La religione. Temi e problemi
(Le scienze umane)EAN 9788837222512
Una guida al concetto e ai mondi della religione, che si conclude con un confronto con i «maestri della disciplina». Partendo dallo studio delle religioni oggi, a cui è dedicata la I parte del vol., l’a. mette a fuoco i temi centrali della religione a partire dalla sua fenomenologia (II) e riflette in quale rapporto stia la ricerca storica e fenomenologica sulle religioni con le indagini della teologia. L’ultima parte (IV) è dedicata alla presentazione di alcuni studi «classici» fra i principali storici delle religioni: R. Otto, M. Eliade e U. Bianchi.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 12
(http://www.ilregno.it)
In questo volume che rappresenta una sintesi delle sue pluriennali ricerche nell’ambito de-gli studi religiosi, l’autore si schiera fin dall’inizio per una metodologia fondata sulla «feno-menologia dell’esperienza religiosa» (p. 10), in modo da evitare da una parte le pericolose derive del fondamentalismo e dall’altra le sterili polemiche che portano allo scherno delle opinioni contrarie alla propria. Tuttavia non si tratta di una posizione di comodo o di una neutralità passiva, dato che le convinzioni dell’autore sono ben chiare in proposito.
Il volume si presenta diviso in quattro parti: nella prima viene esposto lo status quaestionis dello studio delle religioni oggi, affrontando dapprima la vasta discussione sulla definizione stessa di religione e proponendo poi un itinerario di ricerca a partire dalle scienze cognitive che si occupano del funzionamento della mente e del cervello (neuroscienze). Non sfugge al prof. Terrin la sfida senza limiti che l’impostazione positivistica di questo approccio scientifico lancia al senso religioso tradizionale.
Nella seconda parte l’accento viene messo sull’esperienza religiosa, i suoi simboli e la sua autoreferenzialità. Dopo aver illustrato la forza intrinseca che i grandi simboli religiosi pos-siedono e che permettono il dialogo fra le religioni, l’interesse si focalizza sul fenomeno del fondamentalismo, vissuto in Occidente come un trauma, ma con il quale bisogna fare i conti se si vuole salvare la religione da forme di fanatismo che paiono esserle connaturali.
Nella terza parte si affronta lo snodo del rapporto tra teologia e scienze storico-religiose, mostrando come queste ultime abbiano cambiato il modo di fare teologia: oggi non si può più prescindere nello studio della teologia dal confronto con la storia delle varie religioni che hanno contribuito a formare il cristianesimo stesso. Dal punto di vista epistemologico, si distingue perciò «l’io credo» del livello liturgico-teologico dall’espressione «egli crede», propria della fenomenologia della religione: ma è proprio quest’ultima che permette un dia-logo tra le religioni a partire dall’esperienza dell’homo religiosus, che rivela aspetti, com-portamenti e significati analoghi nelle credenze, nei riti e nelle forme in cui si vive il rappor-to con il divino.
Infine, l’ultima parte presenta i profili di alcuni grandi maestri che hanno segnato il percor-so della scienza delle religioni: R. Otto, M. Elide e U. Bianchi, ognuno dei quali viene col-locato nel suo contesto storico, mostrandone le feconde intuizioni e la ricezione che esse hanno avute presso gli specialisti di questa disciplina. Il presente volume, non sempre di facile lettura, si raccomanda non solo per gli studiosi dell’antropologia comparata, ma sarà senz’altro di grande utilità per gli allievi delle varie facoltà teologiche e per i dipartimenti di studi religiosi delle università statali.
Tratto dalla rivista "Credere Oggi" n. 169 (1/2009)
(http://www.credereoggi.it)
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