Le Lettere di Paolo ai Galati, Efesini e Filippesi rappresentano un documento di notevole rilevanza in quanto contengono alcuni concetti fondamentali della teologia paolina che poi diventeranno patrimonio comune della fede cristiana. Ad esse guardarono con interesse i Padri della Chiesa che vi ricorsero frequentemente nelle controversie e nei dibattiti dottrinali del loro tempo. Il presente volume accompagna tali Lettere con il commento, tra gli altri, di Giovanni Crisostomo, Ambrosiaster, Mario Vittorino, Girolamo, Teodoreto di Cirro, Teodoro di Mopsuestia, Cassiodoro, Agostino, Origene.
INTRODUZIONE A CALATI, EFESINI, FILIPPESI
Questa edizione italiana volume del Nuovo Testamento della collana americana Ancient Christian Commentary on Scripture segue la scelta di testi patristici proposti da Mark J. Edwards a commento delle lettere paoline ai Gelati, agli Efesini e Filippesi nella sua edizione inglese.
La scelta dei brani patristici operata, predilige i «commentari», ossia quelle spiegazioni continue di un'intera opera: nel nostro caso, delle lettere paoline. Il pioniere di questa forma di interpretazione in campo cristiano è stato Origene, anche se gli esegeti cristiani dei primi secoli molto dipendevano dall'educazione antica, per (sui più che riferirsi all'Alessandrino, si attenevano alle regole tradizionali I. Tra gli autori di commentari più ricorrenti nella presente scelta antologica abbiamo Crisostomo, l'Ambrosiaster, Mario Vittorino, Teodoreto, Girolamo e Agostino, che rispecchiano pensiero, epoche e aree geografiche diverse, per cui il lettore dovrà avere l'avvertenza di non giustapporre semplicemente i brani riportati a commento di ogni singolo versetto del testo Paolino, ma dovrà considerare i brani in questione solo l'inizio di un cammino di contestualizzazione e successiva riflessione; eviterà così un uso "dogmatico" dei testi patristici.
In tal senso, per favorire il lettore in questo cammino di ricerca e di interpretazione, abbiamo pensato di presentare, in questa introduzione, alcune note bibliche sulle lettere di Paolo, poi qualche accenno ai commentatori e commentari riportati, infine, abbiamo dato alcune indicazioni sul lavoro di traduzione.
NOTE BIBLICHE SULLE LETTERE
La lettera ai Galatí è stata definita «la più rivoluzionaria di Paolo, quella che contiene iparadossi più audaci»; in essa leggiamo sia qualche dato autobiografico molto utile di Paolo, sia alcuni suoi pensieri molto profondi e originali Non sappiamo con certezza chi fossero i Galati, ai quali Paolo indirizza la sua lettera; gli Atti degli Apostoli riferiscono due volte di un passaggio di Paolo «attraverso la regione Galata»; da questi passi possiamo ritenere con una certa sicurezza che con «regione della Galazia» si intendesse la regione nei dintorni di Ancira, l'attuale Ankara.
Non è facile neppure precisare la data di composizione, ma sembra che questa lettera fu scritta dopo una seconda visita dell'apostolo alla Galazia durante la sua terza missione; in tal senso sembra comunemente accettata la data del 57/58. Anche circa il luogo di composizione non tutti gli studiosi esprimono pareri comuni, ma si accetta per lo più Efeso.
L'occasione di questa lettera è dovuta al fatto che alcuni anni dopo la sua visita alle chiese di Galazia, «alcuni perturbatori», ossia elementi giudaizzanti ostili a Paolo, avevano tentato di mettere in discussione la sua autorità apostolica, in primo luogo perché affermavano che Paolo non era un discepolo immediato di Gesù, perché dipendeva a sua volta dai primi apostoli di Gerusalemme; in secondo luogo gli rimproveravano di non predicare il vero vangelo, perché trascurava i precetti della legge mosaica, come l'osservanza della circoncisione e delle feste giudaiche; a ciò aggiungevano anche l'accusa di opportunismo, perché una volta aveva concesso la circoncisione. Informato di questo, Paolo, impossibilitato a intervenire di persona, scrive questa lettera per mettere in guardia i Galati dai pericoli di questo «vangelo differente» e per difendere la sua posizione di apostolo e la verità del suo vangelo.
È certamente centrale in questa lettera il tema della circoncisione, che i Galati, convertiti dal paganesimo al cristianesimo per la predicazione di Paolo, scoprono in un secondo momento attribuendovi poi un forte valore religioso a causa della predicazione dei giudaizzanti. Era, dunque, entrata nelle comunità di Galazia la convinzione che la circoncisione potesse aggiungere qualcosa alla loro fede e alla loro salvezza.
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Studente Rocco Pennetta il 31 luglio 2018 alle 21:22 ha scritto:
Grandioso capolavoro della bibbia commentata dai padri.una collezione da non perdere sebbene i volumi sono numerosi ma vale la pena tenerla nella biblioteca per consultarla e per avere una pronta disponibilità dei capolavori dei Padri della Chiesa.