Citazione spirituale

Come muoiono i persecutori

di

Lattanzio


Copertina di 'Come muoiono i persecutori'
Ingrandisci immagine

EAN 9788831131803

In ristampa breve
Descrizione
Tipo Libro Titolo Come muoiono i persecutori Autore A cura di Mario Spinelli Editore Città Nuova EAN 9788831131803 Pagine 152 Data gennaio 2005 Peso 194 grammi Dimensioni 13.5 x 20 cm Collana Testi patristici
Voto medio degli utenti per «Come muoiono i persecutori»: 5 su 5 (1 commento)

Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.

I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).

, masperi.umberto@yahoo.it il 16 giugno 2012 alle 13:22 ha scritto:

Condizionato da quel “clima” macabro e tenebroso dei primi secoli dell’Alto Medioevo, quando l’uomo di potere che prevalicava sulla chiesa e sui cristiani era “giudicato-condannato” ancor prima dell’ALTRO GIUDIZIO della fine dei tempi, con la sua tragica morte da film dell’orrore, ho deciso di leggere ,questo famoso scritto di Lattanzio, con una certa prevenzione.
“Ben mi sta”, mi sono detto alla fine. Lattanzio è tutt’altro: dà testimonianza delle persecuzioni con l’atteggiamento,diverso, doveroso, dello “storico” che registra ,anche con realismo, il male che colpì i cristiani dei primi secoli. Realismo che,quindi, non indulge sul difetto,nostro, di desiderio ( inconscio freudianamente) di “vendetta” ,nel presentare la fine dei persecutori.
Lettura importante perché quasi “immette” nella realtà storica che conosciamo solo indirettamente dagli scritti degli storici odierni. E questa “ full immersion” si caratterizza con le parole finali (p.132).
“ Celebriamolo ( = il Signore) notte e giorno con le nostre preghiere, sì celebriamolo … e tu, carissimo Donato,implora il Signore di usare misericordia propizio e mite con i suoi servi … e di assicurare una perpetua TRANQUILLITA’ alla Chiesa che ricomincia a fiorire”.

Il “carissimo Donato” non è forse anche il lettore di oggi, al termine di questo libro?