Intorno al 360 d.C. Eunomio, subito dopo la sua elezione episcopale, è accusato dal clero locale di essere un seguace dell'eresia anomea, centrata sulla professione di fede nella dissomiglianza del Figlio rispetto al Padre. In risposta a tale accusa Eunomio compone l'Apologia in cui condanna la formula "simile secondo la sostanza". Sottolineando, infatti, l'opposizione tra il termine "ingenerato" (riferito al Padre) e il termine "essere generato" (riferito al Figlio), Eunomio ribadisce le loro differenti nature e l'inferiorità, in quanto creatura, del Figlio rispetto al Padre. In risposta a tale scritto Basilio compone nel 364 il Contro Eunomio.
Il metodo basiliano di confutazione procede per citazioni di pericopi dell'Apologia a cui Basilio fa seguire la propria replica. Il merito è di aver distinto tra la sostanza, che è comune alla divinità ed è unica, e proprietà particolari che differenziano le Persone della Trinità. Un documento per conoscere il dibattito teologico dell'epoca.
EUNOMIO, APOLOGIA
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
1. CENNI BIOGRAFICI
Eunomio viene definito da Basilio di Cesarea Galata, ma in realtà egli nacque intorno al 335 in Cappadocia, nel piccolo villaggio di Oltiseris al confine con la Galazia oppure, ma meno probabilmente, a Dacora, vicino a Cesarea. Sappiamo che suo padre era un agricoltore e che egli, dopo aver praticato da giovane l'arte della stenografia per guadagnarsi da vivere, successivamente alla morte dei genitori si recò a Costantinopoli e da lì ad Antiochia e ad Alessandrià dove divenne discepolo e segretario di Aezio. . Costui aveva ripreso le tesi più radicali del pensiero di Ario e professava chiaramente la dissomiglianza del Figlio rispetto al Padre. Dal termine greco anomoios, che significa appunto dissimile, Aezio e i suoi seguaci furono chiamati anomei. Insieme al suo maestro, Eunomio entrò a far parte del seguito di Eudossio, vescovo prima di Antiochia (3 5S- 360) e poi di Costantinopoli (360-370), che nel 58 lo ordinò diacono.
Le idee di Aezio e di Eunomio provocarono vigorose reazioni e il concilio tenutosi ad Andra nello stesso anno condannò apertamente gli anomei e proclamò Cristo simile al Padre secondo la sostanza (hómoios kat'ousian) T. Per Eunomio iniziò un periodo di difficoltà e fu perfino arrestato e imprigionato. Le polemiche comunque non si placarono, ma continuarono tra tentativi di compromesso e convocazioni di concili fino a quello di Costantinopoli del 360. In questa occasione Eunomio pronunciò la sua prima Apologia e fu nominato vescovo di Cizico. Il suo episcopato fu comunque molto breve: ne 1361 infatti gli furono rivolte pesanti accuse in seguito alle quali lasciò Cizico e si recò a Costantinopoli per difendersi. Negli anni successivi sappiamo che Eunomio si ritirò a Calcedonia e che dal 368 fu condannato diverse volte all'esilio. In questo periodo si dedicò alla composizione della sua seconda apologia scritta in replica al Contro Eunomio di Basilio, la cosiddetta Apologia per l'Apologia, la cui stesura lo impegnò per più di un decennio. Il concilio ecumenico di Costantinopoli, i cui lavori iniziarono nel maggio del 381, condannò formalmente tutte le teorie diverse dal credo niceno e un editto imperiale del 19 luglio 381 vietò agli ariani e agli eunomiani di edificare chiese.
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Don Basilio Rinaudo il 22 aprile 2011 alle 19:50 ha scritto:
Buona traduzione con commento delle due opere di Eunomio e Basilio il grande.