Tertulliano
-Opere dottrinali 3/2B Tertulliano
(Scrittori cristiani dell'Africa romana)EAN 9788831196079
L’editrice Città Nuova, da tempo impegnata nella pubblicazione in italiano dei testi dei padri della Chiesa, ha presentato nel 2008 il secondo volume, «Opere catechetiche», dedicato a Tertulliano, nell’ambito della collana dedicata agli «scrittori cristiani dell’Africa romana». Contiene sette opere minori dello scrittore cartaginese: «Gli spettacoli», curata da Teresa Piscitelli; «La preghiera», «La pazienza» e «Alla moglie», curate da Valentina Sturli; «Il battesimo» e «La penitenza» curate da Sara Matteoli; «L’eleganza femminile», curata da Sandra Isetta.
Sono opere dal contenuto molto diverse, ma accomunate dall’avere identici destinatari: coloro che si accingevano ad abbracciare la nuova fede e che dovevano conoscere cosa significassero il rito del battesimo, la preghiera e la penitenza cristiane, ma anche il nuovo stile di vita e la prassi che il convertito doveva seguire, evidenziando le virtù che lo distinguevano dai pagani. Le sette opere prestano pertanto, sia pure dal punto di vista di un intransigente quale Tertulliano, un interessante spaccato della vita e dei problemi che i cristiani del terzo secolo si trovano ad affrontare a Cartagine. Contestualmente permette di conoscere diversi aspetti della vita quotidiana di quella città e più in generale di tutte le città romane. Il volume edito da Città Nuova, infatti, non è solo interessante perché ripubblica le sette operette di Tertulliano con il testo latino a fronte, ma soprattutto per il lavoro critico, letterario e storico che lo accompagna.
Nella introduzione alle varie opere le curatrici danno ragione della tradizione del testo e informano della scelta operata per poi chiarire nelle note a piè di pagina le motivazioni che in alcuni casi le hanno portate ad optare per lezioni diverse. Altre note evidenziano come Tertulliano, pur nel suo contestare la cultura del suo tempo, ne sia comunque imbevuto e tragga immagini e topoi dalla tradizione stoica, da Seneca e da altri autori sia latini che greci. Interessanti sono soprattutto le note, più frequenti nel De spectaculis e De cultu feminarum che, ora chiarendo il significato di una parola nel passaggio dall’uso comune ad uno specifico, aprono finestre sulla vita familiare, sociale e politica di una città romana del terzo secolo. Riferimenti storici e riferimenti letterari sono spesso arricchiti ampie citazioni degli autori di cui Tertulliano si fa eco, aiutando il lettore a ripercorrere il lungo e complesso cammino attraverso il quale l’evangelo riuscì dialogare con al cultura antica fino ad esprimersi attraverso le sue stesse categorie.
[La recensione si riferisce alla precedente edizione del 2008. N.d.r.]
Tratto dalla rivista "Parola e Storia" n. 2/2009
(http://www.scienzereligiose-br.it)