EAN 9788834335604
Tutti sanno cosa vuol dire avere sete. È un'esperienza comune a ogni essere vivente, eppure possiede molteplici sfaccettature. Rimanda a significati di concretezza fisiologica come di tensione simbolica. Dice di bisogni e di desideri. Di vuoto e di slancio verso il pieno. Di tristezza e di morte come di ricerca attiva della freschezza di una sorgente. Avere sete e dissetarsi: di questo parla José Tolentino Mendonça nelle sue riflessioni che hanno guidato gli esercizi spirituali nel tempo di Quaresima per papa Francesco e la Curia romana, e che ora sono qui raccolte.
C'è la sete vera, quella delle periferie del mondo, la sete di cui si muore, e c'è la sete che è dolore dell'anima, vulnerabilità estrema di una vita che non trova via d'uscita. C'è la sete che è malattia dell'essere sempre insoddisfatti, prigionieri della mercificazione del desiderio, ma c'è anche la sete che fa muovere, che diventa spinta per un nuovo viaggio esistenziale. È soprattutto questo, l'opportunità di crescita umana e spirituale offerta dalla sete, che a Tolentino preme sottolineare, ricercandone le tracce nelle Scritture come nella letteratura e nella poesia. Dalla samaritana che nel dialogo con Gesù scopre che non è dell'acqua del pozzo che ha sete, al desiderio di vedere il volto di Dio come sete viscerale di tutto il creato; dalla sete del Crocifisso che è sete degli uomini, alla beatitudine della sete che amplifica il nostro desiderio, la nostra ricerca di Dio. Fino alla scoperta del dono che la sete ci fa, l'acqua viva dello Spirito, e alla consolazione senza pari che proviamo nell'abbraccio dell'ultima frase di Gesù contenuta nelle Scritture, nel Libro dell'Apocalisse: «Chi ha sete, venga».
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Don Bruno Tarantino il 18 ottobre 2018 alle 12:44 ha scritto:
Un libro che non può mancare nella libreria non solo di ogni credente ma di ogni uomo e donna che cerca di leggere le proprie inquietudini alla luce di una possibile speranza. Da leggersi più e più volte. Soprattutto con la matita in mano per fermare alcune perle esistenziali presenti nello stesso.
Gianfranco Nebbia il 19 novembre 2020 alle 17:23 ha scritto:
Ottimo libro. Scritto bene. Chiarisce che cosa è la sete di Gesù. Modifica le visioni che abbiamo acquisito nel nostro cammino di fede dalla storicità dell'infanzia e giovinezza. Soprattutto la richiesta di Gesù sulla croce apre una nuova visione della sua sete nei nostri confronti e di noi verso i nostri fratelli.