Il danno scolastico

Paola Mastrocola e Luca Ricolfi riflettono sulla scuola attuale e sul divario tra i più deboli e più forti con un risvolto imprevedibile. Il danno scolastico La scuola progressista come macchina della disuguaglianza arriva infatti ad un assunto impensabile per la maggior parte degli educatori: questa spinta al ribasso, a rendere tutto facile ed accessibile non fa che aumentare il divario tra ceti alti e ceti bassi. Con grande amore verso la scuola e verso i ragazzi, verso gli insegnanti e verso i genitori, Mastrocola e Ricolfi lanciano un grido d’allarme e un atto d’accusa contro chi ha voluto e sostenuto il sistema educativo posto in questo modo. Con molti dati matematici alla mano, i due autori arrivano alla conferma che più temevano: una scuola di bassa qualità, apparentemente pensata per dare accesso anche ai più fragili in realtà annega le speranze proprio di quest’ultimi che non hanno altre risorse diversamente da chi ha più possibilità economiche e più risorse sociali e culturali. Allora è giunto il momento di cambiare per porre rimedio al danno fatto e finalmente alzare il livello, offrire qualità come risposta e strumenti per chi ha più difficoltà, ma dando sempre il massimo a livello culturale. Solo così, per gli autori di Il danno scolastico La scuola progressista come macchina della disuguaglianza, ci sarà una speranza.