Eucaristia e Parola

Tra i molti volumi che vedono la luce all’inizio di ogni anno liturgico contenenti proposte di riflessioni, omelie, meditazioni di vario genere o preghiere legate alla liturgia della parola domenicale e festiva, si distingue decisamente, per molte ragioni, il libro pubblicato a cura del priore e di alcuni monaci della comunità monastica di Bose. L’introduzione del volume, a firma di E. Bianchi, spiega chiaramente lo scopo del testo affermando che esso vuole essere «uno strumento utile per quelle parti della celebrazione eucaristica che l’ordo liturgico affida alla creatività intelligente, discreta e responsabile di chi presiede l’assemblea o di quanti animano la celebrazione stessa». Per l’eucaristia di ogni domenica e celebrazione festiva dell’anno liturgico vengono dunque proposte le invocazioni per l’atto penitenziale (secondo la terza forma prevista dal Messale Romano), una riflessione sulle letture, la preghiera universale e un testo patristico. La parte più estesa è dedicata alle riflessioni sulle letture e all’interno di questa viene privilegiato sempre il vangelo, anche se non manca una chiave di lettura che consenta di cogliere una o più tematiche che accomunano tutti e tre i testi biblici (nei tempi forti) o prima lettura e vangelo (nel tempo ordinario). Il commento alle letture è assai denso e unisce un’accurata e mai pedante analisi esegetica, a una profonda sapienza psicologica e uma-na. Queste pagine non si prestano certo, né per il contenuto, né per il linguaggio, a essere usate come «omelie preconfezionate». Gli spunti in esse contenuti invece potranno essere fruttuosi per la meditazione personale della Parola sia da parte del singolo credente, che desidera prepararsi alla celebrazione o che vuole riprenderne e approfondirne i temi nella propria preghiera personale, sia da parte del presbitero o del diacono che intendono prepararsi alla predicazione. Questi ultimi potranno trarre dalle riflessioni proposte degli spunti da rielaborare e adattare alla concreta situazione delle loro comunità, ma soprattutto un metodo di lettura dei testi biblici e di annuncio che potremmo definire una vera lectio liturgica: attenta al contesto celebrativo, al tempo liturgico in cui la celebrazione è inserita, rivolta all’uomo nella sua interezza, mai scontata, senza spiritualismi, segnata da una buo-na dose di parresia. I testi per la preghiera universale spiccano per la brevità (pregio assai notevole vista la stucchevole verbosità che spesso appesantisce questo momento della celebrazione), l’ispirazione al vangelo del giorno, la bellezza del linguaggio e dello stile, l’assenza di qualunque aspetto didascalico. Anche in questo caso chi vorrà utilizzare queste preghiere dovrà integrarle con opportuni riferimenti all’attualità e alle concrete situazioni comunitarie. Infine, viene proposta una lettura patristica che commenta il brano evangelico del giorno o ne riprende il tema centrale. Si nota qui l’indole ecumenica della comunità che ha scelto i brani: oltre a molti padri dell’epoca della chiesa indivisa, si trovano autori appartenenti alle successive tradizioni latina e orientale. Tutte le sezioni che compongono il volume si caratterizzano per l’ispirazione biblica e, in particolare, per il loro costante riferimento al vangelo del giorno, che così diventa veramente l’elemento unificatore della celebrazione liturgica. Questo, al tempo stesso, fa sì che ci sia continuità e coerenza tra il commento alle letture e le parti eucologiche proposte. Nell’introduzione si afferma: «Tutto il materiale qui offerto non è stato elaborato a tavolino ma composto e utilizzato in una comunità assidua all’ascolto della Parola, alla preghiera e alla celebrazione eucaristica». Certamente questa è una delle ragioni che fanno di questo volume un esempio di come oggi ci possa e ci debba essere spazio nella liturgia per una creatività che si nutre alle fonti, che non è improvvisazione, ma riflessione e ricerca, e che – lungi da ogni inutile prolissità, ridondante didascalismo o facile moralismo – si sa esprimere con un linguaggio adeguato: biblico, simbolico ed evocativo.

Tratto dalla rivista "Credere oggi" n. 169 (1/2009)

(http://www.credereoggi.it)