale in generale, vale in forma singolare per l'oratoriano Louis Bouyer (1913-2004): l'originalità del suo pensiero corrisponde all'originalità - fino all'isolamento - della sua persona. Convertito dal protestantesimo, si impone al mondo teologico con l'opera Le Mystère pascal che costringe a rimettere al centro della riflessione il mistero dal quale tutti gli aspetti del cristianesimo dipendono. Alla scuola di J.H. Newman e di S. Bulgakov, il teologo francese avvia un percorso di illustrazione del mistero cristiano lontano dalle secche delle trattazioni neoscolastiche, per nutrirsi e nutrire i lettori con le saporose fonti patristiche, soprattutto orientali. Da esse attinge una figura di vita cristiana - denominata "umanesimo escatologico" e che trova la sua realizzazione compiuta nella vita monastica - poco incline al "compromesso" con la cultura dominante del suo tempo, sia essa ecclesiastica o civile. Nei confronti soprattutto della prima giungerà, nell'epoca successiva al Vaticano II, a denunciarne la deriva. Sua preoccupazione fondamentale è in ogni circostanza "‘difendere" la novità del cristianesimo, condizione per mostrarne la funzione salvifica per un mondo che agli occhi del dotto contemplativo resta ancora sotto il dominio del maligno.(Giacomo Canobbio)
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L’espressione «mistero pasquale», divenuta una parola centrale dell’autocomprensione della Chiesa e della sua azione durante il Concilio, va attribuita a Louis Bouyer e al suo primo importante vol. che, con lo stesso titolo, è apparso nel 1945. Di famiglia protestante francese, B. diventa cattolico per non rinunciare alle radici patristiche della fede e avvia una riflessione liturgica che conferma il movimento del rinnovamento liturgico diventandone uno degli esponenti maggiori. Prezioso collaboratore nell’elaborazione postconciliare della riforma liturgica, mantiene una posizione defilata rispetto al dibattito teologico, disposta tuttavia a criticare le derive più discutibili del postconcilio. Come tutti gli altri voll. della collana «Novecento teologico» il testo è composto da un’ampia presentazione della teologia di B., sintetizzabile nella formula «umanesimo escatologico», e da un testo dello stesso a. dal titolo: «Alcuni principi storici dell’evoluzione liturgica».
Tratto dalla rivista Il Regno n. 4/2010
(http://www.ilregno.it)
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